mercoledì 29 giugno 2016

Sogni e delitti

di Woody Allen. Con Colin Farrell, Ewan McGregor. (2007)

Non è il film di Woody Allen che ci si aspetta. E' un racconto noir  su una vicenda familiare, bassa moralità, desiderio di denaro e ascesa sociale a tutti i costi. Non sarà il suo miglior film ma descrive bene il vuoto esistenziale.

martedì 28 giugno 2016

SANTUARIO DI SANTA MARIA DELLA VITA

via Clavature, 8-10 - BOLOGNA


aggiornato 2022

Il complesso monumentale di Santa Maria della Vita, è l'esempio più importante di barocco bolognese. La sua cupola è stata disegnata dal Bibiena, imponente ed elegante, il "Cupolone" di Bologna.
Sorto nel XIII secolo per soccorrere poveri infermi, ebbe qui un ospedale.


Sono 2 le sezioni da visitare :

1 - LA CHIESA
2 - L'EX OSPEDALE DELLA CONFRATERNITA DEI BATTUTI 


La chiesa a tre navate è soprattutto nota per conservare il più importante gruppo scultoreo in terracotta del Rinascimento italiano, il "Compianto sul Cristo Morto", di Nicolò dell'Arca.

L'ex Ospedale oggi ospita un piccolo museo e l'Oratorio dei Battuti dove è conservato l'altro bellissimo gruppo scultoreo "Transito della Vergine", di Alfonso Lombardi.

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LA STORIA

Raniero Barcobini Fasani, eremita e frate minore perugino, si diresse a Bologna nel 1260 invitato dal podestà di una illustre famiglia bolognese, i Mariscotti.

Raniero faceva parte di una confraternita di frati flagellanti, che si flagellavano le carni per riprovare su se stessi le pene del Cristo, chiedendo allo stesso tempo la pace fra le fazioni cristiane il lotta fra loro, al grido, lungo il cammino, di "Pace! Pace!".

Giunto a Bologna con 20.000 seguaci fondò i Battuti Bianchi e organizzò un ospedale nel centro della città per gli infermi e i pellegrini.

L'ospedale e la confraternita iniziarono ad operare nel 1275 e la chiesetta situata di fianco all’ospedale prese il nome di "Chiesa della Vita".

Nel tempo la chiesetta si trasformò in un grandioso santuario, l’ospedale sempre più importante e un oratorio per la confraternita.

Con le riforme napoleoniche, alla fine del 1700 i beni vennero espropriati e divennero pubblici.
Nel 1801 l’Ospedale della Vita venne unito a quello della Morte, situato esattamente nel palazzo di fronte (oggi ospita il Museo Archeologico), formando così il "Grande Ospedale della Vita e della Morte", nel quale confluirono anche altri ospedali bolognesi.

Nel 1814 il complesso degli ospedali assunse la denominazione "Ospedale Maggiore", ancora oggi una delle principali istituzioni ospedaliere della città.

Oggi il complesso di Santa Maria della Vita è di proprietà dell’azienda sanitaria cittadina, l’azienda USL di Bologna.

Per convenzione la gestione è affidata alla Fondazione Cassa di Risparmio, attraverso Genus Bononiae. Musei nella città.

LA FACCIATA

È realizzata con stucchi e dettagli decorativi: cornici e capitelli in cemento.
All'apice del frontone triangolare l'emblema della confraternita: la croce latina con flagelli appesi ai lati, eretta sui tre monti del Calvario.
Nelle due nicchie ai lati dell'ingresso, le sculture di Raniero Barcobini Fasani e Bonaparte Ghisilieri, a ricordo dell'origine della compagnia.

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L'INTERNO

Sull'altare l'affresco tardogotico Madonna in trono con Bambino, attribuita a Simone dei Crocifissi, davanti al quale si dice che il pittore Guido Reni pregasse ogni mattina per lavare il peccato di giocare d'azzardo nelle losche osterie del mercato.

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A lato dell'altare il bellissimo organo del 1867.

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La cupola sopra l'altare presenta ornati elegantisssimi.

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La grande cupola invece presenta Le quattro Sibille: Cumana, Frisia, Eritrea e Persica, opera dello scultore forlivese Luigi Acquisti.

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Il Compianto sul Cristo Morto, di Nicolò dell'Arca, si trova nella cappella a destra dell'altare maggiore e merita una pubblicazione a parte, il link è a piè di pagina.



L'accesso al piano superiore all'antico Ospedale della Vita mi permette di visitare il Museo della Sanità e di accedere all'Oratorio dei Battuti per ammirare la bellissima composizione di statue in terracotta,

 il TRANSITO DELLA VERGINE, di Alfonso Lombardi, 1522.


Sono 14 statue in terracotta, poco più grandi del naturale.
 Il gruppo scultoreo si rifà ad un episodio drammatico descritto nei Vangeli Apocrifi e nella Legenda Aurea di Jacopo da Varagine.
 Racconta come durante i funerali della Vergine, Anania, un sacerdote ebreo, si fece avanti per rovesciare il feretro e bruciarne il corpo. Il gesto profanatore fu impedito dagli Apostoli, che lo colpirono e lo fecero cadere a terra, e dall'apparizione di un angelo armato di spada, che recise le braccia del sacerdote.

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L'Oratorio, con ricchissime decorazioni in stucco, oro e affreschi, era riservato ai membri della Confraternita, che vi svolgevano le attività di culto e di gestione dell'ospedale, con assistenza agli infermi. 

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Il soffitto è di ispirazione veneziana, con tele del Seicento a tema di devozione mariana.
Inoltre stucchi dorati, con putti e vegetali.

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Ad attrarre l'attenzione però è il bellissimo gruppo scultoreo  di Alfonso Lombardi.
Le immagini.

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Dall'ultimo piano della libreria Ambasciatori si intravede la cupola del santuario.

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Santa Maria della Vita, un monumento ricco di opere d'arte, imponente ed elegante.




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Bibliografia:
- Corrado Ricci e Guido Zucchini, "Guida di Bologna", Ed. Alfa Bologna, ristampa 1976 (originale 1968).
- legende esterne Santuario di Santa Maria della Vita.


Sitografia:



domenica 26 giugno 2016

I ragazzi stanno bene

di Lisa Cholodenko. Con Julianne Moore, Annette Bening, Mark Ruffalo. (2010)


Una perfetta coppia gay con due figli avuti con l'inseminazione artificiale, va in crisi quando i figli riescono a trovare il donatore.
Ci sono le crisi come in qualsiasi coppia, i litigi, le riappacificazioni.


Sestiere San Marco - parte terza

VENEZIA


aggiornato 2022

Un'idea della città dall'acqua la si potrà avere con il vaporetto, il mezzo più economico. E' il mezzo di trasporto pubblico, però viene utilizzato da molti turisti come fosse un citybus.


 Se lo si prende ad inizio vacanza sarà per un tour panoramico generale della città; a fine vacanza invece si riconosceranno i luoghi e i palazzi già visitati.





Consiglio la linea N.1, si snoda per quasi 4 km sul Canal Grande e sfocia nel bacino di San Marco: costeggia palazzi, chiese e scorci scenografici.

Venezia-vaporetto-linea-1



Il MERCATO DI RIALTO





IL PONTE DI RIALTO





PALAZZO SALVIATI

Con mosaico in vetro sulla facciata, un tempo sede di una vetreria.





 PONTE DELL'ACCADEMIA

 Le barche che solcano la laguna fino a Punta della Dogana.




PUNTA DELLA DOGANA








PAESAGGI VENEZIANI







































Sono giunta alla fine del mio percorso a San Marco, sestiere con un fascino unico al mondo. Venezia è storia, cultura, tradizione, è un sogno che viene da molto lontano, da molto tempo fotografato, raccontato... lascio Venezia con le parole di una donna fuori dalle righe....








"Si è sempre dato per scontato che Venezia è la città ideale per la luna di miele, ma è un grave errore. Vivere a Venezia, o semplicemente visitarla, significa innamorarsene e nel cuore non resta più posto per altro". Peggy Guggenheim.



                                      → Sestiere di Cannaregio

              → Venezia


sabato 25 giugno 2016

SESTIERE SAN MARCO

VENEZIA

PARTE SECONDA


aggiornato 2022

LA GONDOLA, uno dei simboli di Venezia. È considerata il capolavoro dei maestri d'ascia veneziani, che sono riusciti a combinare la perfezione delle forme e della tecnica, un'imbarcazione perfetta per Venezia.


Sestiere-San-Marco-Venezia





L'ormeggio di piazza San Marco vede di fronte, in lontananza, la basilica di San Giorgio Maggiore, del Palladio, sull'isola omonima.

Sestiere-San-Marco-Venezia







Sestiere-San-Marco-Venezia






Il secondo percorso:

1- PALAZZO DUCALE

2- PONTE DEI SOSPIRI

3- GIARDINI REALI e HARRY'S BAR

4- CHIESA DI SAN MOISÈ

5- TEATRO LA FENICE

6- PALAZZO CONTARINI DAL BOVOLO

7- CHIESA DI SAN ZULIAN


©google map - ©Monica Galeotti mapping
©google map - ©Monica Galeotti mapping




1- PALAZZO DUCALE

Gotico in pietra bianca d'Istria e marmo rosa di Verona.
Fu il quartier generale del potere, sede del governo veneziano per quasi sette secoli, resistette  a guerre, cospirazioni e crolli economici, ma non all'astuzia di Casanova, il celebre seduttore, che riuscì a evadere dalle sue prigioni.

Venezia-Palazzo-Ducale





La pubblicazione dedicata a PALAZZO DUCALE è a piè di pagina.

Venezia-Palazzo-Ducale





2- Il PONTE DEI SOSPIRI

 Collega Palazzo Ducale alle Prigioni Nuove e deve il suo nome a Lord Byron.
Allude al fatto che i prigionieri, attraversandolo prima di entrare nelle celle, sospirassero, perchè quella era l'ultima volta in cui potevano vedere Venezia.
La leggenda poi, vuole gli innamorati che si baciano su una gondola sotto questo ponte, garantirsi amore eterno.

Venezia-PONTE-DEI-SOSPIRI







Venezia-PONTE-DEI-SOSPIRI







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3- GIARDINI REALI e HARRY'S BAR

I Giardini Reali nascono nel 1807, quando Napoleone decide di collocare il Palazzo Reale nelle Procuratie Nuove e Ala Napoleonica (oggi Museo Correr).

Sullo sfondo gli edifici delle Procuratie Nuove.

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Nel 1920 furono assegnati al Comune di Venezia e aperti al pubblico.
Nel tempo questo spazio verde è gradualmente caduto in disuso, per questo nel 2014 il Demanio dello Stato, che ne è proprietario, decise di dare i giardini in concessione per 19 anni a Venice Gardens Foundation per il loro restauro, con il finanziamento delle Assicurazioni Generali.

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Il restauro si è concluso nel 2019, con il ripristino architettonico di giardino e serre.

Nelle serre una Coffe House.

giardini_reali_venezia





giardini_reali_venezia




 Poco distante dai Giardini Reali, il famoso bar di Giuseppe Cipriani frequentato da Ernest Hemingway, Charlie Chaplin, Truman Capote e Orson Welles.
 Da fuori non si può immaginare niente, si dovrà proprio entrare, ma si dovrà anche essere disposti a spendere: il classico Bellini, ricetta di Cipriani del 1948, succo di pesca bianca e prosecco, costa 20,00€.

-Venezia-HARRY'S-BAR






Venezia-HARRY'S-BAR





4- CHIESA DI SAN MOISÈ

Con la sua facciata barocca in pietra scolpita, ha un aspetto da torta nuziale. Tanto pesante che, nel XIX secolo, fu necessario rimuovere parecchie statue, pena il rischio di crollo. Le statue rimaste sono di Heinrich Meyring, noto in Italia come Enrico Merengo.

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Alla sinistra dell'altare "Lavanda dei piedi" di Tintoretto.

Venezia-chiesa-san-moise




Poco distante uno dei teatri più famosi al mondo,

 5- IL TEATRO LA FENICE.

Claudio Monteverdi, padre dell'opera, inaugura il teatro nel 1792.
E' stato distrutto da incendio per ben 2 volte, nel 1836 e nel 1996. Ricostruito scupolosamente come l'edificio ottocentesco, è costato 90 milioni di euro.
Il modo migliore per visitarlo è vedere l'opera ma sono previste visite guidate da prenotare in anticipo.
Fuori dall'opera il teatro si presta a feste private di vip e galà di Carnevale. Nel 2009 qui si è svolta la festa di matrimonio fra il miliardario François-Henry Pinault e l'attrice Salma Hayek.

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6- PALAZZO CONTARINI DEL BOVOLO

 Difficile da trovare, ma vale lo sforzo di cercarlo, è davvero bello.
Bovolo è una voce veneta che significa "chiocciola": scala a bovolo.

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7- CHIESA DI SAN ZULIAN
Non lontana da Piazza San Marco, la chiesa fu fondata nell’ 832. 

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A seguito di un incendio venne ricostruita con il finanziamento di un medico, Tommaso Rangone da Ravenna, personaggio facoltoso che fece fortuna vendendo rimedi per la sifilide. 

Egli in cambio ottenne di collocare la propria statua nella facciata. 
Nella mano destra tiene un ramo di salsapariglia e del guaiaco, quelli che sembravano i rimedi arrivati dal Nuovo Mondo per le malattie veneree.

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La facciata, realizzata da Jacopo Sansovino, è
completamente rivestita in pietra d’Istria. 


L’interno dell’edificio è ad una sola navata quadrata con un presbiterio rettangolare affiancato da due piccole cappelle.

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L’opera più importante di questa chiesa si trova a destra dell’ingresso:
Il dipinto "Santi Marco, Rocco e Girolamo cui appare Cristo morto sostenuto da due angeli", di Paolo Veronese.

Venezia-chiesa-san-zulian


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Quanto di più romantico ci possa essere è la Venezia by night,
 anche se non si è innamorati.
Non ci sono strade, clacson, motori.

In piazza San Marco c'è il CAFFE' FLORIAN, il più antico caffè italiano, del 1720.
 Casanova vi corteggiava le dame; lo frequentarono illustri personaggi : Goldoni, Byron, Parini, Pellico, Foscolo, Dickens, Rousseau e D'Annunzio. Fu all'avanguardia, uno dei primi caffè ad ammettere clienti donne.

CAFFÈ-FLORIAN






CAFFÈ-FLORIAN







"SOSPIRI NOTTURNI"

PONTE-DEI-SOSPIRI






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palazzo_ducale_venezia







PALAZZO DUCALE