domenica 8 giugno 2025

REGGIO EMILIA primo percorso LA VIA EMILIA


La Via Emilia resta l'ingresso principale al nucleo storico, e la esplorerò da PORTA SANTO STEFANO e PORTA SAN PIETRO:

1- CHIESA DI SANTO STEFANO
2- OBELISCO DI PIAZZA GIOBERTI
3- PIAZZA DEL MONTE (già CESARE BATTISTI)
4- I PORTICI
5- GALLERIA CENTRALE
6- PALAZZO FONTANELLI-SACRATI
7- CHIESA DEI SANTI PIETRO E PROSPERO
8- CASERMA TADDEI (Museo della Cavalleria)
9- ARCO DEL FOLLO
Mappa della via Emilia vista da Google Earth, con didascalie storiche e culturali a cura di Monica Galeotti.
La via Emilia da Google Earth – ©didascalie Monica Galeotti


La Via Emilia è molto più di una semplice strada: è un monumento che dà il nome all’intera regione. Costruita dai Romani, deve il suo nome al console Marco Emilio Lepido. Reggio Emilia, come altre città lungo questa via, è nata come colonia romana.

L'antico decumano, un tempo percorso dai soldati romani in marcia, conserva ancora oggi la sua funzione di rappresentanza.
Oltre a essere il cuore dello shopping cittadino, è affiancato da una sequenza di edifici che ne esaltano il percorso rettilineo.


Parto quindi da PORTA SANTO STEFANO, che era una delle antiche porte d'accesso a Reggio Emilia.

Faceva parte delle mura che circondavano la città, oggi demolita per favorire il traffico e lo sviluppo urbano.
Al suo posto si trova una rotonda con un'opera d'arte contemporanea di Marco Gerra (1925-2000), alta 10 metri e del peso di 90 quintali.
Evoca la civiltà industriale che agli inizi del Novecento si sviluppò nel vicino quartiere di Gardenia e introduce la vocazione culturale di Reggio per l'arte contemporanea.
Per volontà della moglie Annamaria Ternelli Gerra, alla base della scultura è presente la scritta latina"extra cognitionem nulla salus", che significa "senza conoscenza non c'è salvezza".

Porta Santo Stefano a Reggio Emilia, uno degli accessi storici alla città, con la scultura di Marco Gerra.


1- CHIESA DI SANTO STEFANO
via Emilia Santo Stefano, 30

Supero idealmente l'antica porta di Porta Santo Stefano, che segnava l’accesso alla città.


Porta Santo Stefano a Reggio Emilia, uno degli accessi storici alla città, tra mura antiche e fascino senza tempo.

Ed ecco il primo edificio degno di nota: la Chiesa di Santo Stefano.

Un luogo che, oltre ad aver dato il nome al quartiere circostante e all’antica porta scomparsa, possiede una facciata discreta che non lascia immaginare subito le bellezze che racchiude, ma basta entrare per scoprire che custodisce secoli di storia e arte, con tele dei pittori bolognesi Carlo Cignani ("San Francesco da Paola") e Alessandro Tiarini ("Madonna che presenta il Bambino") immerse in una suggestiva penombra.


chiesa di santo stefano a reggio emilia, antico luogo di culto tra i più significativi del centro storico.



Prima di diventare la chiesa che vediamo oggi, fu proprietà dei Cavalieri Templari fin dal 1130, che vi fondarono un ospedale, per poi passare ai Cavalieri di Malta, che la mantennero fino al 1796.


chiesa di santo stefano a reggio emilia, antico luogo di culto, con iscrizione dei Templari.




2- OBELISCO DI PIAZZA GIOBERTI

L'obelisco si trova all'angolo con Corso Garibaldi, sulla Piazza Gioberti, a pochi passi dalla Basilica della Ghiara.
Eretto nel 1830, commemora la Battaglia di Waterloo.

Obelisco di Piazza Gioberti a reggio Emilia, monumento ottocentesco dedicato a Napoleone e alla Battaglia di Waterloo.



3- PIAZZA DEL MONTE (già CESARE BATTISTI)

Proseguendo lungo la via Emilia, arrivo a Piazza del Monte, cuore della città a pochi passi da Duomo, e punto centrale del suo asse viario storico.
L'edificio che domina la piccola piazza è l'Hotel Posta, che spicca tra i caseggiati.
piazza del monte a reggio emilia, cuore medievale della città con i suoi edifici storici.


In questo punto, mi posso posizionare con il volto rivolto a nord e le braccia aperte, immaginando Parma a sinistra e Modena a destra, entrambe a circa 20 km di distanza.
L’Hotel Posta, all'interno del Palazzo del Capitano del Popolo, è tra gli alberghi più antichi della città.
 La sua posizione, esattamente a metà strada tra Modena e Parma rendeva Reggio Emilia un punto di sosta strategico, dove i viaggiatori cambiavano i cavalli prima di proseguire.
All’epoca, la città non era considerata nobile come Modena o Parma, ma piuttosto un grande borgo di passaggio.
hotel posta in piazza del monte a reggio emilia, dimora storica a vocazione alberghiera.


La storia di questo palazzo inizia nel 1280, quando venne costruito al termine del dominio della contessa Matilde di Canossa, per diventare sede del Capitano del Popolo, una nuova figura eletta a governare la città. Fino al 1327 il palazzo ospitò numerosi capitani, ma con l’avvento delle signorie, il potere passò prima ai Gonzaga, poi ai Visconti, ai Terzi e infine agli Este. Sigismondo d’Este, fratello di Borso, fu l’ultimo a risiedervi dal 1463 al 1472.


Nel Cinquecento il palazzo venne abbandonato e il Comune decise di affittarlo, trasformandolo in un’osteria per i viaggiatori.

Da allora, il palazzo cambiò numerose gestioni, diventando prima Osteria del Cappello Rosso, poi Locanda della Posta dei Cavalli, Albergo della Posta e infine Hotel Posta, senza mai perdere la sua vocazione alberghiera.


Nel 1919, quando Eugenio Terrachini acquistò l’edificio, il palazzo aveva perso l’aspetto originario a causa dei numerosi rifacimenti.


Terrachini volle demolire l'esistente e costruire un nuovo edificio, ma la Sovrintendenza per i Beni Architettonici di Bologna, prima di dare l'approvazione impose l'asportazione dell'intonaco per verifica.

Vennero così alla luce importanti tracce medievali.


Albergo della Posta - ©foto pagina Facebook Hotel Posta Reggio Emilia


La Sovrintendenza obbligò il recupero totale del palazzo, restituendo alla città una testimonianza storica che sarebbe altrimenti andata perduta.


Albergo della Posta - ©foto pagina Facebook Hotel Posta Reggio Emilia



Oggi la proprietà è ancora della famiglia Terrachini, che gestisce l’attività da oltre 100 anni, celebrando nel 2019 il centenario della sua acquisizione.


La Sala da Tè dell'Hotel è aperta al pubblico dal lunedì al sabato dalle 17:00 alle 22:30.

hotel posta in piazza del monte a reggio emilia, dimora storica a vocazione alberghiera.



4- I PORTICI

Continuo il mio percorso verso Porta San Pietro, e trovo i portici sulla destra, che iniziano all'altezza della Galleria Centrale, la quale però si trova di fronte, sul lato senza portici.
galleria centrale a reggio emilia, elegante passaggio coperto tra architetture storiche e negozi.



5- GALLERIA CENTRALE
via Emilia San Pietro,14

La Galleria Centrale, conosciuta anche come mercato coperto, viene realizzata nel 1927 su progetto dell’architetto Prospero Sorgato.
galleria centrale a reggio emilia, elegante passaggio coperto tra architetture storiche e negozi.



Nella foto l'inizio dei lavori nel 1927 (Archivio Fototeca Panizzi).
galleria centrale a reggio emilia, con inizio dei lavori nel 1927.
Foto scattata da un'immagine d'epoca esposta al mercato coperto.



Lo stato dei lavori con la tettoia.
galleria centrale a reggio emilia, con lo stato dei lavori nel 1927.
Foto scattata da un'immagine d'epoca esposta al mercato coperto.

Il suo linguaggio architettonico riflette il periodo di transizione tra Neoclassico e Art Nouveau.
Se all’esterno la facciata richiama la grandiosità del neoclassico, l’atmosfera cambia progressivamente all’interno, dove emergono influenze liberty ed eclettiche.
In origine pensata come mercato alimentare a vocazione popolare, viene riconvertita in galleria commerciale già pochi anni dopo l’inaugurazione.
galleria centrale a reggio emilia, intorno al 1930 come galleria commerciale.
Foto scattata da un'immagine d'epoca esposta al mercato coperto.

Negli anni ’60 ricordo bancali pieni di pellame, con borse, cinture e ombrelli, proprio come nella seguente foto.
Ci andavo con nonna Alma, e nei miei ricordi era un luogo bellissimo in cui entrare.
galleria centrale a reggio emilia, galleria commerciale negli anni '60.


Nel 2012 gli spazi interni vengono completamente restaurati e trasformati in una moderna galleria commerciale. Nel 2023, invece, l’edificio recupera la sua vocazione storica, tornando a essere un luogo dedicato alla cultura del cibo, reinterpretata in chiave contemporanea.
Ho visitato questa galleria e ho trovato un ambiente ristrutturato con grande cura e attenzione ai dettagli, un intervento che ha sicuramente restituito alla città uno spazio rinnovato e funzionale.
Però la proposta gastronomica si orienta principalmente verso catene di ristorazione industriale. Un luogo che ha sicuramente ritrovato nuova vita, ma in cui il legame con la tradizione alimentare locale è meno evidente.
galleria centrale a reggio emilia, anno 2025, con vocazione per gastronomia di catena.


Al numero 16 di via Emilia c'è il Caffè Arti e Mestieri.

Non è un monumento, ma è uno di quei posti in cui mi piace entrare.
Il riferimento è il palazzo dove si trova il negozio Max Mara.
Negozio Max Mara in via Emilia a Reggio Emilia, eleganza contemporanea nel cuore del centro storico.


Entro quindi dal portone.
caffè arti e mestieri a reggio emilia in via Emilia, atmosfera creativa tra arte e design.



Sulla sinistra, c'è il cortile-vetrina del negozio.
Negozio Max Mara in via Emilia a Reggio Emilia e il suo cortile interno, eleganza contemporanea nel cuore del centro storico.



Poi, oltre la cancellata in ferro, si apre davanti a me il giardino del ristorante: un angolo nascosto che sorprende.
caffè arti e mestieri a reggio emilia in via Emilia, atmosfera creativa tra arte e design.



caffè arti e mestieri a reggio emilia, atmosfera creativa tra arte, gusto e design.



caffè arti e mestieri a reggio emilia, atmosfera creativa tra arte e gusto.



6- PALAZZO FONTANELLI-SACRATI
via Emilia San Pietro, 27

Questo palazzo è di particolare rilievo.
Conosciuto anche come Palazzo Terrachini, unisce elementi gotici e rinascimentali. È del 1492.
Le colonne del portico, ornate da capitelli fogliati, accompagnano le eleganti bifore del secondo piano.

palazzo fontanelli-sacrati a reggio emilia, via emilia san pietro 27: raffinato edificio storico.

In contrasto, il portale d'ingresso presenta una decorazione più classicheggiante, con motivi che richiamano le antiche celebrazioni romane delle vittorie militari.
palazzo fontanelli-sacrati a reggio emilia, via emilia san pietro 27: raffinato edificio storico.


Il palazzo apre al pubblico solo in occasione di eventi, ma durante il giorno è possibile accedere al cortile interno, anche se io l'ho trovato chiuso.
Normalmente si può ammirare un cortile verdeggiante che racchiude un pozzo finemente scolpito.


7- CHIESA DEI SANTI PIETRO E PROSPERO
via Emilia San Pietro, 43

È comunemente conosciuta come Chiesa di San Pietro, ma il suo nome corretto è chiesa dei Santi Pietro e Prospero.

Nel 1586 i monaci benedettini commissionarono la costruzione di un nuovo edificio sacro nel luogo dove, fin dal 1140, sorgeva una chiesa dedicata a San Pietro. Il progetto fu affidato all’architetto bolognese Giulio della Torre e i lavori furono seguiti dal reggiano Prospero Pacchioni.

Chiesa SS. Pietro e Prospero, via Emilia San Pietro RE: facciata barocca, cupola seicentesca, luogo di culto storico.


L’interno presenta una pianta a croce latina con un’unica navata, e conserva pregevoli dipinti di Alessandro Tiarini, del Mastelletta e di Camillo Gavassetti.

Chiesa SS. Pietro e Prospero, Reggio Emilia: pianta a croce latina e un'unica navata maestosa.


Il presbiterio, destinato al celebrante e al clero, è la parte più riccamente decorata e più luminosa della chiesa, dove si concentra l'attenzione dei fedeli durante la liturgia.

Chiesa SS. Pietro e Prospero, Reggio Emilia: pianta a croce latina e presbiterio maestoso.

Questa chiesa è descritta in modo approfondito sul sito visitareggio.it



CHIOSTRI DI SAN PIETRO
via Emilia San Pietro, 44c

La chiesa è adiacente all’antico complesso conventuale benedettino, conosciuto come i Chiostri di San Pietro.

chiostri di san pietro a reggio emilia, complesso rinascimentale restaurato.

I due chiostri, grande e piccolo, si trovano alla sinistra dell’ingresso di via Emilia 44.

I Chiostri di San Pietro oggi sono un centro culturale che accoglie mostre, eventi e attività legate all'arte e alla fotografia.


8- CASERMA TADDEI
(Museo della Cavalleria)
via Emilia San Pietro, 46

Accanto ai Chiostri di San Pietro, la Caserma Taddei ospita il Museo Storico dell’Arma di Cavalleria, gestito dall’Associazione Nazionale Arma di Cavalleria.
caserma taddei a reggio emilia, ex caserma storica trasformata in museo della cavalleria e polo culturale.


Nel cortile interno si trovano un alzabandiera e un sacrario dedicato ai caduti reggiani.
caserma taddei a reggio emilia, ex caserma storica trasformata in museo della cavalleria, con il suo cortile interno.


Il museo, aperto la domenica e nei giorni festivi, espone oltre 65 uniformi d’epoca, armi, selle, finimenti, plastici e documenti storici, oltre a una trincea della Prima Guerra Mondiale ricostruita in scala reale e modelli di carrozze d’epoca.  
caserma taddei a reggio emilia, ex caserma storica trasformata in museo della cavalleria e polo culturale.


9- ARCO DEL FOLLO
via Emilia San Pietro, 56

Realizzato nel 1797, celebra il risanamento di una zona degradata durante il periodo napoleonico.
arco del follo, via Emilia San Pietro a reggio emilia: monumento neoclassico, simbolo del risanamento caseggiati abitativi.

L'epigrafe in latino ricorda come, con l'approvazione del re, i cittadini abbiano usato fondi pubblici per abbellire il quartiere, migliorando la città e la vita della popolazione.
arco del follo, via Emilia San Pietro a reggio emilia: monumento neoclassico, simbolo del risanamento caseggiati abitativi.


10- PORTA SAN PIETRO

La mia passeggiata di 1,5 km sulla via Emilia si chiude con l’ultimo tratto di portici.
Portici lungo la via Emilia a Reggio Emilia, verso porta san Pietro.



E un elegante caseggiato d’epoca.
caseggiati storici a porta san pietro a reggio emilia.

Poco più avanti, l’unica struttura rimasta di Porta San Pietro: la barriera daziaria ottocentesca, detta anche "gabella".
porta san pietro a reggio emilia, ingresso storico con edificio della dogana ben conservato.

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 Come si può osservare, la via Emilia che attraversa il Centro Storico divide la città in zona nord e in zona sud.
Nel prossimo itinerario esplorerò la → ZONA SUD ( a breve).
mappa centro storico reggio emilia con didascalie personalizzate da Monica Galeotti.
Centro storico di Reggio Emilia da Google Earth – ©didascalie Monica Galeotti



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NOTE:

-L'itinerario descritto è stato effettuato il 9 febbraio 2025.

-Tutte foto sono di Monica Galeotti, escluse le immagini d'epoca dell'Hotel Posta e la pianta dei Chiostri di San Pietro (copyright indicato).

-Le mappe sono tratte da Google Earth, con didascalie personalizzate a cura dell'autrice.



RIFERIMENTI:

Libri:

-Emilia-Romagna, Touring Editore, 2010.


Siti web:

-palazzo Fontanelli Sacrati/wikipedia