BOLOGNA
Oltre alle torri, sono ancora visibili a Bologna alcuni Torresotti, fortificazioni innalzate in corrispondenza delle porte della seconda cerchia di mura, quasi completamente abbattuta: XII secolo, mura dei Torresotti o del Mille.
Torresotto di San Vitale su piazza Aldrovandi.
I Torresotti rimasti sono 4 dei 18 originari e, se uniamo i punti in cui si trovano, possiamo immaginare come queste mura difendessero anticamente la città.
Questa cerchia di mura scomparsa, detta anche Cerchia del Mille, era lunga 3,5 Km, ed è considerata la seconda in riferimento alla prima più antica, di selenite, che difendeva il primissimo nucleo abitato di Bologna, costruita in seguito alle invasioni barbariche (un tratto di selenite è visibile nel cortile di Casa Conoscenti in via Manzoni).
Nella mappa: in rosso le linee di congiunzione dei 4 Torresotti rimasti. In nero la presumibile traccia della prima Cerchia in selenite.
©google map - ©Monica Galeotti mapping |
Il tratto di selenite, prima Cerchia di mura, cortile Casa Conoscenti, via Manzoni.
Tratto di selenite, prima cerchia di mura, cortile Casa Conoscenti, via Manzoni.
I torresotti prendevano il nome della strada su cui si aprivano.
I quattro Torresotti superstiti sono:
1- TORRESOTTO DI SAN VITALE
2- TORRESOTTO DI STRADA CASTIGLIONE
3- TORRESOTTO DI VIA PORTANUOVA
4- TORRESOTTO DI PORTA GOVESE o DI VIA PIELLA
1- TORRESOTTO DI SAN VITALE
Si trova all'incrocio fra via San Vitale e Piazza Aldrovandi.
La torretta terminale è un'aggiunta quattrocentesca.
Torresotto di San Vitale, arrivando dalle Due Torri |
In origine Piazza Aldrovandi coincideva con il fossato della Cerchia del Mille dove, incredibile ma vero, sgorgava una sorgente, secondo quanto riferiscono gli statuti di Bologna del 1250, dove si legge dal latino: "Poichè presso il fossato si trova una fontana pubblica molto usata dai cittadini per la bontà della sua acqua, per evitare che questa venga inquinata e insozzata dal marciume puzzolente che ogni giorno viene gettato nel fossato [...] si fa divieto assoluto di abbandonare carogne di cani o di scarnificare pelli, o anche di accumulare marciume di qualunque altro genere in questo luogo". Dunque la fontana c'era e la puzza pure (Collana "C'era una volta", Tiziano Costa).
Torresotto di San Vitale - ©Genus Bononiae |
In fondo a piazza Aldrovandi, verso Strada Maggiore, troviamo facilmente vicolo Posterla, dove rimane una porzione di mura di questa seconda cerchia.
2- TORRESOTTO DI STRADA CASTIGLIONE
Si trova all'altezza del Teatro Duse, dove via Cartoleria sfocia in via Castiglione.
Torresotto di Strada Castiglione, arrivando dal centro storico |
Torresotto di Strada Castiglione, arrivando dai viali di Circonvallazione |
Torresotto di Strada Castiglione - ©Genus Bononiae |
3- TORRESOTTO DI VIA PORTANUOVA
Si affaccia su Piazza Malpighi.
Torresotto di via Porta Nuova, verso piazza Malpighi |
Evoca un passato dimenticato: il torresotto fu la dimora della "strega enormissima" Gentile Budrioli.
Fu una donna bella, istruita, ricca e potente; nata da un'ottima famiglia, aveva sposato il notaio Cimieri.
Fu ingannata dalla sua sete di conoscenza e dalla sua avvenenza, qualità che provocarono maldicenze e invidia, fino al punto di essere accusata di stregoneria ed essere affidata al Tribunale dell'Inquisizione. Torturata, finì col confessare reati che non aveva mai commesso.
Di lei i giudici dissero: "Da 1000 anni in qua non fu uomo né donna che avesse più vera negromanzia di questa". Nel 1498 fu bruciata sul rogo in Piazza San Domenico, dopo che fu cosparsa di pece e polvere da sparo.
Gentile Budrioli |
Torresotto di Porta Nuova, entrando verso Piazza Maggiore |
I giardini Salvatore Pincherle, situati dietro via Marconi, custodiscono un vecchio muro lungo pochi metri, costretto fra alti palazzi: è un tratto della cerchia dei Torresotti.
4- TORRESOTTO DI PORTA GOVESE o DI VIA PIELLA
Torresotto di via Piella, verso il centro da via Augusto Righi |
L'origine di Govese sembra derivare da Arcoveggio, località che poteva essere raggiunta uscendo da questa porta.
Avrebbe preso il nome di Porta (Ar)govesa.
Torresotto di via Piella, verso la Montagnola da via Marsala |
La casa contrassegnata dai numeri 12, 13, 14 di via Piella, nel 1693 divenne proprietà di Paolo Piella mediante una permuta. La casa era malandata e fu dal Piella ristrutturata. Il torresotto, contiguo alla casa, cominciò ad essere chiamato dei Piella.
Torresotto di via Piella, sullo sfondo la Montagnola - ©Genus Bononiae |
Nel fianco del torresotto si conserva una Madonna con Santi di Francesco Brizio, del XVII secolo.
Il cerchio si chiude con l'ultimo tratto di mura superstite. Si trova in piazza Verdi, inglobato nella chiesa di San Giacomo Maggiore, messo in luce con la demolizione di un tratto di porticato nel 1906.
Un piccolo viaggio nel tempo, tra torri, torresotti e vie medievali in una Bologna sempre bella.
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