martedì 19 gennaio 2021

LIBERTY A BOLOGNA

PARTE SECONDA 

(torna a Bologna Liberty parte prima)



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2- CENTRO STORICO


Il percorso:


1- Cineteca

2- Casa Sanguinetti

3- Palazzina Majani

4- Affreschi "Canton de' Fiori"

5- Orologio Banco di Roma

6- Sala Borsa

7- Lampione liberty

8- Albergo Diurno Cobianchi

9- Palazzo Ronzani

10- Cinema Modernissimo

11- Ex profumeria Goselli

12- Casa Barilli

13- Galleria Acquaderni

14- Galleria del Leone

15- Orologio La Reale Grandine

16- Palazzo della Cassa di Risparmio

17- Casa Alberani

18- Casa Legnani

19- Orologio via Carbonesi

20- via d'Azeglio, 34

21- Edicola liberty


©google map - ©Monica Galeotti mapping
©google map - ©Monica Galeotti mapping






1- Cineteca

(ex Manifattura Tabacchi)

via Riva di Reno, 72

Ing. Gaetano De Napoli, 1906.


L'intervento di ristrutturazione è all'avanguardia in Italia per il largo impiego del cemento armato secondo il sistema Hennebique ad opera della ditta Lambertini, che rimarrà attiva anche in seguito nei cantieri di Palazzo Lambertini (poi Palazzo Ronzani), 1909, e Palazzo delle Poste (1911).


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L'edificio oggi è una vera e propria cittadella dell'audiovisivo, con archivi, biblioteche, mostre, sale cinematografiche e uffici.


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2- Casa Sanguinetti

via Irnerio, 35-37

Ingegnere Ettore Lambertini, 1907.


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L'edificio possiede evidenti richiami alla Secessione Viennese, con una ricca decorazione.


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Gli ornamenti sono di pregio, come i festoni che incorniciano i frontoni delle finestre.


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3- Palazzina Majani

via Indipendenza, 4.

Architetto Augusto Sezanne, 1908.


La palazzina fu progettata per la caffetteria e cioccolateria Majani. Nel grande balcone semicircolare suonava l'orchestra di un cafè chantant.


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Il balcone in ferro battuto a motivi floreali è uno dei migliori esempi di Liberty a Bologna.

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4- Affreschi "Canton de' Fiori"

Sempre di Sezanne, di fronte alla Palazzina Majani, sotto al portico di Palazzo Scappi, nell'angolo detto "Canton de' Fiori", gli affreschi dipinti in elogio al vino e alla cannabis, quella canapa coltivata nelle campagne, che fu per molto tempo attività dei bolognesi.


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Augusto Sezanne è stata una figura di rilievo per il Liberty bolognese, va ricordato infatti anche il suo mirabile lavoro di Palazzo Rosso a Bentivoglio, fuori città, sempre con pitture inerenti ai prodotti derivati dalla lavorazione della terra delle campagne bolognesi.

 Sarà trattato nella prossima pubblicazione con il terzo percorso.




5- Orologio Banco di Roma e
 insegna Farmacia Zarri

via Ugo Bassi.


Da circa un secolo l'orologio è qui sospeso, davanti a quella che era la sede del Banco di Roma, oggi Unicredit.

Il manufatto in ottone, che nel tempo era diventato scuro perchè ossidato e sporco, è stato ripristinato nel 2014.


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L'insegna della Farmacia Zarri in ferro battuto, fu realizzata da Alfredo Tartarini, Stile Aemilia Ars (ispirata allo Stile Liberty), la società di arte e di alto artigianato fondata da Alfonso Rubbiani a Bologna.


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6- Sala Borsa

Palazzo d'Accursio
piazza del Nettuno, 3.

Le decorazioni della piazza coperta richiamano motivi liberty.
Illustrazione e storia della ↠ Sala Borsa.

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7- Lampione liberty

 angolo via Rizzoli e Piazza Nettuno.


Meravigliosa opera liberty con leone stilizzato in ferro battuto, installata nel 1920 da Alfonso Rubbiani durante i restauri operati a Palazzo Re Enzo.
È alto 3,5 m, e doveva simboleggiare il legame fra l’antico e il nuovo.

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Nel 2011, grazie ad un finanziamento di 20.000€, è stato restaurato dall’architetto Francisco Giordano. 

Dal 2012 il lampione lampeggia per alcuni secondi, giorno e notte, ogni volta che negli ospedali Sant’Orsola e Maggiore nasce un bambino.
L’idea è del sindaco Virginio Merola, che durante un viaggio a Gent, in Belgio, fu colpito dalla centralissima piazza della città dove lampade e lampioni sono collegati ai reparti di maternità e si illuminano ad ogni nascita. 
Un segnale simbolico, di ottimismo e di speranza nel futuro. 

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Un’operazione a costo zero per il Comune, finanziato da Vodafone e realizzato dalla fondazione Alma Mater, con un sistema di telecontrollo di start up e software. 




8- Albergo Diurno Cobianchi

sotto il portico di Palazzo Re Enzo


È rimasto in funzione sino alla fine del Novecento.

Qui si entrava per fare una doccia, per depositare bagagli, per lucidare le scarpe o per scrivere una lettera.


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9- Palazzo Ronzani

via Rizzoli, 1

Architetto Paolo Sironi, 1913-1915.


In stile tardo liberty, soprattutto francese.

La storia → Palazzo Ronzani.


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La pensilina del palazzo, per l'attesa del tram, è in ferro battuto con i colori rosso/blu, di Umberto Costanzini, 1921.


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10- Cinema Modernissimo.

La storia vedi → Palazzo Ronzani.


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11- ex profumeria Goselli

via Rizzoli,1-2AB

Architetto Paolo Sironi, 1913-1915.


Fa parte di Palazzo Ronzani, a fianco al Cinema Modernissimo.


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Le bellissime vetrate sono probabilmente opera della vetreria Pizzirani e lateralmente portano il monogramma PFG (Profumeria Ferdinando Goselli).


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12- Casa Barilli

via Rizzoli, 16

Architetto Leonida Bertolazzi, 1906-1907.


È uno fra i primi "Grandi Magazzini" di Bologna; la struttura a quattro piani è caratterizzata da decorazioni che ricalcano l'Art Nouveau viennese: archi ribassati, lesene a tutt'altezza (fusto architettonico rettangolare con capitello, appena sporgente dalla parete stessa), ringhiere in ferro e una finestratura continua.


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13- Galleria Giovanni Acquaderni

Possiede quattro accessi:

 - via Rizzoli, 34

 - via Oberdan (accesso privato)

 - via dei Giudei, 2

 - vicolo San Giobbe (accesso privato).


Nella foto: dalla camera centrale, che fa da raccordo ai quattro accessi, si distingue il corridoio verso vicolo San Giobbe. In questo corridoio vi è l'accesso all'Oratorio di Santa Maria dei Guarini.

Le decorazioni liberty sono molto belle, pitture murali con putti che sorreggono vasi di fiori.

Meravigliose lampade in ferro battuto.


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La cancellata in ferro battuto su vicolo San Giobbe.


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Il liberty in ferro battuto su via Dei Giudei.


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14- Galleria del Leone

Attraversa il Palazzo delle Assicurazioni Generali, il cui simbolo è il leone di San Marco.

È ispirata ai passages di Parigi, caratteristici nella zona dei grandi boulevard.


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15- Orologio La Reale Grandine

angolo via Castiglione - piazza del Francia

(facciata della Palazzina Pepoli)


Nel 1904 La Reale Grandine, società cooperativa di assicurazioni fondata a Bologna nel 1891, specializzata nel ramo "agricoltura e intemperie", spostò la sede in questa piazza, dove è rimasto l'orologio d'epoca.

La realizzazione dell'orologio in ferro battuto fu opera dell'officina meccanica Ermete Maccaferri, nel 1908.


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→ 16- Palazzo della Cassa di Risparmio

via Farini, 22


Il palazzo venne costruito alla fine dell'800 su progetto di Giuseppe Mengoni, in Stile Eclettico Liberty.

L'eclettismo in architettura definisce lo stile nato dall'insieme di diversi stili architettonici (movimento architettonico storicista ma anche orientalismo).


Per puntualizzare serve dire che normalmente l'Eclettismo e il Liberty vengono identificati in periodi diversi:

1860 - 1890 Stile Eclettico

1890 - 1910 Stile Liberty.

Con l'avvento del Liberty, lo Stile Eclettico storicista viene unito a volte con il movimento non storicista Liberty, chiamato anche Modernismo, pertanto moderno.


Il Palazzo della Cassa di Risparmio possiede l'Eclettismo Liberty di fine '800 e si inserisce in questo itinerario.


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Il portico sulla facciata di via Farini possiede notevoli lampadari liberty in metallo, tutt'ora in uso, e pregevoli disegni in ferro battuto alle finestre.


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17- Casa Alberani

 angolo via Farini, 19 - via Castiglione
Architetto Ettore Lambertini, 1909.
Scultore Alfonso Borghesani.

L'edilizia di questo edificio rappresenta il prestigio imprenditoriale del committente, che vuole sottolineare la tipologia della casa-bottega, quale sede dei prodotti dello stabilimento chimico-farmaceutico Alberani.

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La cartella sottotetto reca la data di costruzione ed è decorata con due putti inginocchiati sotto le ali di un'aquila.
La fascia del sottotetto è di sapore floreale.

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Il bassorilievo a livello della farmacia vede una figura femminile che simboleggia la Scienza.
La donna sta inalando i vapori dell'oppio, che in passato era molto usato come narcotico, sedativo e analgesico. 
La Farmacia Alberani possedeva un laboratorio per la preparazione dei farmaci ed era l'unica a Bologna ad essere autorizzata alla vendita dell'oppio.
In seguito, come sappiamo, per i seri problemi di tossicodipendenza che procurava, il suo uso fu disciplinato dalla legge.

Questo inserto, come quello dei due putti, è modellato da Alfonso Borghesani, scultore di Crevalcore, autore anche di notevoli opere liberty nella Certosa di Bologna e della clinica pediatrica Gozzadini.

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Il collegamento fra piano dei negozi e piano mezzanino vede un'architrave dove è alloggiata l'insegna.
Il sapore decisamente liberty del palazzo è dato anche dalle cornici e coronamenti delle finestre e dai balconi, con ringhiere in ferro battuto e ornamenti floreali sottostanti.

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Mi dirigo verso via Urbana e noto il balcone-veranda (detto anche tamburo) di Palazzo Marsigli, c
ostruito nel 1685 all'angolo fra le vie d'Azeglio e Marsili.
Non si inserisce nel periodo liberty ma si notano curiosamente motivi di intarsio lignei floreali.

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18- Casa Legnani

 via Urbana, 6

anno 1911.


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Non ho trovato informazioni su questa casa durante le mie ricerche, ma le immagini parlano da sole.


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19- Orologio liberty

via Carbonesi, angolo via Val d'Aposa.


Orologio Baker, 1924, realizzazione in ferro battuto di Alfredo Tartarini.


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Guardando l'orologio dalla via Val d'Aposa, sullo sfondo la bella Basilica di San Paolo Maggiore.


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20- Via d'Azeglio, 34

In questo palazzo signorile, sotto alla pensilina in ferro e vetro, vi era ubicata l'antica Pasticceria Rovinazzi.

Nel 1915 passò alla Pasticceria Zanarini, trasferitasi, successivamente nel 1929, sotto al portico del Pavaglione, ove risiede tutt'ora.


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Oggi gli spazi sono occupati da una libreria.

La pensilina è opera di Sante Mingazzi.


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L'ampio salone interno, dove trovavano spazio un tempo tavolini e poltroncine di velluto, fu decorato nel 1900 da Achille Casanova.















21- Edicola liberty

 via IV novembre, dietro Piazza Maggiore.


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Con la bellissima e antica edicola, struttura in ferro dagli inserti liberty, si chiude il percorso nel centro storico di Bologna.


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→ Liberty a Bologna: Zona Carducci e fuori città - 

terza e ultima parte





Sitografia:

-www-biblioteca-sala-borsa/ristrutturazione-manifattura-tabacchi

-www.bologna-welcome/casa-barilli

-www.italia-liberty/casa-alberani