La Via Emilia resta l'ingresso principale al nucleo storico, e la esplorerò da PORTA SANTO STEFANO e PORTA SAN PIETRO:
2- OBELISCO DI PIAZZA GIOBERTI
3- PIAZZA DEL MONTE (già CESARE BATTISTI)
4- I PORTICI
5- GALLERIA CENTRALE
6- PALAZZO FONTANELLI-SACRATI
7- CHIESA DEI SANTI PIETRO E PROSPERO
8- CASERMA TADDEI (Museo della Cavalleria)
9- ARCO DEL FOLLO
La Via Emilia è molto più di una semplice strada: è un monumento che dà il nome all’intera regione. Costruita dai Romani, deve il suo nome al console Marco Emilio Lepido. Reggio Emilia, come altre città lungo questa via, è nata come colonia romana.
L'antico decumano, un tempo percorso dai soldati romani in marcia, conserva ancora oggi la sua funzione di rappresentanza.
Oltre a essere il cuore dello shopping cittadino, è affiancato da una sequenza di edifici che ne esaltano il percorso rettilineo.
Parto quindi da PORTA SANTO STEFANO, che era una delle antiche porte d'accesso a Reggio Emilia.
Faceva parte delle mura che circondavano la città, oggi demolita per favorire il traffico e lo sviluppo urbano.
Al suo posto si trova una rotonda con un'opera d'arte contemporanea di Marco Gerra (1925-2000), alta 10 metri e del peso di 90 quintali.
Evoca la civiltà industriale che agli inizi del Novecento si sviluppò nel vicino quartiere di Gardenia e introduce la vocazione culturale di Reggio per l'arte contemporanea.
Per volontà della moglie Annamaria Ternelli Gerra, alla base della scultura è presente la scritta latina"extra cognitionem nulla salus", che significa "senza conoscenza non c'è salvezza".
1- CHIESA DI SANTO STEFANO
via Emilia Santo Stefano, 30
Supero idealmente l'antica porta di Porta Santo Stefano, che segnava l’accesso alla città.
Ed ecco il primo edificio degno di nota: la Chiesa di Santo Stefano.
Un luogo che, oltre ad aver dato il nome al quartiere circostante e all’antica porta scomparsa, possiede una facciata discreta che non lascia immaginare subito le bellezze che racchiude, ma basta entrare per scoprire che custodisce secoli di storia e arte, con tele dei pittori bolognesi Carlo Cignani ("San Francesco da Paola") e Alessandro Tiarini ("Madonna che presenta il Bambino") immerse in una suggestiva penombra.
Prima di diventare la chiesa che vediamo oggi, fu proprietà dei Cavalieri Templari fin dal 1130, che vi fondarono un ospedale, per poi passare ai Cavalieri di Malta, che la mantennero fino al 1796.
2- OBELISCO DI PIAZZA GIOBERTI
L'obelisco si trova all'angolo con Corso Garibaldi, sulla Piazza Gioberti, a pochi passi dalla Basilica della Ghiara.Eretto nel 1830, commemora la Battaglia di Waterloo.
3- PIAZZA DEL MONTE (già CESARE BATTISTI)
Proseguendo lungo la via Emilia, arrivo a Piazza del Monte, cuore della città a pochi passi da Duomo, e punto centrale del suo asse viario storico.All’epoca, la città non era considerata nobile come Modena o Parma, ma piuttosto un grande borgo di passaggio.
La storia di questo palazzo inizia nel 1280, quando venne costruito al termine del dominio della contessa Matilde di Canossa, per diventare sede del Capitano del Popolo, una nuova figura eletta a governare la città. Fino al 1327 il palazzo ospitò numerosi capitani, ma con l’avvento delle signorie, il potere passò prima ai Gonzaga, poi ai Visconti, ai Terzi e infine agli Este. Sigismondo d’Este, fratello di Borso, fu l’ultimo a risiedervi dal 1463 al 1472.
Nel Cinquecento il palazzo venne abbandonato e il Comune decise di affittarlo, trasformandolo in un’osteria per i viaggiatori.
Da allora, il palazzo cambiò numerose gestioni, diventando prima Osteria del Cappello Rosso, poi Locanda della Posta dei Cavalli, Albergo della Posta e infine Hotel Posta, senza mai perdere la sua vocazione alberghiera.
Nel 1919, quando Eugenio Terrachini acquistò l’edificio, il palazzo aveva perso l’aspetto originario a causa dei numerosi rifacimenti.
Terrachini volle demolire l'esistente e costruire un nuovo edificio, ma la Sovrintendenza per i Beni Architettonici di Bologna, prima di dare l'approvazione impose l'asportazione dell'intonaco per verifica.
Vennero così alla luce importanti tracce medievali.
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Albergo della Posta - ©foto pagina Facebook Hotel Posta Reggio Emilia |
La Sovrintendenza obbligò il recupero totale del palazzo, restituendo alla città una testimonianza storica che sarebbe altrimenti andata perduta.
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Albergo della Posta - ©foto pagina Facebook Hotel Posta Reggio Emilia |
Oggi la proprietà è ancora della famiglia Terrachini, che gestisce l’attività da oltre 100 anni, celebrando nel 2019 il centenario della sua acquisizione.
La Sala da Tè dell'Hotel è aperta al pubblico dal lunedì al sabato dalle 17:00 alle 22:30.
4- I PORTICI
5- GALLERIA CENTRALE
via Emilia San Pietro,14
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Foto scattata da un'immagine d'epoca esposta al mercato coperto. |
Nel 2012 gli spazi interni vengono completamente restaurati e trasformati in una moderna galleria commerciale. Nel 2023, invece, l’edificio recupera la sua vocazione storica, tornando a essere un luogo dedicato alla cultura del cibo, reinterpretata in chiave contemporanea.
Al numero 16 di via Emilia c'è il Caffè Arti e Mestieri.
6- PALAZZO FONTANELLI-SACRATI
via Emilia San Pietro, 27
Questo palazzo è di particolare rilievo.
Conosciuto anche come Palazzo Terrachini, unisce elementi gotici e rinascimentali. È del 1492.
Le colonne del portico, ornate da capitelli fogliati, accompagnano le eleganti bifore del secondo piano.
7- CHIESA DEI SANTI PIETRO E PROSPERO
via Emilia San Pietro, 43
È comunemente conosciuta come Chiesa di San Pietro, ma il suo nome corretto è chiesa dei Santi Pietro e Prospero.
Nel 1586 i monaci benedettini commissionarono la costruzione di un nuovo edificio sacro nel luogo dove, fin dal 1140, sorgeva una chiesa dedicata a San Pietro. Il progetto fu affidato all’architetto bolognese Giulio della Torre e i lavori furono seguiti dal reggiano Prospero Pacchioni.
L’interno presenta una pianta a croce latina con un’unica navata, e conserva pregevoli dipinti di Alessandro Tiarini, del Mastelletta e di Camillo Gavassetti.
Il presbiterio, destinato al celebrante e al clero, è la parte più riccamente decorata e più luminosa della chiesa, dove si concentra l'attenzione dei fedeli durante la liturgia.
Questa chiesa è descritta in modo approfondito sul sito visitareggio.it
CHIOSTRI DI SAN PIETRO
via Emilia San Pietro, 44c
La chiesa è adiacente all’antico complesso conventuale benedettino, conosciuto come i Chiostri di San Pietro.
I due chiostri, grande e piccolo, si trovano alla sinistra dell’ingresso di via Emilia 44.
8- CASERMA TADDEI
(Museo della Cavalleria)
via Emilia San Pietro, 46
9- ARCO DEL FOLLO
via Emilia San Pietro, 56
10- PORTA SAN PIETRO
NOTE:
-L'itinerario descritto è stato effettuato il 9 febbraio 2025.
-Tutte foto sono di Monica Galeotti, escluse le immagini d'epoca dell'Hotel Posta e la pianta dei Chiostri di San Pietro (copyright indicato).
-Le mappe sono tratte da Google Earth, con didascalie personalizzate a cura dell'autrice.
RIFERIMENTI:
Libri:
-Emilia-Romagna, Touring Editore, 2010.
Siti web:
-palazzo Fontanelli Sacrati/wikipedia