mercoledì 26 aprile 2017

TEATRO DUSE

via Cartoleria, 42 - Bologna

E' uno dei teatri più antichi di Bologna, per tradizione teatro di prosa. Già nel 1600 era attivo, nel Palazzo del Giglio che lo ospita, il teatrino San Saverio utilizzato per le recite scolastiche di un collegio gesuita.


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Nel 1822 l'ingegnere Antonio Brunetti rilevò la sala, che prese il nome di Teatro Brunetti
Inizialmente il cartellone era riservato agli spettacoli di burattini e alle esibizioni circensi, poi alla morte del proprietario, i nipoti decisero di effettuare una ristrutturazione per ammodernare il teatro.

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Nel 1865, con una festa in maschera, si inaugurò la nuova sala con due ordini di gallerie e un loggione, e un'illuminazione a gas, una novità per l'epoca.
Il Teatro Brunetti, con un programma di prosa e concerti, divenne presto uno dei più importanti teatri della città, tanto da ospitare il re Umberto I con la consorte Margherita nel 1878, Crispi e Carducci figurano come relatori di conferenze e Sarah Bernardt recita in due spettacoli: "La Dame Aux Camèlias" e "Frou-Frou".

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Nel 1898 il teatro cambiò ancora proprietario e nome:
fu chiamato TEATRO DUSE in onore di Eleonora Duse, la più grande attrice italiana dell'epoca. 
La Duse all'epoca aveva quarant'anni ed era in piena attività.

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Il teatro fu ristrutturato nel 1904 e poi negli anni 40, quando assunse l'aspetto attuale.
Infine un ultimo intervento di restauro nel 2003.

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La sala dispone di quasi 1000 posti, divisi fra platea e gallerie.

Bologna-Teatro duse







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Ha vissuto un periodo di incertezza dal 2010 al 2011, quando l'Ente Teatrale Italiano, che gestiva politicamente la promozione del teatro in Italia e all'estero, è stato soppresso. Oggi, in parte, la delega è al Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

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Nella stagione 2016/2017 il Teatro Duse collabora con il Piccolo Teatro del Baraccano attraverso un progetto di teatro musicale (musica, dramma, parola, danza ed effetti luce) con l'Associazione Atti Sonori: otto spettacoli al Baraccano e due al Duse.


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venerdì 21 aprile 2017

PAPPARÈ - Caffetteria / Ristorante

via Dè Giudei, 2, Bologna


aggiornato dicembre 2020

Via dei Giudei fa da confine al Ghetto ebraico e sfocia in Piazza di Porta Ravegnana proprio sotto le Due Torri, ed è poco prima di questo incrocio che trovo Papparè, che sta per Pappa Reale.


Bologna-Papparè caffetteria





Il locale è moderno, grande, con numerosi tavoli, anche esterni, sotto la Galleria Acquaderni. E' sempre affollato, specialmente nel fine settimana ma trovo tranquillità la mattina a colazione.

Bologna-Papparè caffetteria







Bologna-Papparè caffetteria




L'offerta è notevole, per la colazione paste semplici, farcite o farcite speciali, con prezzi diversificati.
Particolare attenzione alla qualità, la frutta è di prima scelta.
 Aspetto al tavolo, appena possibile vengono a prendere l'ordinazione.

Bologna-Papparè caffetteria





Anche il salato non è da meno e una consistente offerta vegetariana, con panini farciti e piatti sfiziosi e originali (per cena è meglio prenotare).

Bologna-Papparè caffetteria







Bologna-Papparè







Bologna-Papparè caffetteria







Bologna-Papparè caffetteria






Diverse varietà di caffè.

Bologna-Papparè





Ho provato il Papparè Blend: non amo i caffè poco corposi, i sapori legnosi, amari e speziati, però non mi è dispiaciuto, ha un buon retrogusto.

Bologna-Papparè







Bologna-Papparè caffetteria






Bologna-Papparè caffetteria


Sono aperti tutti i giorni dalle 7,30 alle 23.
Un vero "food for mood", cibo che fa bene anche all'umore.

😋










mercoledì 19 aprile 2017

I TORRESOTTI (CERCHIA DEL MILLE) - Bologna

Oltre alle torri, sono ancora visibili a Bologna alcuni Torresotti, fortificazioni innalzate in corrispondenza delle porte della seconda cerchia di mura, quasi completamente abbattuta: XII secolo, mura dei Torresotti o del Mille.


Torresotto di San Vitale su piazza Aldrovandi.

torresotto san vitale




I Torresotti rimasti sono 4 dei 18 originari e, se uniamo i punti in cui si trovano, possiamo immaginare come queste mura difendessero anticamente la città.
 Questa cerchia di mura scomparsa, detta anche Cerchia del Mille, era lunga 3,5 Km, ed è considerata la seconda in riferimento alla prima più antica, di selenite, che difendeva il primissimo nucleo abitato di Bologna, costruita in seguito alle invasioni barbariche (un tratto di selenite è visibile nel cortile di Casa Conoscenti in via Manzoni).

Nella mappa: in rosso le linee di congiunzione dei 4 Torresotti rimasti. In nero la presumibile traccia della prima Cerchia in selenite.

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©google map - ©Monica Galeotti mapping






Il tratto di selenite, prima Cerchia di mura, cortile Casa Conoscenti, via Manzoni.

prima cerchia di mura-selenite-bologna







Tratto di selenite-bolognaprima cerchia di mura selenite-bologna

Tratto di selenite, prima cerchia di mura, cortile Casa Conoscenti, via Manzoni.




I torresotti prendevano il nome della strada su cui si aprivano.

I quattro Torresotti superstiti sono:

1- TORRESOTTO DI SAN VITALE

2- TORRESOTTO DI STRADA CASTIGLIONE

3- TORRESOTTO DI VIA PORTANUOVA

4- TORRESOTTO DI PORTA GOVESE o DI VIA PIELLA




1- TORRESOTTO DI SAN VITALE

 Si trova all'incrocio fra via San Vitale e Piazza Aldrovandi.
 La torretta terminale è un'aggiunta quattrocentesca.

torresotto san vitale-bologna
Torresotto di San Vitale, arrivando dalle Due Torri



In origine Piazza Aldrovandi coincideva con il fossato della Cerchia del Mille dove, incredibile ma vero, sgorgava una sorgente, secondo quanto riferiscono gli statuti di Bologna del 1250, dove si legge dal latino: "Poichè presso il fossato si trova una fontana pubblica molto usata dai cittadini per la bontà della sua acqua, per evitare che questa venga inquinata e insozzata dal marciume puzzolente che ogni giorno viene gettato nel fossato [...] si fa divieto assoluto di abbandonare carogne di cani o di scarnificare pelli, o anche di accumulare marciume di qualunque altro genere in questo luogo". Dunque la fontana c'era e la puzza pure (Collana "C'era una volta", Tiziano Costa).

torresotto san vitale
Torresotto di San Vitale - ©Genus Bononiae




In fondo a piazza Aldrovandi, verso Strada Maggiore, troviamo facilmente vicolo Posterla, dove rimane una porzione di mura di questa seconda cerchia.

Bologna-Cerchia dei Torresotti







Bologna-Cerchia dei Torresotti





2- TORRESOTTO DI STRADA CASTIGLIONE

Si trova all'altezza del Teatro Duse, dove via Cartoleria sfocia in via Castiglione.

torresotto Castiglione
Torresotto di Strada Castiglione, arrivando dal centro storico





torresotto Castiglione
Torresotto di Strada Castiglione, arrivando dai viali di Circonvallazione





torresotto Castiglione
Torresotto di Strada Castiglione - ©Genus Bononiae





3- TORRESOTTO DI VIA PORTANUOVA

Si affaccia su Piazza Malpighi.

torresotto di Portanova
Torresotto di via Porta Nuova, verso piazza Malpighi




Evoca un passato dimenticato: il torresotto fu la dimora della "strega enormissima" Gentile Budrioli.
Fu una donna bella, istruita, ricca e potente; nata da un'ottima famiglia, aveva sposato il notaio Cimieri.
Fu ingannata dalla sua sete di conoscenza e dalla sua avvenenza, qualità che provocarono maldicenze e invidia, fino al punto di essere accusata di stregoneria ed essere affidata al Tribunale dell'Inquisizione. Torturata, finì col confessare reati che non aveva mai commesso.
Di lei i giudici dissero: "Da 1000 anni in qua non fu uomo né donna che avesse più vera negromanzia di questa". Nel 1498 fu bruciata sul rogo in Piazza San Domenico, dopo che fu cosparsa di pece e polvere da sparo.

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Gentile Budrioli





torresotto di Portanova







torresotto di Portanova
Torresotto di Porta Nuova, entrando verso Piazza Maggiore




I giardini Salvatore Pincherle, situati dietro via Marconi, custodiscono un vecchio muro lungo pochi metri, costretto fra alti palazzi: è un tratto della cerchia dei Torresotti.

Bologna-Cerchia dei Torresotti








Bologna-Cerchia dei Torresotti






4- TORRESOTTO DI PORTA GOVESE o DI VIA PIELLA


torresotto di via Piella
Torresotto di via Piella, verso il centro da via Augusto Righi




L'origine di Govese sembra derivare da Arcoveggio, località che poteva essere raggiunta uscendo da questa porta.
Avrebbe preso il nome di Porta (Ar)govesa.

torresotto di via Piella
Torresotto di via Piella, verso la Montagnola da via Marsala



La casa contrassegnata dai numeri 12, 13, 14 di via Piella, nel 1693 divenne proprietà di Paolo Piella mediante una permuta. La casa era malandata e fu dal Piella ristrutturata. Il torresotto, contiguo alla casa, cominciò ad essere chiamato dei Piella.

torresotto di via Piella
Torresotto di via Piella, sullo sfondo la Montagnola - ©Genus Bononiae




Nel fianco del torresotto si conserva una Madonna con Santi di Francesco Brizio, del XVII secolo.

Bologna-Cerchia dei Torresotti






Il cerchio si chiude con l'ultimo tratto di mura superstite. Si trova in piazza Verdi, inglobato nella chiesa di San Giacomo Maggiore, messo in luce con la demolizione di un tratto di porticato nel 1906.

Bologna-Cerchia dei Torresotti



Un piccolo viaggio nel tempo, tra torri, torresotti e vie medievali in una Bologna sempre bella.


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lunedì 17 aprile 2017

MISSBAKE - Fast Food

via Marsili, 1 - Bologna


aggiornato dicembre 2020

Veramente piccolissimo questo locale per spuntini e merende. Precisamente, dal loro sito Facebook, si legge: "MissBake è un food & pastry lab creativo, una fucina di proposte dolci e salate originali e di alta qualità da frequentare in ogni momento della giornata".


Bologna-Missbake







Bologna-MissBake




A pranzo ho trovato eccezionali le tagliatelle di crêpes con granella di pistacchio e pesto di rucola e limone.

Bologna-Missbake




Ottimo il bagel mix, pane nero con salmone, insalatina e crema di formaggio.
Il bagel è un pane della cucina polacca ed ebraica.

Bologna-Missbake





L'offerta è anche dolce, con torte, fette e plumcake.

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Cinnamon rolls veg - ©MissBake Facebook




Da notare l'idea del pagamento self-service, il cliente inserisce il denaro in una macchina conta soldi che dà il resto e lo scontrino fiscale, così l'operatrice non tocca i soldi mentre serve cibo.






Il biglietto da visita reca la scritta "Come l'acqua con il cioccolato", alludendo al film "Come l'acqua per il cioccolato", che racconta la passione, attraverso il cibo, di una amore, bollente come l'acqua per fare la cioccolata.
E' un riferimento colto, che sa di passione per quel che si fa e, considerando che è uno dei miei film preferiti, mi fa venire voglia di tornare.
Ho trovato questo luogo molto accogliente, con materie prime di qualità, un posto super.


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