lunedì 26 febbraio 2024

TREVISO secondo percorso

 (torna a Treviso presentazione)


treviso_duomo


Secondo percorso:

1 - CALMAGGIORE
2 - PIAZZA DEL DUOMO
3 - VIA CANONICHE
4 - PIAZZA POLA
5 - CHIESA SAN NICOLÒ
6 - QUARTIERE LATINO
7 - PONTE DANTE
8 - CHIESA SANTA MARIA MAGGIORE

treviso_mappa_monica_galeotti
©google earth - ©mappatura Monica Galeotti



1 - CALMAGGIORE


Calmaggiore è la via principale del centro storico.
Dal punto di vista urbanistico, viene identificata come cardo massimo nella Treviso romana.
Il suo nome, infatti, deriva proprio da questo: in origine "cardo maximus", successivamente la derivazione latina "callis maior" (strada maggiore), da cui si origina "Calmaggiore".

treviso_calmaggiore





In questo secondo itinerario, parto nuovamente da Piazza dei Signori, fulcro della città, per poi percorrere Calmaggiore fino a raggiungere Piazza del Duomo.

La via, durante il Medioevo, simbolicamente collegava i due centri di potere: quello politico del Palazzo della Signoria e quello religioso della cattedrale.

treviso_calmaggiore





2 - PIAZZA DEL DUOMO


Piazza del Duomo ha una forma allungata e irregolare. Sulla piazza si affaccia l'importante complesso religioso: il Duomo, il Battistero di San Giovanni, il campanile e le case canoniche.

treviso_duomo




DUOMO DI TREVISO
Questa cattedrale romanica, dedicata a San Pietro apostolo, forse sorta sul sito di una chiesa longobarda, mostra oggi scarse tracce della struttura originale: presenta monumentali forme neoclassiche del Settecento.

ESTERNO
L'esterno rivela sette cupole, ma sono visibili in parte solo da Calmaggiore.

treviso_duomo




 La facciata presenta un'ampia scalinata sormontata da un imponente pronao con sei colonne ioniche.

treviso_duomo




 Ai lati della scalinata, si trovano i due leoni stilofori in marmo rosso di Verona, inizialmente collocati a reggere il protiro dell'edificio romanico.

treviso_duomo




INTERNO
L'imponente interno si presenta a tre navate con cappelle laterali e conclude con tre absidi.

treviso_duomo



 Sotto le absidi si trova LA CRIPTA, con la sua selva di colonne e capitelli di recupero, uno diverso dall'altro, che testimonia la storia più antica della cattedrale.
Frammenti di affreschi nei soffitti e nelle pareti sono datati tra il XIII e il XIV secolo.

treviso_cripta



Nell'abside della cripta è posta l'Arca di San Liberale, soldato romano originario della vicina Altino, convertitosi al cristianesimo e diventato eremita, oggi patrono di Treviso.

treviso_cripta_san_liberale




Una cappella è dedicata alla Madonna di Loreto.

treviso_duomo




Nella cappella situata alla fine della navata, sul lato sinistro (cornu Evangelii), riposano gli ultimi vescovi della città.

treviso_duomo_cripta





CAPPELLA DEL MALCHIOSTRO
Nella chiesa sovrastante, la vera attrazione è la Cappella del Malchiostro (o dell'Annunziata).

La cappella, situata alla fine della navata destra vicino all'altare maggiore, risale al 1520 ed è stata commissionata da Broccardo Malchiostro, canonico, segretario del vescovo, che voleva sottolineare il proprio prestigio, destinata a diventare il suo luogo di sepoltura.

Progettata da Tullio e Antonio Lombardo, presenta una struttura quadrata con una cupola in stile rinascimentale.

treviso_duomo



Per l'occasione vennero chiamati due famosi pittori veneti: il Pordenone (Giovanni Antonio de' Sacchis) e Tiziano Vecellio.


LA PALA DELL'ANNUNZIATA, Tiziano, 1554.
Tiziano, da poco nominato pittore ufficiale della Serenissima Repubblica, dipinse la Pala dell’Annunziata. Nel dipinto, la figura centrale è la Madonna, mentre un angelo compare dal fondo, attraverso nuvole squarciate per far passare la luce solare.
Nell'ombra, quasi nascosto, si intravede il canonico, committente dell’opera, che osserva la scena.

treviso_duomo_tiziano




ADORAZIONE DEI MAGI, il Pordenone (Giovanni Antonio de' Sacchis), 1520.
Il Pordenone affrescò le pareti e la cupola. Secondo alcuni storici dell’arte, questi affreschi mostrano influenze dalle grandi opere romane contemporanee, come la Cappella Sistina di Michelangelo o la Cappella Chigi di Santa Maria del Popolo.

In ogni caso, gli affreschi rappresentano il primo incontro tra la pittura veneta e i capolavori del primo Rinascimento romano.

treviso_duomo



 L'affresco sulla sinistra "Adorazione dei Magi", è singolare.
 L'opera consiste in un imponente Adorazione dei Magi, ma concepita per esaltare i personaggi influenti di Treviso.

 Il re più giovane rappresenta il vescovo Bernardo de Rossi, mentre gli altri magi ritraggono il podestà Priamo da Lezze, e lo stesso Malchiostro.

 Questa Adorazione dei Magi si distingue per la sua ambientazione aperta, con la sacra famiglia posizionata su un dado di pietra firmato dall'artista e recante la data e il nome del committente.
 Il dado, parte di una colonna, simboleggiava la regalità e la potenza, richiamando la solidità della fede cristiana.

L'inserviente di sinistra, visto da dietro, riprende la postura di un soldato disegnato nel cartone preparatorio della battaglia di Cascina.

treviso_duomo


Questa rappresentazione viene considerata profana, poichè mostra elementi non strettamente legati a temi religiosi.

Quindi uno sguardo sacro all'Annunciazione di Tiziano e uno profano al dipinto del Pordenone.


Cappella del Santissimo Sacramento
Al termine della navata sinistra, questa cappella del XVI secolo ospita la tomba del vescovo Nicolò Franco che, con l'aiuto dei Francescani, fondò a Treviso il Monte di Pietà.

treviso_duomo


Non è bene visitare il duomo durante le messe che sono:
il sabato alle 18:00,
la domenica alle 9:00 - 10:30 - 12:00 - 19:00.
Nei giorni feriali in Cripta alle ore 7:30 - 8:30 e 10:00.

Davanti al tendaggio color rosso porpora delle porte del duomo, mi avvio all'uscita della chiesa.

treviso_duomo




CAMPANILE

La massiccia struttura del campanile, alle spalle del battistero e di fianco al duomo, attribuisce la sua incompleta altezza, secondo la tradizione, all'opposizione dei dogi di Venezia, che volevano evitare che superasse in altezza quello della Basilica di San Marco.

treviso_duomo




È dotato di un concerto di cinque campane risalenti alla fine del XIX secolo.

treviso_campanile_duomo




BATTISTERO DI SAN GIOVANNI
Il Battistero di San Giovanni, poco antecedente al Duomo, originariamente potrebbe essere stato una chiesa, differendo dalle tipiche piante rotonde o centrali dei battisteri dello stesso periodo, con la sua struttura rettangolare a navata singola.

treviso_battistero


All'interno, l'antica fonte battesimale in marmo rosso di Verona risale alla fine del XVI secolo.

treviso_battistero




Nelle absidiole del presbiterio, interessanti affreschi bizantini.

treviso_battistero





treviso_battistero




CASE CANONICHE
Dietro le absidi del duomo si trova un passaggio pedonale che separa la chiesa dal complesso delle case canoniche.

Le Canoniche Vecchie, un tempo abitazione dei canonici della cattedrale, ora ospitano il Museo Diocesano di Arte Sacra, mentre le Canoniche Nuove accolgono la Biblioteca Capitolare.
Fra le due canoniche, c'è un ponte coperto e sopraelevato che unisce i due edifici (il poiolus, piccolo ponte).

treviso_case_canoniche






CASA DAL CORNO

La maggior parte delle antiche abitazioni che si affacciavano su piazza Duomo sono oggi scomparse, in parte demolite durante i restauri del battistero nel 1935 e a causa del bombardamento anglo-statunitense nel 1944.

Rimane la quattrocentesca Casa del Corno.

treviso_casa_dal_corno



Sotto il terrazzino a sinistra, lo stemma della famiglia dal Corno mostra uno scudo azzurro con corno da caccia bianco, mentre la facciata è adornata con bifore trilobate.

treviso_casa_dal_corno





3 - VIA CANONICHE


A breve distanza dal Duomo e dalle canoniche, si trovano i resti di un battistero paleocristiano del IV secolo d.C., appartenente alla prima cattedrale di Treviso.

Sebbene rimangano solo poche tracce, con frammenti della pavimentazione, essi rivelano chiaramente l'antica pianta circolare.

treviso_via_canoniche




Questi resti furono scoperti nel 1967 durante i lavori di ristrutturazione della piazzetta.

treviso_via_canoniche




Il pavimento a mosaico vede decorazioni che includono pesci, molluschi, animali terrestri come il pavone (simbolo della vita eterna), viti e grappoli.

Date le tematiche decorative dei mosaici, alcuni ipotizzano che il battistero sia stato costruito sopra un antico edificio termale romano.

treviso_via_canoniche




4 - PIAZZA POLA


A pochi passi dalle canoniche c'è l'elegante Piazza Pola, ideale per una pausa caffè.

treviso_piazza_pola



Mi dirigo verso la zona sud della città, avvicinandomi sempre di più al fiume Sile, dove concluderò questo secondo itinerario cittadino.

5 - CHIESA SAN NICOLÒ
via San Nicolò, 50


La chiesa è la più grande di Treviso (superando anche il duomo), costruita in laterizio e legno, esemplare del gotico italiano degli ordini mendicanti, dalle sobrie e slanciate linee.
Costruita nel XIII secolo, è stata completata sei secoli dopo.

treviso_chiesa_san_nicolò




L'interno presenta tre navate, supportate da dodici alte colonne, con un soffitto in legno a forma di carena di nave rovesciata.

treviso_chiesa_san_nicolò




Sono presenti pregevoli affreschi di varie scuole del XIV secolo.

treviso_chiesa_san_nicolò
Navata destra, San Cristoforo.




treviso_chiesa_san_nicolò
"San Cristoforo martire", Antonio da Treviso, 1410.




Nell'annesso ex convento, ora seminario, il prezioso ciclo dei domenicani di Tommaso da Modena del 1352, con raffigurazioni realistiche dei religiosi nelle loro celle.

treviso_chiesa_san_nicolò




 
treviso_chiesa_san_nicolò



Purtroppo non mi è stato possibile visitare l'affresco situato nel chiostro minore del seminario, in quanto soggetto a lavori di restauro conservativo.

treviso_chiesa_san_nicolò




LE RIVIERE
Il quartiere Le Riviere prende il nome dalle due rive lungo il fiume Sile:
la destra è chiamata Riviera Margherita e la sinistra è Riviera Garibaldi, entrambe delimitano la parte sud del quartiere.

Comprende luoghi di interesse come il Quartiere Latino, Ponte Dante e la chiesa di Santa Maria Maggiore.


6 - QUARTIERE LATINO
Riviera Garibaldi, 13


All'interno del percorso delle mura, quest'area rappresenta un elemento contemporaneo.

 L'architetto romano Paolo Portoghese ha convertito l'antico complesso ospedaliero di Santa Maria dei Battuti (altrimenti detto di San Leonardo) nel polo universitario cittadino e quartiere residenziale, completando il progetto nel 2006.

treviso_quartiere_latino
Complesso dell'ex Ospedale civile di San Leonardo



La chiesa di Santa Croce è stata inglobata e ora è utilizzata per conferenze.
La facciata è incastonata tra il palazzo della dogana e una parte più recente del complesso.
L'interno è interessante per la presenza di un notevole organo antico del 1750 di Pietro Nacchini, ma solitamente la chiesa è chiusa al pubblico, ad eccezione di eventi musicali e conferenze.

treviso_quartiere_latino




Sfruttando gli spazi tra gli edifici esistenti si sono recuperati diversi edifici, armonizzandoli con elementi di design moderno, creando una nuova piazza e locali commerciali.

treviso_quartiere_latino




L'Università si divide tra l'edificio dell'antico Ospedale San Leonardo (sede distaccata dell'Università di Padova) e l'ex Distretto Militare (sede distaccata dell'Università Ca' Foscari di Venezia), separati dal Sile e connessi da un ponte pedonale in legno.

treviso_quartiere_latino




Il Ponte delle Università, progettato sempre da Paolo Portoghesi, si ispira al ponte originario di Santa Margherita, descritto nel dipinto di Medoro Coghetto della seconda metà del Settecento.




treviso_ponte_delle_università
Ponte delle Università, di Paolo Portoghesi.




7 - PONTE DANTE


Lasciato il Quartiere Latino, percorro la riviera Garibaldi per pochi metri.

Mi fermo sul Ponte Dante, che segna il punto di confluenza tra il canale Cagnan Grande e il Sile, un tempo soprannominato "ponte dell'impossibile" perchè i popolani ritenevano che sarebbe crollato durante l'innalzamento del fiume, come i ponti precedenti in legno.
 Nel 1865, in onore del sesto centenario di Dante Alighieri, la città eresse una stele commemorativa per la presenza del poeta a Treviso.
Dante menzionò brevemente questo luogo nella Divina Commedia come il punto "dove Sile e Cagnan s'accompagna" (Paradiso, IX, 49).

treviso_ponte_dante





8 - CHIESA SANTA MARIA MAGGIORE


Eccomi arrivata all'ultimo sito di questo itinerario: con la sua facciata in stile gotico veneziano, la chiesa di Santa Maria Maggiore è conosciuta come "Madonna Granda".

Purtroppo l'ho trovata chiusa nel mio giorno di visita e posso solo ammirarne solo l'esterno.
L'architettura attuale è il risultato di demolizioni, bombardamenti e costruzioni che ne hanno alterato l'originario impianto quattrocentesco.
In origine abbazia benedettina dipendente da
→ Nonantola, fu in seguito ricostruita dai Canonici Lateranensi.

treviso_madonna_granda



Dal 1882 è retta dai Padri Somaschi e custodisce all'interno un affresco trecentesco della Madonna col bambino (la Madonna Granda), attribuito a Tommaso Barisini, detto Tommaso da Modena.

____________________


Il terzo itinerario a Treviso si focalizzerà sulle mura cittadine e il suggestivo lungo Sile.


__________________







lunedì 19 febbraio 2024

TREVISO primo percorso

 (torna a Treviso presentazione)


treviso_foto_monica_galeotti


Primo percorso:

1 - PIAZZA DEI SIGNORI
2 - LOGGIA DEI CAVALIERI
3 - FONTANA DELLE TETTE
4 - BURANELLI
5 - PIAZZA RINALDI
6 - CHIESA DI SAN FRANCESCO
7 - PIAZZA SAN PARISIO
(mercato ortofrutticolo)
8 - ISOLA DELLA PESCHERIA
9 - PONTE DELLA MALVASIA

treviso_mappa_monica_galeotti
©google earth - ©mappatura Monica Galeotti


1 - PIAZZA DEI SIGNORI


Piazza dei Signori è il cuore pulsante della città, fulcro culturale, storico e sociale, nella quale convergono le principali vie cittadine.
Il nome deriva dai palazzi che una volta ospitavano l'antica signoria trevigiana.

Ammiro l'architettura imponente dei palazzi che si affacciano sulla piazza rettangolare:

il Palazzo del Podestà (ora Comunale) e la Torre Civicacon la sua storica "Marangona" (campana maggiore).

treviso_palazzo_del_podestà





Il Palazzo dei Trecento (Palazzo della Ragione),
con le sue trifore romaniche e le merlature, dove si riunivano i Trecento cittadini del Maggior Consiglio.

treviso_palazzo_dei_trecento


Questo edificio è adiacente al Palazzo Comunale, parzialmente ricostruito dopo i danni bellici del 1944.
Salgo la suggestiva scalinata per accedere al Salone della Ragione.

treviso_palazzo_dei_trecento



Il salone è caratterizzato da imponenti capriate in legno, affreschi originali del XIII secolo, stemmi dei podestà veneti e figure allegoriche di scuola veronese del XVI secolo.

treviso_salone_della_ragione




treviso_salone_della_ragione


Attualmente, funge da sede per il consiglio comunale ed eventi culturali.




2 - LOGGIA DEI CAVALIERI


La Loggia dei Cavalieri, tra gli edifici più rappresentativi del centro storico, occupa il luogo dell'antico foro della Treviso romana, tra l'antico cardo e il decumano (ora incrocio fra via Martiri della Libertà e via Indipendenza).

treviso_loggia_dei_cavalieri




Costruita nel XIII secolo come simbolo del potere politico, luogo di ritrovo per i nobili e i cavalieri della città, non vi potevano accedere persone di bassa estrazione sociale.
 Serviva per incontri, conversazioni e il gioco degli scacchi.

La loggia è unica nel suo genere, una sorta di piazza coperta.
 Di forma irregolare e affrescata, oggi ospita mercatini di libri antichi e concerti jazz.

treviso_loggia_dei_cavalieri




3 - FONTANA DELLE TETTE


Per scoprire uno dei simboli della città, mi dirigo verso Calmaggiore e la Galleria della Strada Romana.

La fontana di fronte a me è una copia dell'originale, realizzata dallo scultore peruviano Miguel Miranda Quinones nel 1989 a cura di un privato cittadino, e inserita qui nel 2009, nel cortile della Galleria della Strada Romana e delle Case degli Zignoli.

treviso_fontana_delle_tette


Case degli Zignoli.

treviso_case_zignoli



 L'originale danneggiato è ora situato ai Musei Civici di Treviso (Ca' da Noal), è in pietra d'Istria, e fu realizzata da uno scultore veneto nel 1560.


La fontana elargiva vino bianco e rosso sotto la dominazione della Repubblica di Venezia (dal 1559 al 1797).
Per tre giorni all'anno, in onore di ogni nuovo Podestà, tutti i cittadini potevano bere gratuitamente.

treviso_fontana_delle_tette




treviso_fontana_delle_tette





4 - CANALE DEI BURANELLI


Mi dirigo verso vicolo Buranelli per seguire un piccolo tratto dell'omonimo corso d'acqua, uno degli scorci più belli di Treviso.

Il canale prende il nome dai magazzini del pesce che erano situati nei sottoportici, così chiamati poiché i pescivendoli spesso provenivano dall'isola di Burano. 

Il canale dei Buranelli, ramo del fiume di risorgiva Botteniga, si osserva dal suo lato più suggestivo dal Ponte dei Buranelli, una zona circondata da vivaci locali.

treviso_buranelli




treviso_buranelli




Cammino lungo il sottoportico sulla destra.

treviso_buranelli





Sono circondata da edifici storici e c'è una bellissima passerella pedonale in ferro battuto, che si collega alla vicina Piazza San Vito.

treviso_buranelli




Poi, l'ultima residenza dello scrittore Giovanni Comisso.

treviso_buranelli



Al termine di questo tratto mi volto per ammirare un'altro scorcio e mi trovo lungo un piccolo scivolo dove, in passato, le donne della zona lavavano i panni.

treviso_buranelli

Come documentato nella fotografia d'epoca lungo il muro.

treviso_buranelli




5 - PIAZZA RINALDI


Dal canale, attraverso un breve sottopassaggio, accedo alla tranquilla piazza Rinaldi.

treviso_buranelli



Sembra un "campo" veneziano, e la sua atmosfera è avvolta dal silenzio e dal caratteristico pavimento di ciottoli.

treviso_piazza_rinaldi


Circondata da edifici di notevole pregio architettonico, la piazza oggi funge da luogo di spettacoli, ma in passato era animata da mercati, come testimonia una foto esposta in loco.

treviso_piazza_rinaldi




Palazzo Rinaldi, XIII-XIV secolo.

treviso_palazzo_rinaldi





Da Piazza Rinaldi, mi dirigo verso la Chiesa di San Francesco.
In questo tratto, trovo un altro scorcio meraviglioso dove sorge la casa in vicolo Rinaldi, affacciata al ponte di San Francesco.

treviso_foto_monica_galeotti

Sotto i portici di questa bella casa in stile veneziano, venne girato lo sceneggiato "Leonardo" con Philippe Noiret, negli anni '70.
I portici a cinque archi ogivali si affacciano sul Cagnan Grande con i suoi vecchi mulini.
Questo canale, noto anche come Canale della Pescheria, è un ramo del Botteniga (come i Buranelli), passa sotto il ponte di San Francesco e confluisce nel Sile.

treviso_foto_monica_galeotti



Il Ponte di San Francesco in notturna.

treviso_ponte _san_francesco




Proseguo nel mio itinerario; alla fine del ponte, che ovviamente prende il nome dalla vicina chiesa omonima, già intravedo l'edificio.

treviso_chiesa_san_francesco





6 - CHIESA DI SAN FRANCESCO
viale Sant'Antonio da Padova, 2


Risalente al XIII secolo, questa costruzione ha subìto, come spesso accade, diverse ristrutturazioni nel corso dei secoli.
Gli interni si presentano sobri ed essenziali e, tra le opere degne di ammirazione, spicca la "Madonna in trono con bambino e santi" di Tommaso da Modena.
Inoltre, la chiesa ospita le spoglie di Francesca, figlia di Petrarca, e di Pietro, figlio di Dante Alighieri.

treviso_chiesa_san_francesco




La facciata a capanna è ornata da lesene coronate da piccoli archi e presenta, sopra il portale, una lunetta con un affresco dal carattere bizantineggiante.

treviso_chiesa_san_francesco




La statua esterna di San Francesco è un'opera dello scultore contemporaneo Roberto Cremesini.

treviso_chiesa_san_francesco



La chiesa segue una pianta a croce latina, con un'unica ampia navata sormontata da un soffitto in legno a carena di nave.
Sulla destra, si trova una navatella formata dall'unione di cinque cappelle laterali.

treviso_chiesa_san_francesco



Il capolavoro artistico della chiesa è l'opera di Tommaso da Modena, situata nella cappella Giacomelli:
"Madonna con il bambino e sette santi", del 1350, testimonianza del raffinato stile gotico del maestro emiliano attivo in città all'epoca.

treviso_chiesa_san_francesco





treviso_chiesa_san_francesco




Tra le tombe di persone celebri presenti nella chiesa, spicca quella di Pietro Alighieri, giudice, poeta e commentatore della Commedia di Dante.
L'arca sepolcrale di Pietro è stata scolpita da Filiberto de Sanctis, 1364, mentre gli affreschi sovrastanti, attribuiti ad Andrea di Bartolo, raffigurano San Francesco e angeli musicanti.

treviso_chiesa_san_francesco





 La tomba di Francesca Petrarca invece, deceduta nel 1384 di parto a Treviso, si trova presso una lastra sepolcrale, con un'iscrizione in latino dettata dal marito Francesco da Brossano, funzionario presso Francesco da Carrara.

treviso_chiesa_san_francesco




treviso_chiesa _san_francesco





7 - PIAZZA SAN PARISIO
(mercato ortofrutticolo)


Dai chiostri del Convento delle Monache Camaldolesi di Santa Cristina e San Parisio (XIV-XV sec.), è stata ricavata questa piazza, al mattino occupata da un mercato giornaliero di frutta e verdura.

treviso_piazza_san_parisio
Entrata mercato da via San Parisio.


Si capisce che questa è zona di mercato, perchè attiguo è il mercato del pesce.


8 - ISOLA DELLA PESCHERIA


L'isola della pescheria, come suggerisce il nome, è sede del mercato cittadino del pesce.
Fu creata nel 1856 durante la dominazione austriaca, su iniziativa del sindaco e su progetto di Francesco Bomben.

treviso_pescherie



Per secoli, il mercato del pesce si tenne nella piazza del Monte di Pietà (quella che dà accesso alla grande scalinata del Palazzo dei Trecento), e i suoi magazzini erano collocati ai Buranelli, come già visto.
Questa posizione rappresentava una fonte di disturbo per gli odori poco gradevoli.

I tre isolotti naturali già presenti nel canale vennero sistemati per creare un'unica isola, offrendo così un'ambiente ottimale con accesso ad acqua corrente e una distanza più adeguata dagli edifici abitati.

Il collegamento con l'isolotto avviene tramite un ponte di ferro.

treviso_pescherie




treviso_pescherie




treviso_pescherie




In questo punto, il Cagnan Grande si divide attorno all'isoletta, formando un suggestivo angolo.

treviso_pescherie



La storica Ca' dei Carraresi, con mura medievali bagnate dal canale, è oggi sede di mostre e convegni.

treviso_pescherie


Il mercato è aperto la mattina dal martedì al sabato.



9 - PONTE DELLA MALVASIA


Vicolo Trevisi, con il suo Ponte della Malvasia, offre scorci suggestivi in una delle zone più affascinanti.
Il ponte è una delle icone turistiche della città, apprezzato come sfondo per le fotografie.

Nell’antica casa sulla sinistra, sono esposte opere d'arte come "Le tuffatrici" dello scultore trevigiano Romano Costi, che aveva qui il suo atelier.
L'artista è scomparso a 73 anni nel 2014. Le sue sculture sono esposte in tutto il mondo: da New York a Buenos Aires, da Parigi a Londra.
Costi era solito donare molte sue opere alla città.

treviso_ponte_malvasia



Con il Ponte della Malvasia, a metà strada tra l'Isola delle Pescherie e Piazza dei Signori, chiudo il cerchio di questo itinerario.

treviso_ponte_malvasia



__________________



__________________