domenica 13 ottobre 2024

WALTER MARSIGLI, campione italiano Trofeo Grand Prix 1985, classe 125 cc.



Nel 1985, il Trofeo Motociclistico Grand Prix, una competizione che includeva piloti del campionato mondiale, vide la partecipazione di molti talenti.
La vittoria del campionato italiano andò a Walter Marsigli, meccanico e amico di Pierfrancesco Chili.


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Walter Marsigli - ©foto Monica Galeotti


Per diversi anni, noi amici abbiamo seguito Walter in alcuni circuiti italiani, al Mugello, a Vallelunga e a Misano, sostenendolo nelle sue gare motociclistiche.
Faceva il meccanico di moto da competizione e, allo stesso tempo, correva in pista.

Questo racconto non è solo la testimonianza di quei giorni, è anche la storia di una famiglia segnata dalla passione per le moto, caratterizzata dall'audacia e dalla determinazione, ma anche dal dolore di tragiche perdite.



LA STORIA DELLA FAMIGLIA MARSIGLI

La famiglia Marsigli, come i rivoluzionari "Marsigliesi" da cui sembra evocare il nome, incarna lo stesso spirito di unione e audacia.
Padre e tre figli, tutti piloti motociclistici, hanno affrontato le sfide delle piste con lo stesso coraggio.

Nella foto, dall'alto:
William, Walter, il papà Otello e Wilmer.
Otello volle chiamare i suoi tre figli con nomi inizianti per "V" in omaggio alla sua MV Augusta.
Tuttavia i nomi scelti furono con la "W" al posto della"V".

©foto Walter Marsigli






I fratelli Marsigli qualche anno più tardi; da sinistra: Walter, Wilmer e William.

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Yamaha 250 GP - ©foto Walter Marsigli




Il padre, Otello Marsigli, gestiva un'officina in via Bernardi a Bologna insieme a due soci, i fratelli Pastorelli; l'azienda si chiamava "Pastorelli e Marsigli."

Oltre a gestire l'officina, Otello partecipava a gare con una leggendaria MV Augusta 175 Squalo.
In queste splendide foto d'epoca, lo si vede alla partenza e durante la gara della Milano-Taranto, che si svolse tra il 1937 e il 1956 prima di essere sospesa per motivi di sicurezza.

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Otello Marsigli, Milano-Taranto
 ©foto Walter Marsigli



Si narra che, durante la gara, passando da Bologna, si fermasse lungo il percorso dove la moglie lo attendeva con una frittata per ricaricarlo.

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Otello Marsigli, Milano-Taranto - ©foto Walter Marsigli




Otello Marsigli - Milano-Taranto - ©foto Walter Marsigli



Purtroppo, nel 1974, la morte prematura di Otello lasciò la moglie a crescere da sola i tre figli.
William e Walter, che fin da ragazzi frequentavano l'officina e avevano iniziato a comprendere i motori, si trovarono di fronte a una decisione importante dopo la scomparsa del padre.
Si decise che William, il più grande, sarebbe entrato in società con i Pastorelli, mentre Walter non lo fece, per evitare che entrambi fossero coinvolti nello stesso rischio d'impresa, qual'ora qualcosa fosse andato storto.

Walter iniziò a lavorare per Renato Armaroli e Nerio Negrini, geni nel campo della motoristica bolognese, specializzati nello sviluppo dei motori da competizione.
Questo fu un colpo di fortuna per lui, poichè lì acquisì una profonda conoscenza del mestiere.


WILLIAM
William, allo stesso tempo, gareggiava nelle competizioni.
Aveva iniziato a 19 anni, il 17 marzo 1974 a Modena, con la sua prima gara in assoluto su una Minarelli 50 cc. con il numero 66.

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William Marsigli, num. 66 - ©foto Walter Marsigli



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©Walter Marsigli




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Imola, 1974.

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William Marsigli, Imola, 1974 - ©foto Walter Marsigli




William iniziò a partecipare alle gare di velocità in salita nel campionato europeo, come dimostra la prova di Vergato del 9 giugno 1974, organizzata dal Moto Club Ruggeri.

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©Walter Marsigli



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Fu poi protagonista di un terribile incidente in prova su strada, di cui portava i segni, e rimase fermo per due anni dalle gare.


Il venerdì, prima delle prove ufficiali, a Fontepietri di Montalcino, i piloti si esercitavano con moto targate, percorrendo il circuito stradale per impararlo.
In quell'occasione, William ebbe un incidente frontale con un'auto e, a causa delle gravi ferite riportate, rischiò l'amputazione della gamba.

Fu ricoverato a lungo all'ospedale di Montalcino, dove i medici riuscirono a salvargli la gamba inserendo una piastra e cinque viti.
Tuttavia, dopo diverso tempo, la ferita non guariva, e fu necessario intervenire nuovamente, questa volta all'ospedale di Legnano, per sottoporsi a un intervento chirurgico noto come "cross-leg flap" (patta a gamba incrociata), dove rimase 1 mese con le gambe sovrapposte; un intervento utilizzato per guarire una ferita grave che altrimenti non avrebbe potuto chiudersi adeguatamente.
Questa procedura oggi è considerata superata, la chirurgia ricostruttiva ha fatto passi da gigante con la microchirurgia e l'innesto cutaneo.

Anche Mick Doohan, cinque volte campione mondiale di Moto GP, subì lo stesso intervento a seguito di un grave incidente in gara, e fu operato dal dottor Costa.






Dopo questo incidente, William riprese a correre nel 1979 con le gare di velocità in salita.

Nella foto la salita nella gara della Castellana (Orvieto), nell'ambito del Trofeo Aspes.

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 Era conosciuto come uno degli "eroi della montagna".
Accumulò oltre trenta vittorie, ottenendo i maggiori risultati con la sua Benelli Cannas 250:
nel 1981 fu Campione Italiano e nel 1982 Campione Europeo.

William Marsigli - ©di Francesco Ruggeri Facebook




William sul podio nel 1982
(da Motosprint n.2, 13/19 gennaio 1983)

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 Quando smise di gareggiare, la sua competitività gli permise di giocare a tennis per molti anni.

Claudicante e con vistose strisce cicatriziali sulle gambe, che lasciava appositamente scoperte, orgoglioso come Mel Gibson in Braveheart, cuore impavido, ingannava gli avversari che, entrati in campo, se non lo conoscevano, pensavano di vincere facile.
William era tenace: il suo spirito agonistico lo rendeva un giocatore difficile da battere nella sua categoria.

Purtroppo William, classe 1955, è venuto a mancare troppo presto nel 2013.
Nella foto ricordo del funerale è riportata una frase che, probabilmente, lui stesso avrebbe pronunciato se fosse stato presente alla cerimonia:
"Bona ragazì, un salùt
 e un brazadòn a tott... 
e par steròm dri dei
mò dal gas!"
(Basta ragazzi, un saluto e una abbracciatona a tutti...e per starmi dietro date mo del gas!).

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WALTER
Walter nasce a Bologna il 23 novembre 1958.
Negli anni '80 lo avevamo conosciuto attraverso l'Italjet, dove il mio compagno (e futuro marito) Mirco Bianchi disegnava componenti delle moto e Walter faceva il collaudatore nel piccolo circuito dell'azienda (ma anche su percorsi stradali).

L'Italjet è una fabbrica di moto ideata da Leopoldo Tartarini, pilota motociclistico degli anni '50, protagonista di un leggendario giro del mondo su Ducati 175, raccontato nel meraviglioso documentario del 2013, "Una mappa per due".

A quei tempi, Walter aveva capelli lunghi e mossi, tuta da meccanico e scarpe da ginnastica anni '80, che lo facevano assomigliare a Tomas Milian ne "La banda del trucido".

Orfano di padre e mezzano di tre fratelli, aveva imparato presto a gestire la sua vita autonomamente, con una grande forza di carattere e determinazione.

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Fotogramma da video anno 1979 - ©Walter Marsigli





BAR SPIAGGIA
Ogni tanto con Walter ci ritrovavamo con le moto al Bar Spiaggia di Borgo Panigale, luogo punto di riferimento per i ragazzi della zona negli anni '80, dove facevamo due chiacchiere prima di andare in giro per Bologna.

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Era matto da legare, nel senso buono del temine.
Questa foto lo testimonia:
in una strada deserta che attraversava i campi, decise di spingersi oltre.
Abbracciò il serbatoio come se fosse una vecchia amica, mentre la moto sfrecciava veloce.
Con il corpo sbilanciato, lasciava che ginocchia a piedi strisciassero sull'asfalto.
Lo stava facendo per far ridere e sbalordire i suoi amici di Borgo Panigale, per dimostrare che sapeva fare lo stuntman sulla sua due ruote.

©foto Walter Marsigli



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A partire dai suoi vent'anni, Walter ha corso per 8 stagioni e per ordine cronologico condivido alcune splendide foto gentilmente concesse (album personali), che precedono e integrano le mie personali scattate negli anni 1984, 1985 e 1994 :

- 1978 Velocità in salita, moto Harley Davidson 125, con 3 gare: Poggio Torriana (Rimini), Alberi Montaione (Firenze), e Sillano Ospedaletto (Lucca), 6°classificato.

HD 125 - ©foto Walter Marsigli




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Sillano Ospedaletto, 6° classificato, HD 125 - ©foto Walter Marsigli





- 1979 Trofeo Aspes Juma.

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Circuito del Mugello, classe 125, N. 135, con l'amica Cinzia Veronesi.

©foto Walter Marsigli



Le prestazioni delle Aspes Juma sono praticamente uguali e il formarsi dei grupponi è inevitabile.
In lotta serrata si riconoscono:
Enrico Casci n.11, Stefano Caracchi n.1, Maurizio Goretti n.75 e Walter Marsigli n.135.

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©foto libro "Trofeo Aspes", di Maurizio Mazzoni.



I saliscendi del Mugello permettono sempre battaglie serrate con le piccole Aspes Juma:
ecco Stefano Caracchi n.1 in bagarre con Enrico Bissardella n.105, Walter Marsigli n.135 e Alberto Colombini n.103.

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©foto libro "Trofeo Aspes", di Maurizio Mazzoni.



Walter al comando n.135.

Walter Marsigli num. 135, Trofeo Aspes 125cc - ©foto Walter Marsigli





- 1980 e 1981 Trofeo Laverda moto 500F.
La moto presentava il classico color arancione delle mietitrebbie Laverda, sponsor della manifestazione.

Nella foto, Walter sulla griglia insieme a Marco Piana, detto "Pianin", una versione primitiva delle "ombrelline".

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Trofeo Laverda - ©foto Walter Marsigli



Durante la finale del trofeo a Monza, erano presenti i migliori piloti: i fratelli Brettoni, Fausto Ricci e altri.
In staccata alzavano la ruota posteriore di mezzo metro da terra mentre affrontavano la curva alla Roggia.
Walter li superò ma capì che non sarebbe mai riuscito a entrare.
Finì infilato di testa nelle reti di protezione "come un tonno", e i commissari dovettero tirarlo fuori (Motosprint dicembre 2015). 

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Trofeo Laverda - ©foto Walter Marsigli



- 1982 Campionato Italiano Junior Nazionale, Misano, Ducati TT1 con telaio svizzero Egli, moto data in concessione dalla Bulloneria Emiliana.

La Formula TT, disputata dal 1977 al 1990,
 fu creata dopo la cancellazione del Tourist Trophy, noto per la celebre e pericolosissima gara sull'Isola di Man.
Oltre ad essere un campionato mondiale,
 trovò successo anche in Italia con un campionato nazionale negli anni '80, attirando l'attenzione di marchi importanti come la Ducati.

Walter Marsigli, TT1 Egli - ©foto Walter Marsigli

 
Il successo della Superbike, che iniziò a disputarsi dal 1988, segnò la fine della Formula TT alla fine del 1990.

Walter Marsigli, TT1 Egli - ©foto Walter Marsigli





Walter Marsigli, TT1 Egli - ©foto Walter Marsigli



In testa alla gara, n.11.

Walter Marsigli, TT1 Egli - ©foto Walter Marsigli



- 1983 episodio divertente (quasi) con una Ducati sperimentale, Vallelunga.

Walter ha partecipato al campionato TT anche con una moto artigianale, costruita da un appassionato eccentrico che sognava di vincere.

Correva in modo strategico e vantaggioso per lui, come "mercenario" delle piste: non avendo grandi risorse economiche, accettava ogni opportunità che gli si presentava pur di gareggiare.

Con questa moto sperimentale aveva già avuto un grave incidente in cui si ruppe una mano, che fu salvata per miracolo.

Questa moto era una Ducati TT1, con telaio Egli, freni Campagnolo e un forcellone automobilistico a parallelogramma, che rendeva impossibile cambiare la corona perché mancavano i tendicatena.
L’unico modo di modificare i rapporti era agire sul pignone.
Il serbatoio era sotto il motore.
In sostanza, una moto con continui problemi tecnici, troppo innovativa per funzionare correttamente e difficile da guidare.

Nella foto: la Ducati TT1 nera sperimentale.
Da sinistra: Walter, Luigi Vergnanini sponsor Metalver, Francesco Simari detto "Sigaro", Rolando Barillari detto "Roll", meccanico.

 ©foto Walter Marsigli


Dopo tanto lavoro, però, la moto cominciò a migliorare. Walter riuscì a entrare forte in curva e la moto rispondeva bene.
Durante le prove, riuscì a fare il quarto tempo, un ottimo risultato considerando che c’erano tra le 70 e 80 moto partecipanti, molti piloti tornavano a casa.
C'erano anche tante Honda Bimota, moto costose e molto performanti, mentre il motore Ducati era inferiore. Tuttavia, il vantaggio per Walter era che i motori Honda erano troppo larghi, toccavano per terra in curva, penalizzando la moto.

Walter riuscì così a ottenere un incredibile quarto tempo e chiamò subito il proprietario della moto, che si precipitò a Vallelunga per festeggiare.
Tuttavia, alla fine delle prove, la moto cominciò a dare problemi.
Si provò a risolvere cambiando il pick-up, ma durante la gara la moto perse potenza e Walter si ritrovò all’ultima posizione.
In un momento di tensione, "l'appassionato" proprietario tirò fuori una pistola e, dal muretto dei box, fece segno a Walter di superare il pilota davanti, minacciandolo di sparargli se non lo avesse fatto!




- 1983 CAMPIONATO ITALIANO JUNIOR NAZIONALE - MISANO
Honda TT2.
Episodio divertente n.2

Walter era appena guarito dalla frattura alla mano; i medici però lo avevano avvertito: un altro incidente avrebbe potuto costargli l'amputazione.

Il proprietario di una moto Honda TT2 gli propose di girare un filmato per uno sponsor che avrebbe pagato 2 milioni di lire.
 La moto doveva passare alla curva Brutapela, poco prima del traguardo, a Misano.
Gli chiese di non rischiare troppo in gara, ma Walter non era partito molto bene e, preso da un istinto adrenalinico, alla prima curva della Quercia azzardò un sorpasso e cadde.
Naturalmente non arrivò mai alla Brutapela, vanificando le riprese, e il proprietario della moto, furioso per i soldi persi, lo cercò con una forcella per colpirlo, costringendolo a fuggire dal circuito.
Walter, aiutato da un gruppo di amici, lanciato in autostrada verso Bologna, pensò di averla scampata per un soffio.
Di quel tizio non avrebbe più avuto notizie.

Nella foto Walter caduto alla Quercia: si nota come, anche in un momento così concitato, in piena gara, cerca di proteggere la mano sinistra tenendola alzata, consapevole del rischio che avrebbe comportato un nuovo infortunio.

Walter Marsigli alla Quercia - ©foto Walter Marsigli



 
Walter Marsigli alla Quercia - ©foto Walter Marsigli




1984 PARTENZA PER KARVINA (Repubblica Ceca)
Durante l'estate, Walter si preparava per la Repubblica Ceca, e noi andammo a salutarlo nel cortile di casa, dove stava sistemando il motore della sua Yamaha per la partenza del giorno dopo.
In quel periodo lo seguivamo ovunque, forse fin troppo, rischiando di infastidirlo.
Eppure, le foto dei ricordi sono splendide, un'incursione nella giovinezza!

Da sinistra: Ambra, Ivano Bencivenni detto "Il Bencio", io, Walter, Giancarlo detto "Fiabe", Mirco.

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©foto Monica Galeotti



Walter sarebbe partito insieme a Dario Marchetti, entrambi in sella a una Yamaha: Walter con una 351cc a scarichi incrociati nella classe 500, e Marchetti con una 250cc.
Nella foto la Yamaha di Walter durante la preparazione, in cui stava per applicare il numero 87.

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©foto Monica Galeotti





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Con il Bencio - ©foto Monica Galeotti




Sistemazione di un ammortizzatore di sterzo.

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©foto Monica Galeotti





Le curve di un gran premio inventato.

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©foto Monica Galeotti




Un sorriso appena accennato: si correrà sul serio in pista.

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©foto Monica Galeotti





Karvina, Walter Marsigli e Dario Marchetti.

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©foto Walter Marsigli





Walter con la sua Yamaha 350 a Karvina in gara, un circuito cittadino pericolosissimo. 

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©foto Walter Marsigli





©foto Walter Marsigli




Quando si parla di moto in TV, spesso ci si riferisce al Motomondiale.
Tuttavia, in Italia ci sono sempre state competizioni di rilievo, con una grande tradizione, alcune fra le più antiche del mondo, quando si correva in circuiti cittadini già nel primo decennio del 1900:
Campionato Italiano Velocità, Campionati Italiani Juniores e Senior, Trofeo Moto di Serie e Trofeo Grand Prix.

Tutte queste competizioni erano molto seguite: offrivano ai piloti l'opportunità di farsi notare dai team nazionali e internazionali, rappresentando il fulcro del motociclismo italiano negli anni '80 e spesso servivano come palestra per futuri campioni nel motomondiale.
Le principali classi di cilindrata, 125, 250 e 500cc., oggi si chiamano rispettivamente Moto3, Moto2 e MotoGP.


Nel 1984 e 1985, Walter ha ottenuto i migliori risultati della sua carriera, al termine dei quali ha deciso di ritirarsi.
Nel 1984 ha partecipato al Campionato Italiano Junior Nazionale (5°), mentre nel 1985 ha vinto il Trofeo Grand Prix.

Passato dalle grosse TT1 alle piccole 125, con una MBA preparata dalla scuderia A&B, Walter ha rapidamente superato i problemi di adattamento e ha continuato a migliorare gara dopo gara, conquistandosi un posto nella rosa dei campioni.


CAMPIONATO ITALIANO JUNIOR NAZIONALE 1984
classe 125cc


Si è disputato attraverso cinque prove di gara:
1- MISANO 11 marzo
2- MUGELLO 29 aprile
3- MONZA 20 maggio
4- VALLELUNGA 27 maggio
5- MISANO 18 agosto



1ª prova - MISANO 11 marzo
Meteo: variabile.

Dario Ballardini (Motosprint n.10 - 6/12 marzo '85):
"Grassetti prende il comando e vince con un netto distacco, seguito da Greco.
Al terzo posto si piazza d'Amico, che precede Sturniolo e Walter Marsigli."

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2ª prova - MUGELLO 29 aprile
Meteo: coperto, buio e nuvoloso.

Dario Ballardini (Motosprint n. 18 - 3/9 maggio '84):
"Gastone Grassetti ha dominato nella 125, vincendo la sua seconda gara consecutiva.
Dietro di lui si sono classificati Giovanni Greco, Marco Cipriani e Walter Marsigli."

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In tutte le gare Walter era meccanico di alcune moto per la gara, compresa la sua: qui, sotto la tenda che lavora, e in attesa c'è la moto di Dario Marchetti. Lavorava e correva.
Noi al seguito.

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Mugello 29 aprile '84 - ©foto Monica Galeotti



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Mugello 29 aprile '84 - ©foto Monica Galeotti



3ª prova - MONZA 20 maggio
Meteo: pioggia

Dario Ballardini (Motosprint n. 21 - 24/30 maggio '84):
"Ancora una volta, Gastone Grassetti ha dominato la classe 125, anche grazie a una moto eccezionale.
A cercare di contrastarlo sono stati prima lo sfortunato Walter Marsigli, che con la sua MBA del team A&B aveva ottenuto il secondo tempo in prova ma è uscito di scena a causa di una caduta, e poi Sabino Ettore, che ha dato il massimo sull’asfalto bagnato senza riuscire a superarlo."

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La caduta di Walter sul bagnato qui a Monza avrà un impatto significativo sul suo bilancio in campionato. 

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4ª prova - VALLELUNGA 27 maggio
Meteo: pioggia

Dario Ballardini (Motosprint n. 22 - 31 maggio/6 giugno '84):
"A Vallelunga, sotto la pioggia, Gastone Grassetti ha ottenuto la quarta vittoria consecutiva, assicurandosi il titolo.
Domenico Sturniolo è arrivato secondo, seguito da Walter Marsigli, terzo con la MBA del Team A&B, dopo una bella lotta con Marco Cipriani, quarto."

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Walter in gara con il numero 6.
Si nota, appoggiato al muretto, tuta blu, Pierluigi Aldrovandi, ex pilota motomondiale classe 125, all'epoca socio nell'officina A&B Racing Moto a Bologna con Domenico Brigaglia, e zio di Pierfrancesco Chili.
Walter ha lavorato per due anni per l'Officina A&B, faceva il meccanico per Chili nell'europeo, per Brigaglia nel mondiale e seguiva altri giovani piloti nelle gare nazionali.
Correndo come pilota faceva il meccanico anche per se stesso, usava moto di Brigaglia o Chili, con ricambi di seconda mano, però l'officina gli dava l'opportunità di mantenere uno stipendio e di correre gratis.
Inoltre, quando lottava per un piazzamento, riceveva materiale di qualità.

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Vallelunga 27 maggio - ©foto Monica Galeotti





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Vallelunga 27 maggio - ©foto Monica Galeotti





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Vallelunga 27 maggio - Classe 250, Dario Marchetti e Pierluigi Aldrovandi
©foto Monica Galeotti



La moto di Dario Marchetti.

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Vallelunga 27 maggio - Mirco Bianchi supporter - ©foto Monica Galeotti




Aldrovandi mette a punto la moto 125 MBA di Walter.

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Vallelunga 27 maggio - ©foto Monica Galeotti




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Vallelunga 27 maggio - ©foto Monica Galeotti





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Vallelunga 27 maggio - Gastone Grassetti
©foto Monica Galeotti




Con Claudio Bugani, ex collega Italjet e suo manager.

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Vallelunga 27 maggio - ©foto Monica Galeotti



Sulla linea di partenza con Cipriani.
I due spesso lottavano in gara, tanto da essere soprannominati "i Cipranigli" (fusione dei loro cognomi, Cipriani e Marsigli).

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Vallelunga 27 maggio - ©foto Monica Galeotti



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Vallelunga 27 maggio - ©foto Monica Galeotti





In questa gara: 1° classificato Gastone Grassetti, 2° classificato Sturniolo, 3° classificato Walter Marsigli.

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Vallelunga 27 maggio - ©foto Monica Galeotti











5ª e ultima prova - MISANO 17/18 agosto
Meteo: sereno

In questa occasione noi amici della via Beverara eravamo lì e il circuito di Misano che ospitava il Campionato Italiano Junior, vibrava di tensione elettrica, perchè era anche un'occasione per dormire fuori casa, in tenda e in auto, all'interno del circuito.
Un’energia che cresceva con l’avvicinarsi della gara.

Walter, con la sua calma innata e sempre pronto alla battuta, sembrava l'unico a mantenere la tranquillità.

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©foto Monica Galeotti



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©foto Monica Galeotti



L'autodromo Santamonica di Misano ha iniziato la sua attività nel 1972, ospitando le competizioni motociclistiche che precedentemente si svolgevano nelle strade cittadine della riviera di Rimini.

Negli anni '80 e '90, si sono tenuti numerosi gran premi, prima di essere escluso dal calendario per 14 anni, a causa del clamore mediatico suscitato dalla grave caduta di Wayne Rainey, che si fratturò la colonna vertebrale, costringendolo a ritirarsi dalle corse.
Il circuito all'epoca era noto come "Circuito Internazionale Santamonica".
Dopo una serie di lavori di miglioramento, Misano è rientrato nel calendario MotoGP nel 2007 e intitolato "Misano World Circuit".
 Dal 2012, è intitolato alla memoria di Marco Simoncelli, scomparso nel 2011.


Come accennavo, seguimmo la gara da vicino, sostenendo Walter direttamente dai box.

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Andrea degli Esposti e Fiabe - ©foto Monica Galeotti



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Mirco Bianchi - ©foto Monica Galeotti




L'attesa per le prove si consumava lentamente in un'atmosfera piacevole.
Avevo il tempo di scattare foto nel paddock, mentre altri si intrattenevano leggendo fumetti.

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Andrea degli Esposti - ©foto Monica Galeotti




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Walter Marsigli e Mirco Bianchi



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Io e Walter Marsigli




Come dimenticare le improvvisazioni da film, quando Walter, con fare serio imitava Robert Duvall in "Apocalypse Now", declamando a gran voce:
"Mi piace l’odore del Napalm alla mattina, e se vi dico che qui si fa surf, qui si fa surf!".

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©foto Monica Galeotti



Negli anni '80, il tracciato misurava 3,488 km, per poi essere allungato e invertito nel senso di marcia, passando da antiorario a orario.

Anche i box e il paddock sono stati sottoposti a una modifica radicale.
In questa foto si notano i box, con strutture semplici e spartane.
 Dietro, una grata di ferro li separava dal paddock, con caravan e tende.
Domenico Brigaglia del Team A&B elargisce istruzioni.

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18 agosto 1984, Misano, Walter ai box.
Dietro: Domenico Brigaglia e Mirco Bianchi - ©foto Monica Galeotti





DOMENICO BRIGAGLIA
Domenico Brigaglia ha gareggiato nella classe 125 per tutta la sua carriera.
Nel 1986 ha vinto il Gran Premio del Belgio e ha concluso la stagione al terzo posto nella classifica mondiale.

Dopo il ritiro dalle competizioni, è rimasto attivo nel mondo del motociclismo, seguendo, tra gli altri, Pierfrancesco Chili durante il campionato mondiale Superbike.

Walter era solito occuparsi personalmente della manutenzione della moto con cui correva, ma per questa occasione Brigaglia prestò a Walter la sua moto 125 con cui gareggiava nel mondiale e si occupò dell'assistenza.
Al giorno d'oggi sarebbe impensabile.

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Domenico Brigaglia -  ©foto Monica Galeotti



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Domenico Brigaglia e Walter Marsigli - ©foto Monica Galeotti



Ai box ci imbattemmo in Dario Marchetti, che avevamo già incontrato diverse volte all'Officina Marsigli a Bologna.

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Mirco Bianchi, Dario Marchetti, Fiabe - ©foto Monica Galeotti


Nel corso degli anni, Marchetti ha partecipato a numerose competizioni in tutto il mondo, vincendo la gara Endurance di Daytona e il campionato europeo Endurance con una moto preparata dai fratelli Marsigli,  nonostante un grave incidente a Rijeka, dopo il quale i medici gli avevano sconsigliato di tornare a correre.

Oggi è direttore tecnico della Ducati Riding Experience e Ambassador della casa di Borgo Panigale.

Tra un sorriso e uno scambio di parole assistemmo alle prove.


LA MBA (MORBIDELLI BENELLI ARMI) 125

La MBA 125 da competizione era una moto italiana di grande successo, particolarmente negli anni '70 e '80.
Si trattava di una moto da Gran Premio, progettata specificamente per competere nella classe 125 cc del Motomondiale, con motore a due tempi e bicilindrico, per garantire un equilibrio tra potenza e leggerezza.
Walter corse con questa gran moto, che apparteneva a Brigaglia.

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MBA numero 10 - ©foto Mirco Bianchi





La gara.

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Silvia, ragazza di Brigaglia, Walter e Mirco Bianchi - ©foto Monica Galeotti






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©foto Monica Galeotti






 A fianco della linea di partenza Domenico affina gli ultimi dettagli.

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©foto Monica Galeotti





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Walter, Domenico, Mirco supporter - ©foto Monica Galeotti





La prima griglia al completo e Walter è l'unico ad avere una "ombrellina". Anche questa è una versione primitiva!

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©foto Monica Galeotti






Tra il rombo dei motori e l’odore di benzina, gli occhi di tutti puntati sulla pista.

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©foto Monica Galeotti






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©foto Monica Galeotti






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©foto Monica Galeotti




Dario Ballardini (Motosprint n. 35 - 30 agosto/0 settembre '84):

Grassetti ha conquistato il titolo della 125 con una gara d’anticipo. Tuttavia, la vittoria è andata a Roberto Mantellini che, finalmente libero dalla sfortuna, ha rispettato le aspettative vincendo davanti a Grassetti, il quale lo ha pressato fino a poche tornate dal termine. In seguito, Mantellini ha preso un vantaggio di alcuni secondi, segnando anche il giro più veloce. Claudio Macciota ha chiuso terzo e Giovanni Greco quarto, assicurandosi il secondo posto nel campionato. Sfortunato Marco Cipriani, costretto al ritiro che gli è costato il podio della seconda posizione, così come Walter Marsigli, rallentato da problemi al cambio e finito nono."


©Actualfoto Bologna - Archivio Walter Marsigli






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Così si chiude il 1984, con un quinto posto in campionato, che non è affatto male, anche se un pilota corre per vincere.

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Con l'inverno alle spalle e l'inizio delle prove in pista, ecco arrivare il 1985.


PROVE LIBERE A IMOLA 1985
Noi con Suzuki 550, aspettando fuori dal circuito.

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Monica - foto Mirco Bianchi





Vrooom...prova in pista...ecco Walter alla Tosa che fa cantare il motore!

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©foto Mirco Bianchi






Misano, prova in pista di una Suzuki 500, con:
a sinistra Gabriele Pizzirani detto "Il Vecchio" e, sulla destra, Sergio Perughi detto "Poppy", amici di Borgo Panigale, 1985 circa.

©foto Walter Marsigli




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IL TROFEO GRAND PRIX 1985
Campionato Italiano
vinto da Walter Marsigli


Si è disputato attraverso sei prove di gara:
1- MISANO 3 marzo
2- MISANO 31 marzo
3- VALLELUNGA 19 maggio
4- MUGELLO 14 luglio
- MONZA 9 giugno (Campionato Italiano Velocità)
5- MISANO 27 luglio
6- MISANO 17 agosto

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REGOLAMENTO

Nel Trofeo Grand Prix i piloti potevano escludere due gare dal conteggio finale della classifica generale.

Alla fine del campionato, quindi, erano valide solo quattro gare per il punteggio.

Questa norma consentiva di eliminare i risultati peggiori, offrendo un vantaggio anche a quei piloti impegnati contemporaneamente nel mondiale, che non potevano partecipare a tutte le gare in calendario a causa di sovrapposizioni.



1ª prova - MISANO 3 marzo
Meteo: variabile.

Dario Ballardini (Motosprint n.10 - 6/12 marzo '85):
"Il Trofeo Grand Prix, pur essendo considerato una gara minore, poiché destinato principalmente ai piloti che non possono competere all’estero, ha visto un’ampia partecipazione al Circuito di Santamonica. Essendo la prima corsa della stagione, molti piloti di rilievo hanno colto l’occasione per scuotersi dalla ruggine invernale. Nonostante il freddo e i mesi di inattività, che hanno impedito di raggiungere tempi da record, le competizioni sono state incredibilmente combattute in tutte le categorie.


Per la classe 125 l’adrenalina non è mancata. Al calare della bandiera da parte del direttore di gara, tra i piloti è scoppiata una battaglia serrata. Fausto Gresini, a bordo della sua Garelli, ha dimostrato freddezza, conquistando la prima vittoria del 1985. Dopo aver preso il comando al secondo giro, Gresini ha resistito agli attacchi continui di Luca Cadalora, Pier Paolo Bianchi ed Ezio Gianola. Tuttavia, la vera sorpresa è stata Domenico Brigaglia, autore di una spettacolare rimonta. Partito male, Brigaglia ha recuperato fino a ottenere il secondo posto, superando persino un tenace Cadalora e segnando il giro più veloce della gara. Pier Paolo Bianchi ha chiuso al quarto posto, mentre il campione italiano Ezio Gianola, ancora inesperto sulla Garelli, si è piazzato quinto."


Walter non compare in questa competizione.


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Sul podio, da sinistra: Domenico Brigaglia, Gresini, Cadalora.





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2ª prova - MISANO 31 marzo
Meteo: sole.

Dario Ballardini (Motosprint n.14 - 3/9 aprile '85):
"Dopo una prima prova ricca di spettacolo e con la partecipazione di nomi importanti, la griglia di partenza ha visto la presenza di numerosi piloti di livello mondiale, che hanno contribuito notevolmente a elevare la qualità di un trofeo sempre più interessante. 

La 125 è stata dominata da Luca Cadalora, che non ha lasciato spazio agli avversari, realizzando anche il miglior tempo in prova e il giro più veloce in gara. 

Pierpaolo Bianchi e il promettente Pierfrancesco Chili si sono dati battaglia per tutta la corsa per la seconda posizione, ma un doppiato ha costretto Chili a finire fuori pista, portandolo a concludere al terzo posto. 

Quarto Paolo Casoli, seguito da Gastone Grassetti, che ha perso una posizione per un problema meccanico all’ultimo giro, ma è riuscito comunque a chiudere davanti a Walter Marsigli e Bruno Leoni." 

Quindi, Walter in questa gara si è classificato sesto.

Sul podio, da sinistra: Chili, Bianchi e Cadalora - ©Motorsprint n. 14, 3/9 aprile 1985.


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3ª prova - VALLELUNGA 19 maggio
Meteo: variabile.

Dario Ballardini (Motosprint n. 21 - 22/28 maggio 1985):
La concomitanza con il mondiale in Germania e l’imminenza della prossima gara dell’europeo hanno privato la terza prova del trofeo Grand Prix di alcuni piloti di punta.
L'assenza di molti di loro ha avuto un costo non indifferente: gli avversari non hanno perso l’occasione e le classifiche ne hanno risentito, soprattutto nelle piccole cilindrate.

Nella 125, Pierfrancesco Chili ha dominato senza rivali. Il pilota del team A&B ha preso il comando dopo alcuni giri alle spalle del compagno di squadra Walter Marsigli, che era partito in testa.
Una volta rotto gli indugi, Chili ha imposto un ritmo che nessuno è riuscito a mantenere, nemmeno il promettente Giovanni Greco, che dopo una grande rimonta è riuscito a chiudere al secondo posto, davanti a Marsigli, il quale ha subìto un calo fisico nel finale che lo ha relegato al terzo posto. 
Chili guida ora anche la classifica generale (1.Chili; 2.Cadalora; 3.Bianchi; 4.Marsigli; 4.Gresini parimerito).

Sul podio: 1° classificato Pierfrancesco Chili, 2° classificato Giovanni Greco, 3° classificato Walter Marsigli - ©foto Oliver



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4ª prova - MUGELLO 14 luglio
Meteo: sole, caldissimo.

Walter ricorda:  
"Pier Francesco Chili era un ragazzino, e io, più grande, gli facevo da meccanico, pur continuando a correre.
Mi davano però il suo materiale usato, quello di qualità inferiore.
Non mi aspettavo di avere attrezzature di prima scelta: lui partecipava al campionato europeo, mentre io correvo in quello italiano.
Chili si divertiva a lavorare sui miei motori perché voleva imparare, così mi preparò un motore per il Mugello.
Fece un test al banco e, per errore, utilizzò un pistone usato e crepato.

Durante la gara, Chili e Casoli erano primo e secondo, e io ero terzo.
Stavano scherzando tra di loro e finirono per cadere entrambi.
Così, mi ritrovai in testa con un vantaggio di sei secondi.
Sembrava che la vittoria fosse a portata, ma proprio prima di tagliare il traguardo, nella salita finale, il motore montato da Chili si ruppe.
Questo mi costrinse a ritirarmi proprio mentre lottavo per un titolo, permettendo a Roberto Dova di accumulare punti preziosi.
Nonostante fossi in lotta per un titolo, la mia rottura passò inosservata, mentre la squadra si concentrava sulle disavventure di Chili e Casoli, che si trovavano in infermeria."


Dario Ballardini (Motosprint n. 29 - 17/23 luglio 1985):

"La quarta prova del trofeo Grand Prix è stata estremamente competitiva, caratterizzata da grande impegno e agonismo da parte dei piloti, complice anche la mancanza di competizioni recenti.

Il caldo era intenso, la tensione in pista è stata palpabile, con numerosi incidenti fra Trofeo Grand Prix, Honda e Laverda, che hanno causato circa 35 referti medici, molti per fratture.

Nella classe 125, Roberto Dova ha ottenuto una vittoria al Mugello quasi senza sforzo, approfittando dell’incidente tra Pierfrancesco Chili e Paolo Casoli, che si erano scontrati a due giri dalla fine durante una serrata battaglia per il primo posto.

 Anche Walter Marsigli si è ritirato, buon terzo, a causa di un grippaggio e ha perso l'occasione di vincere.

Dova, quindi, ha colto la sua prima vittoria senior."


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- MONZA 9 giugno (CAMPIONATO ITALIANO VELOCITÀ)

 Questa è una gara del Campionato Italiano Velocità (non compresa nel Trofeo Grand Prix) alla quale Walter ha partecipato nel 1985, fra la 4ª e la 5ª prova del Trofeo Grand Prix.


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Walter: "Insieme a Chili nel Team A&B, correvo con la moto che lui utilizzava per il campionato europeo della 125.

Dopo le prove, siamo stati chiamati in direzione gara: sostenevano che Chili avesse fatto i tempi con la mia moto, ipotizzando uno scambio tra di noi.

In realtà, i tempi li avevo fatti io, piazzandomi al quarto posto. A Monza mi piaceva spingere, e infatti ero andato molto forte.


Per la gara, Chili mi propose di prendere la sua nuova MBA 125 con telaio in alluminio, un esemplare unico da testare, mentre lui avrebbe preferito la sua vecchia, quella con cui correva abitualmente nel campionato europeo e con la quale avevo appena fatto degli ottimi tempi in prova.

Così, presi la MBA nuova di zecca, e ci preparammo per la gara.


Purtroppo, durante la corsa, alla curva Lesmo 1, la valvola rotante della moto, un componente fondamentale del carburatore, si ruppe in mille pezzi mentre ero in piega a 200 km/h.

Il motore si bloccò e fui sbalzato via come un birillo. 

Chili non poteva prevedere questo incidente, dato che quella moto era un prototipo all'avanguardia, completamente nuova e sperimentale, ma fu così che non terminai la gara."


Su Motosprint n.24, 18 giugno '85, Dario Ballardini scrive che nella gara del campionato italiano 125cc a Monza, Fausto Gresini ha vinto di misura su Ezio Gianola, con le Garelli in grande spolvero.

Pierfrancesco Chili ha concluso terzo dopo una rimonta spettacolare, mentre Cadalora si è classificato quarto per pochi centesimi. 

La gara ha visto anche diversi ritiri illustri: Meozzi Bianchi, Casoli e Marsigli che stava recuperando, ma è caduto a causa del blocco del motore.

Brigaglia ha chiuso sesto penalizzato da un problema meccanico: mentre era in rimonta con Chili una bobina si è staccata, e ha dovuto concludere tenendola con la mano, col motore scoppiettante.




5ª prova - MISANO 27 luglio
Meteo:
sole, caldissimo per 80 e sidecar; le altre classi disputate in notturna, caldo.

Due delle sei gare del Trofeo Grand Prix si correvano in notturna: la penultima e l'ultima della stagione.
Grazie alla vicinanza con le spiagge turistiche di Misano e delle zone circostanti, molti villeggianti accorrevano volentieri per assistere alle competizioni.
La corsa notturna era perfetta per attrarre anche questo pubblico.

Walter: "In questa gara, né Chili né Casoli erano presenti perché impegnati nell'europeo.
Io la vinsi e così mi ritrovai nella classifica punti, a pari merito con Chili."

Dario Ballardini (Motosprint, numero 31 - 31 luglio/6 agosto 1985):  
"La lotta per il titolo rimane ancora apertissima, nonostante manchi solo una gara al termine del campionato.
La coincidenza con la prova finlandese dell'Europeo ha privato la classe 125cc di alcuni protagonisti, ma Walter Marsigli ha fatto in modo che non si sentisse la loro assenza, conquistando a Misano la sua prima vittoria in carriera.
Era già da tempo che la aspettava, e questa volta ha fatto attenzione a non lasciarsela sfuggire, passando in testa al quinto giro e mantenendo la posizione fino alla fine, preoccupandosi solo di gestire il vantaggio sugli inseguitori."

Misano 27 luglio, Walter n. 37 durante le prove di gara.
©Actualfoto - Archivio Walter Marsigli



Walter ha dovuto guardarsi dal vincitore del Mugello, Roberto Dova, che con questo secondo posto è salito al terzo nella classifica generale.
 Tuttavia questa volta Marsigli si è superato, conquistando la pole position, il giro più veloce, e una splendida vittoria: un autentico Grand Chelem.

Misano 27 luglio, 1° classificato Walter Marsigli, 2° Dova, 3° Scapellato.
©foto Walter Marsigli




Misano 27 luglio - ©foto Walter Marsigli



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6ª e ultima prova - MISANO 17 agosto


ANEDDOTO DEL PRE-GARA

Dopo aver vinto la gara notturna a Misano il 27 luglio, Walter si ritrovò in testa al Trofeo Grand Prix, a pari punti con Chili, e la competizione era intensa.

Lui stesso racconta: 
"Una settimana prima dell’ultima gara del Grand Prix a Misano, quella di agosto, mi trovavo in Svezia, lavorando con Brigaglia. Ero occupato sotto la tenda, tutto sporco, a pulire un albero motore, quando si avvicinò Cadalora, anche lui in lizza per il Grand Prix. 
Mi disse sfidandomi: "Cosa pensi, di vincere il Campionato Italiano? A Misano ci sarò anch’io."
Gli risposi: "Va bene, vedremo... Vinci tu, cosa vuoi che ti dica!". 

Poco dopo, mentre era in pista, Cadalora ebbe un incidente e si ruppe un braccio.
Mi avvicinai al suo box e dissi: "Allora, chi vincerà il campionato?".


LA GARA
Condizioni meteo: caldissimo, sole per 80 e 250; 125 e 500 disputate in notturna (Motorsprint n. 35 - 28 agosto/3 settembre 1985).

A venti giorni dalla gara precedente, il circuito di Misano ha ospitato l'ultima prova, decisiva per l'assegnazione del titolo ancora in sospeso; la situazione era la seguente:

Walter: "Cadalora era fuori dai giochi perché ingessato al braccio, e solo Dova e Chili potevano vincere il campionato se fossero arrivati davanti a me.

Chili si sentiva un po' in colpa per il pistone rotto che mi aveva montato al Mugello, facendomi perdere la vittoria, e inoltre era anche un mio amico.
Fu lui a proporre un accordo:
"Walter, facciamo così: se mi segnalano con la lavagna che all’ultimo giro sei davanti a Dova, ti lascio passare, perché se così non fosse sarebbe tutto inutile."

All'ultimo giro, quando gli fu segnalato che ero dietro di lui e davanti a Dova, mi lasciò passare, mentre il telecronista esclamava: "Ahh, sfortuna per Chili, ha rotto il motore!".

Non sapevo se lo avrebbe fatto davvero, perchè comunque Chili era un ragazzino e stava lottando per il podio con piloti di livello mondiale come Gresini e Pier Paolo Bianchi.
Ma lo fece."


Walter tagliò il traguardo al quarto posto, dietro Fausto Gresini, Pierpaolo Bianchi e Gastone Grassetti, e vinse il campionato italiano.

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Nonostante la nostra presenza, non ho trovato foto di questa gara in notturna, a parte un'immagine dall'archivio di Walter, scattata durante una prova libera o all'inizio della gara con le ultime luci del giorno.

Misano 17 agosto, Walter n. 39 - ©Actualfoto - Archivio Walter Marsigli


Così Walter conquistò un trofeo più che meritato:

LA CLASSIFICA ITALIANA
1° Marsigli, 2° Chili, 3° Dova, 4° Bianchi, 5° Gresini, 6° Scapellato, 7° Cadalora, 8° Cipriani, 9° Grassetti.
(Brigaglia 12°, Gianola 18°).

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Diploma e medaglia d'oro consegnate a Roma.





La storia di Chili e Marsigli rimane un esempio piuttosto unico nel suo genere, un atto di amicizia che è raro vedere nelle competizioni.
Walter si era domandato quanto Chili si sarebbe spinto per un amico, ma Chili mantenne la promessa, dimostrando che i campioni possono anche essere generosi.
Erano gli anni '80 e rimane un racconto per appassionati di gare del passato: altri tempi!

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WILMER
Cronologicamente, la carriera motociclistica del fratello più giovane dei Marsigli inizia quando William e Walter hanno già smesso di correre.

Il 17 agosto 1985, la vittoria di Walter nel Trofeo Grand Prix fu anche l'ultima della sua vita, mettendo fine alla sua carriera motociclistica.
Walter era pronto per partecipare all'europeo l'anno successivo con il team A&B (Aldrovandi-Brigaglia).
Tuttavia, il fratello William lo chiamò e gli propose di entrare in società, poiché i due soci Pastorelli stavano per andare in pensione.
Così, nel 1986, Walter decise di unirsi alla società, rinunciando all'europeo.

Walter era esausto: da un anno era costantemente lontano da casa, lavorando come meccanico.
Seguiva il mondiale, l'europeo e altri piloti come Marchetti, Rambaldi e Casadei, vivendo praticamente sempre in viaggio.
Per questo decise di smettere, ed entrò in officina con William, insieme ai fratelli Pastorelli, che rimasero per un breve periodo prima del loro pensionamento.

Col tempo, l'officina divenne nota come l'Officina dei Fratelli Marsigli.

I due fratelli seguivano un gran numero di giovani piloti, molti dei quali gareggiavano muovendo i primi passi nel mondo delle corse in competizioni monomarca, come il Trofeo Honda, tra cui Gianluciano Garagnani, uno dei più promettenti (oggi capo vendite Ducati).

Nel 1987, anche Wilmer Marsigli, il più giovane dei tre fratelli, iniziò la sua carriera con una Honda 125 (quella di Garagnani), debuttando nel Campionato Italiano Sport Production.

La Sport Production, nata nel 1984, riservata a moto derivate dalla produzione di serie, oggi è conosciuta come Coppa Italia.

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Wilmer Marsigli - ©foto Walter Marsigli





Successivamente, Wilmer è diventato un professionista senior, continuando a competere fino al 1991.

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Wilmer Marsigli - ©foto Walter Marsigli




Perse la vita a seguito di in un tragico incidente a Monza.
 Il 21 luglio 1991, durante la gara del Trofeo Italia (che ha preso il posto del Trofeo Grand Prix degli anni '80), in sella alla sua Aprilia 250, fu coinvolto in un incidente alla prima variante, dove due moto si toccarono, provocando una caduta collettiva.
L'incidente fu drammatico: Wilmer, avvolto dalla benzina in fiamme uscita dal serbatoio, morì 12 giorni dopo a causa delle ustioni, il 2 agosto.
La famiglia si rivolse alla magistratura, poiché gli uomini del servizio di pista cercarono di spegnere le fiamme solo con della sabbia, senza usare l'estintore.

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Wilmer, Assen, Paesi Bassi
©foto Walter Marsigli




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Wilmer Marsigli, Monza, Trofeo Italia, 21 luglio 1991 - ©foto Oliver



Wilmer Marsigli, sicuro talento del motociclismo italiano, si scontrò quel giorno con un destino crudele.

La sua morte segnò profondamente la famiglia Marsigli e i fratelli Walter e William, pur gravati dal peso della perdita, continuarono a lavorare nel settore, onorando il suo ricordo.

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Wilmer - ©foto Walter Marsigli



Così, anche dopo la tragica scomparsa, il nome Marsigli continuò a essere un punto di riferimento nel mondo delle corse, simbolo di professionalità e amore per il motociclismo.

Dagli anni '90, per 18 edizioni, il campionato riservato alle moto 250 a due tempi, organizzato dal Moto Club Spoleto, che si svolgeva a Magione (Perugia), fu intitolato TROFEO WILMER MARSIGLI, che poi si è trasformato nell'attuale National Trophy.

Nella foto al centro, Walter e William Marsigli  - ©foto Moto Club Spoleto




La seguente foto potrebbe sembrare fuori contesto, ma è perfettamente allineata cronologicamente, risale al 1993.
Non raffigura una competizione, bensì la moto personale di Walter Marsigli: una Ducati 900 Dharma, soprannominata "Tuono Blu" per il caratteristico suono potente che emetteva, un vero e proprio gioiello.

©foto Walter Marsigli



La storia di Walter e Pierfrancesco non si è ancora conclusa, poichè nove anni dopo....

IL TROFEO SUPERMONO
 Mugello 25 SETTEMBRE 1994

Durante la prima e la seconda manche del Gran Premio Superbike del Mugello, si disputò anche il Trofeo Supermono.

Anni dopo quel lontano 1985 Walter ebbe l'opportunità di ricambiare il favore a Pierfrancesco Chili che, dopo la sua carriera in 250 e 500 GP, si era ritrovato senza moto.

Questa era una gara di Supermono, terza e ultima prova del campionato continentale, fu l'unica gara per Chili disputata in quell'anno, in cui Walter e William erano i suoi meccanici.

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Da sinistra: William Marsigli, Walter Marsigli, Pierfrancesco Chili, Mirco Bianchi



La Ducati Supermono, tra il 1993 e il 1995 fu prodotta in soli 67 esemplari esclusivamente per gareggiare nell'omonima categoria, sia in Italia che all'estero.
Deve il suo nome alla caratteristica distintiva di essere monocilindrica. 
Oggi, per i collezionisti, queste moto hanno un valore impressionante: una di queste è stata venduta all'asta per 160.000 euro.



Vediamo come sono andate le cose.

All'epoca, la Ducati era di proprietà dei fratelli Castiglioni (Cagiva), che l'avevano acquistata nel 1985, salvandola da una chiusura inevitabile.
 Walter racconta: "Lavoravo nella mia officina come assistenza Ducati.
La Ducati aveva una Supermono di Mauro Lucchiari (poi appartenuta a Paul Pellisier) che i Castiglioni avevano affidato a un certo Barry Rivellini. Tuttavia, le cose non andavano bene, e decisero di assegnarla a un pilota più veloce.

Io, che ero amico di Chili, per cui avevo lavorato come meccanico e con cui avevo corso, lo chiamai.
Lui era in spiaggia a fare il bagnino e aveva smesso di correre perché non riusciva a trovare ingaggi.
Mi disse: "Guarda che quelle moto si rompono".
Io gli risposi: "No, non si rompe niente".
Ma lui aveva paura di farsi male e voleva essere pagato.

Gli dissi: "Guarda, lì non prendi niente, è già tanto che ti chiamiamo".
Alla fine venne al Mugello, fece il record della pista, la pole position e vinse la gara."



Le Supermono seguite dai fratelli Marsigli, Walter e William: la numero 11 di Pierfrancesco Chili e la numero 15 di Daniele Morigi.

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Walter e William - ©foto Mirco Bianchi





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William - ©foto Mirco Bianchi




Morigi acquistò questa moto per 52 milioni di lire e la rivendette l'anno successivo per 50 milioni.
Se l'avesse tenuta, oggi avrebbe un valore enorme.

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Walter e William - ©foto Mirco Bianchi





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Walter e William - ©foto Mirco Bianchi




©foto Monica Galeotti
Walter - ©foto Mirco Bianchi




Mirco Bianchi supporter; sulla moto di Chili solo per la foto.

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Le moto pronte per la griglia di partenza.

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William, Willie Boy e Walter - ©foto Mirco Bianchi



La griglia.

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Walter, Chili, Willie Boy, William - ©foto Mirco Bianchi



Pierfrancesco Chili.

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Walter, Chili, William - ©foto Mirco Bianchi



Daniele Morigi.

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©foto Mirco Bianchi





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©foto Mirco Bianchi




Il podio.

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©foto Mirco Bianchi



Questo "ingaggio" di Chili per la Supermono da parte dell'amico Walter segnò l'inizio della sua avventura in Superbike:
 la settimana prima della gara, andarono a fare delle prove su una pista privata presa in affitto dalla Ducati.
Fu in quell'occasione che la Ducati lo notò e gli chiese se voleva provare la Superbike.

Così, con le prove in pista e la conseguente vittoria in Supermono che impressionò il Team Ducati, Chili tornò ad essere un campione.

 Si avviò la sua carriera in Superbike e rischiò persino di vincere il mondiale.
Corse anche con la Suzuki Corona, diventando uno dei piloti più rappresentativi del campionato Superbike.

Il piacere che Pierfrancesco aveva fatto a Walter nel lontano 1985, rallentando per permettergli di vincere, fu quindi ampiamente ripagato anni dopo.
Grazie a Walter, che gli diede l'opportunità di tornare in pista con una Supermono, Francesco non solo vinse la gara, ma si ritrovò proiettato in una carriera in Superbike che lo rese un pilota famoso.
Walter, con quel gesto, gli restituì molto, trasformando la vita di Pierfrancesco e consacrandolo nel mondo delle corse.

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Sebbene gli anni '80 siano stati un periodo entusiasmante e adrenalinico per tutte le gare seguendo da vicino un amico, tra tutte le competizioni, il Trofeo Grand Prix del 1985 rimase memorabile.

Pur trattandosi di un campionato minore rispetto alle altre categorie, era incredibilmente seguito in quegli anni e mette in luce la figura straordinaria di Walter Marsigli.
Walter, nonostante i mezzi limitati e la fatica derivante dal suo lavoro come meccanico, che svolgeva anche durante le sue personali competizioni, riuscì a trionfare in un campionato italiano, superando nomi prestigiosi che avrebbero poi lasciato un segno nella storia del motociclismo.
Una storia di passione, determinazione e talento che merita di essere ricordata.

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Box Circuito Santamonica, Misano,
Campionato Italiano Junior 18-19 agosto 1984
©foto Monica Galeotti




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I PROTAGONISTI OGGI


Walter Marsigli, Pierfrancesco Chili.




Pierfrancesco Chili,
Claudia Ballotta moglie di Walter, Dario Marchetti.




Da sinistra: Alessandro Gramigni,
Dario Ballardini, per oltre 30 anni giornalista di Motosprint,
Walter Marsigli.




Con Loris Capirossi.




Da sinistra:
Lucio Cecchinello, Nicola Casadei, Walter Marsigli.




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Walter Marsigli: un ultimo giro in pista

Dopo qualche anno dalla morte del fratello William, Walter ha chiuso l’officina.

Nella foto, l'officina di via Bernardi, 12, Bologna.

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©foto Monica Galeotti


 Ha intrapreso poi un nuovo capitolo della sua carriera lavorando in Ducati, dove ha trascorso gli ultimi tre anni prima di andare in pensione.
Martedì 9 luglio 2019, l’azienda ha voluto salutarlo in modo speciale, organizzando una sessione privata: il piccolo inganno era che doveva far girare clienti all'autodromo di Adria, mentre l’azienda gli aveva riservato mezz’ora solo per lui, portando tutto il necessario per l’evento e mantenendo il segreto fino all’ultimo momento.

Il video.





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Walter Marsigli, Ducati V4 Racing,
ultimo giro sul circuito di Adria.





THE END






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Note:

-ringrazio Walter per aver condiviso i suoi preziosi racconti personali

-ringrazio il Moto Club Ruggeri (via Agucchi 250, Bologna), per la disponibilità nel permettermi di accedere alla loro vasta biblioteca dedicata al motociclismo,  grazie alla quale ho potuto colmare le lacune dei numeri mancanti delle riviste di Motosprint in mio possesso.
Il Moto Club Ruggeri è probabilmente l'unica associazione sul territorio a custodire una raccolta completa di numerose riviste dedicate al motociclismo, con i numeri rilegati anno per anno.
 
-tutte le foto di M.Galeotti/M.Bianchi sono tratte da diapositive.


Sitografia:


Bibliografia:
-Stefano Pietrosante, "Se non sorpassi ti sparo", rivista Motorsprint, dicembre 2015.
-Dario Ballardini, "Storie di moto", rivista Motorsprint, dicembre 2015.
-collezione di Motosprint di Mirco Bianchi anni 1984-1985.



15 commenti:

  1. Fantastica storia, complimenti Walter.

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  2. Stupendo racconto, mi ha fatto tuffare nei bei tempi passati, insieme a William, Walter, Wilmer e gli amici del Bar Spiaggia.
    Complimenti

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    Risposte
    1. Grazie Carlo, mi fa piacere che il racconto ti abbia fatto ritornare indietro nel tempo. Sono ricordi preziosi! Monica

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  3. 🔝🔝🔝🔝🔝💪💪💪💪💪Stupendo

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  4. Bellissimo racconto con foto stupende. Ci voleva!

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    Risposte
    1. Grazie Max. Sono felice che ti sia piaciuto, in effetti mancava davvero la storia dei Marsigli! Ciao, Monica.

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  5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  6. Da Brian fantastico un ricordo dei bei tempi

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  7. Bellissima storia Wolly...complimenti davvero..e ritornano pure i bei ricordi e le emozioni forti dei tempi passati anche con noi quassu di Villa d Aiano...un saluto da tutti I tuoi amici qui..ti vogliamo bene...e I fratelli Marsigli numeri 1 sempre

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  8. Buongiorno, sono stata spesso alla trattoria (ottima cucina), anche in occasione delle varie commemorazioni di William. I Marsigli hanno lasciato il segno. Monica

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  9. Ciao Monica,grazie per aver raccontato questa bellissima storia dei fratelli Marsigli. Anche per me è stato un tuffo nel passato.

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  10. Sono contenta ti sia piaciuta la storia, io l'ho scritta ma l'hanno fatta i Marsigli, una fortuna averli conosciuti.

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