(torna a Treviso presentazione)
Primo percorso:
1 - PIAZZA DEI SIGNORI
2 - LOGGIA DEI CAVALIERI
3 - FONTANA DELLE TETTE
4 - BURANELLI
5 - PIAZZA RINALDI
6 - CHIESA DI SAN FRANCESCO
7 - PIAZZA SAN PARISIO
(mercato ortofrutticolo)
8 - ISOLA DELLA PESCHERIA
9 - PONTE DELLA MALVASIA
1 - PIAZZA DEI SIGNORI
Piazza dei Signori è il cuore pulsante della città, fulcro culturale, storico e sociale, nella quale convergono le principali vie cittadine.
Il nome deriva dai palazzi che una volta ospitavano l'antica signoria trevigiana.
Ammiro l'architettura imponente dei palazzi che si affacciano sulla piazza rettangolare:
il Palazzo del Podestà (ora Comunale) e la Torre Civica, con la sua storica "Marangona" (campana maggiore).
Il Palazzo dei Trecento (Palazzo della Ragione),
con le sue trifore romaniche e le merlature, dove si riunivano i Trecento cittadini del Maggior Consiglio.
Questo edificio è adiacente al Palazzo Comunale, parzialmente ricostruito dopo i danni bellici del 1944.
Salgo la suggestiva scalinata per accedere al Salone della Ragione.
Il salone è caratterizzato da imponenti capriate in legno, affreschi originali del XIII secolo, stemmi dei podestà veneti e figure allegoriche di scuola veronese del XVI secolo.
Attualmente, funge da sede per il consiglio comunale ed eventi culturali.
2 - LOGGIA DEI CAVALIERI
La Loggia dei Cavalieri, tra gli edifici più rappresentativi del centro storico, occupa il luogo dell'antico foro della Treviso romana, tra l'antico cardo e il decumano (ora incrocio fra via Martiri della Libertà e via Indipendenza).
Costruita nel XIII secolo come simbolo del potere politico, luogo di ritrovo per i nobili e i cavalieri della città, non vi potevano accedere persone di bassa estrazione sociale.
Serviva per incontri, conversazioni e il gioco degli scacchi.
La loggia è unica nel suo genere, una sorta di piazza coperta.
Di forma irregolare e affrescata, oggi ospita mercatini di libri antichi e concerti jazz.
3 - FONTANA DELLE TETTE
Per scoprire uno dei simboli della città, mi dirigo verso Calmaggiore e la Galleria della Strada Romana.
La fontana di fronte a me è una copia dell'originale, realizzata dallo scultore peruviano Miguel Miranda Quinones nel 1989 a cura di un privato cittadino, e inserita qui nel 2009, nel cortile della Galleria della Strada Romana e delle Case degli Zignoli.
Case degli Zignoli.
L'originale danneggiato è ora situato ai Musei Civici di Treviso (Ca' da Noal), è in pietra d'Istria, e fu realizzata da uno scultore veneto nel 1560.
La fontana elargiva vino bianco e rosso sotto la dominazione della Repubblica di Venezia (dal 1559 al 1797).
Per tre giorni all'anno, in onore di ogni nuovo Podestà, tutti i cittadini potevano bere gratuitamente.
4 - CANALE DEI BURANELLI
Mi dirigo verso vicolo Buranelli per seguire un piccolo tratto dell'omonimo corso d'acqua, uno degli scorci più belli di Treviso.
Il canale deve il suo nome ai magazzini del pesce risalenti al Cinquecento, un tempo dimora dei commercianti provenienti dall'isola di Burano, i "buranelli".
Il canale dei Buranelli, ramo del fiume di risorgiva Botteniga, si osserva dal suo lato più suggestivo dal Ponte dei Buranelli, una zona circondata da vivaci locali.
Cammino lungo il sottoportico sulla destra.
Sono circondata da edifici storici e c'è una bellissima passerella pedonale in ferro battuto, che si collega alla vicina Piazza San Vito.
Poi, l'ultima residenza dello scrittore Giovanni Comisso.
Al termine di questo tratto mi volto per ammirare un'altro scorcio e mi trovo lungo un piccolo scivolo dove, in passato, le donne della zona lavavano i panni.
Come documentato nella fotografia d'epoca lungo il muro.
5 - PIAZZA RINALDI
Dal canale, attraverso un breve sottopassaggio, accedo alla tranquilla piazza Rinaldi.
Sembra un "campo" veneziano, e la sua atmosfera è avvolta dal silenzio e dal caratteristico pavimento di ciottoli.
Circondata da edifici di notevole pregio architettonico, la piazza oggi funge da luogo di spettacoli, ma in passato era animata da mercati, come testimonia una foto esposta in loco.
Palazzo Rinaldi, XIII-XIV secolo.
Da Piazza Rinaldi, mi dirigo verso la Chiesa di San Francesco.
In questo tratto, trovo un altro scorcio meraviglioso dove sorge la casa in vicolo Rinaldi, affacciata al ponte di San Francesco.
Sotto i portici di questa bella casa in stile veneziano, venne girato lo sceneggiato "Leonardo" con Philippe Noiret, negli anni '70.
I portici a cinque archi ogivali si affacciano sul Cagnan Grande con i suoi vecchi mulini.
Questo canale, noto anche come Canale della Pescheria, è un ramo del Botteniga (come i Buranelli), passa sotto il ponte di San Francesco e confluisce nel Sile.
Il Ponte di San Francesco in notturna.
Proseguo nel mio itinerario; alla fine del ponte, che ovviamente prende il nome dalla vicina chiesa omonima, già intravedo l'edificio.
6 - CHIESA DI SAN FRANCESCO
viale Sant'Antonio da Padova, 2
Risalente al XIII secolo, questa costruzione ha subìto, come spesso accade, diverse ristrutturazioni nel corso dei secoli.
Gli interni si presentano sobri ed essenziali e, tra le opere degne di ammirazione, spicca la "Madonna in trono con bambino e santi" di Tommaso da Modena.
Inoltre, la chiesa ospita le spoglie di Francesca, figlia di Petrarca, e di Pietro, figlio di Dante Alighieri.
La facciata a capanna è ornata da lesene coronate da piccoli archi e presenta, sopra il portale, una lunetta con un affresco dal carattere bizantineggiante.
La statua esterna di San Francesco è un'opera dello scultore contemporaneo Roberto Cremesini.
La chiesa segue una pianta a croce latina, con un'unica ampia navata sormontata da un soffitto in legno a carena di nave.
Sulla destra, si trova una navatella formata dall'unione di cinque cappelle laterali.
Il capolavoro artistico della chiesa è l'opera di Tommaso da Modena, situata nella cappella Giacomelli:
"Madonna con il bambino e sette santi", del 1350, testimonianza del raffinato stile gotico del maestro emiliano attivo in città all'epoca.
Tra le tombe di persone celebri presenti nella chiesa, spicca quella di Pietro Alighieri, giudice, poeta e commentatore della Commedia di Dante.
L'arca sepolcrale di Pietro è stata scolpita da Filiberto de Sanctis, 1364, mentre gli affreschi sovrastanti, attribuiti ad Andrea di Bartolo, raffigurano San Francesco e angeli musicanti.
La tomba di Francesca Petrarca invece, deceduta nel 1384 di parto a Treviso, si trova presso una lastra sepolcrale, con un'iscrizione in latino dettata dal marito Francesco da Brossano, funzionario presso Francesco da Carrara.
7 - PIAZZA SAN PARISIO
(mercato ortofrutticolo)
Dai chiostri del Convento delle Monache Camaldolesi di Santa Cristina e San Parisio (XIV-XV sec.), è stata ricavata questa piazza, al mattino occupata da un mercato giornaliero di frutta e verdura.
Si capisce che questa è zona di mercato, perchè attiguo è il mercato del pesce.
8 - ISOLA DELLA PESCHERIA
L'isola della pescheria, come suggerisce il nome, è sede del mercato cittadino del pesce.
Fu creata nel 1856 durante la dominazione austriaca, su iniziativa del sindaco e su progetto di Francesco Bomben.
Per secoli, il mercato del pesce si tenne nella piazza del Monte di Pietà (quella che dà accesso alla grande scalinata del Palazzo dei Trecento), e i suoi magazzini erano collocati ai Buranelli, come già visto.
Questa posizione rappresentava una fonte di disturbo per gli odori poco gradevoli.
I tre isolotti naturali già presenti nel canale vennero sistemati per creare un'unica isola, offrendo così un'ambiente ottimale con accesso ad acqua corrente e una distanza più adeguata dagli edifici abitati.
Il collegamento con l'isolotto avviene tramite un ponte di ferro.
In questo punto, il Cagnan Grande si divide attorno all'isoletta, formando un suggestivo angolo.
La storica Ca' dei Carraresi, con mura medievali bagnate dal canale, è oggi sede di mostre e convegni.
Il mercato è aperto la mattina dal martedì al sabato.
9 - PONTE DELLA MALVASIA
Vicolo Trevisi, con il suo Ponte della Malvasia, offre scorci suggestivi in una delle zone più affascinanti.
Il ponte è una delle icone turistiche della città, apprezzato come sfondo per le fotografie.
Nell’antica casa sulla sinistra, sono esposte opere d'arte come "Le tuffatrici" dello scultore trevigiano Romano Costi, che aveva qui il suo atelier.
L'artista è scomparso a 73 anni nel 2014. Le sue sculture sono esposte in tutto il mondo: da New York a Buenos Aires, da Parigi a Londra.
Costi era solito donare molte sue opere alla città.
Con il Ponte della Malvasia, a metà strada tra l'Isola delle Pescherie e Piazza dei Signori, chiudo il cerchio di questo itinerario.
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