PALAZZO BOLOGNETTI - Bologna

via Castiglione, 1

Normalmente chiuso al pubblico perchè sede del Circolo Bononia, è stato possibile visitarlo grazie alle giornate FAI 2016. 

 LA STORIA

Fu distrutto completamente nel 1484 dal crollo della torre dei ricchissimi mercanti Bianchini, che si innalzava per altezza lungo via Castiglione a fianco del palazzo, dimora dei Bolognetti. Il disastro avvenne proprio quando tutta la famiglia era riunita a tavola per il pranzo. L'evento suscitò una grandissima emozione in tutta la città.

Verso la metà del '500 Camillo Bolognetti, uno dei pochi della famiglia superstite al disastro perchè in quel momento non si trovava in casa, riedificò il palazzo dalle fondamenta.

L'architettura è rinascimentale bolognese con decorazioni in macigno.

Notevoli le decorazioni in macigno dell'atrio e dello scalone e alcuni soffitti dipinti nelle camere al piano superiore.

La decorazione Medusa sullo scalone.

Le decorazioni in macigno sono del secolo XVI.

Il Circolo Bononia è un club privato che organizza incontri letterari, tornei di burraco e ristorazione gestita dallo chef Andrea Merlini.

Non è stato possibile fotografare le sale interne, se non lo splendido soffitto a cassettoni.

Dalla finestra del primo piano una bella vista sulle torri.

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DOZZA IMOLESE

Bologna

Alle soglie della Romagna, Dozza è un borgo medievale di singolare bellezza, famosa per i suoi muri dipinti. La Biennale di pittura si tiene a settembre, negli anni dispari. E' dal 1960 che moltissimi artisti si sono succeduti a raffigurare volti e colori dell'arte: affreschi, murales e stucchi.

Dipinto di Karen Andersen.

LA ROCCA SFORZESCA

Imponente esempio di architettura militare rinascimentale, è a pianta pentagonale irregolare.

 Per accedere alle stanze e ai poderosi torrioni cilindrici, si attraversa un ponte levatoio. 

Nei sotterranei ha sede l'Enoteca Regionale dell'Emilia Romagna, associazione molto attiva nella promozione e valorizzazione del patrimonio vinicolo regionale, fra cui il pregiato Albana, che deve le sue qualità alle caratteristiche sabbie gialle che formano il substrato geologico della zona (anche Dozza si allunga su un colle dalle pendici coltivate a vigneto Albana).

L'INTERNO

La Sala delle Armi

L'APPARTAMENTO NOBILE

Il dipinto della famiglia Sforza.

LE PRIGIONI

Nelle prigioni ci sono anelle, catene e sui muri diverse scritte dei prigionieri (in basso a destra si scorge un'immagine, non è il fantasma di un prigioniero medievale, sono io!)

Il profondo pozzo a rasoio, antico trabocchetto di difesa militare interna, oltre che strumento di pena per i carcerati.

Salendo in cima si raggiungono i torrioni dai quali si può ammirare Dozza dall'alto e la collina circostante.

I MURALES

Non stupisce il singolare gemellaggio con Montparnasse : i murales sono firmati da artisti come Gino Pellegrini (scenografo hollywoodiano che lavorò con Kubrick e Hitchcock - vedi Trattoria la Piazzetta, San Giovanni in Persiceto, Bologna), Roberto Matta, Bruno Saetti.

"L'Angelo di Dozza", sorta di genio della lampada, di Giuliana Bonazza.

"La Farfalla", di Giovanna Picciau.

"The Two Woman Chatting", di Kamil Targosz, 2000.

"Omaggio a Corto Maltese", di Riccardo Ghiribelli.

"Le radici del pensiero", di Alberto Zamboni.

Un arco con orologio unisce il Palazzo Comunale...

...alla parrocchiale dell'Assunta.

Qual'è il dipinto più bello? Dopo questa piccola gita sulle dolci colline fra Emilia e Romagna ci si potrà divertire a scegliere; il mio preferito è quello di copertina, di Karen Andersen. Buona visita. 

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CASA FONSI - agriturismo

via Campomaggiore, 9 - Monteveglio (Bologna)

aggiornato 2021

Sulle colline di Monteveglio che dominano la valle del Samoggia, l'agriturismo Casa Fonsi è un gioiellino, a 30 km da Bologna.

La zona è bellissima, all'inizio di luglio ai lati della strada i campi di girasole.

Da qualche anno esiste la località Pignoletto, per segnalare il perimetro simbolo della produzione, che comprende l'intero territorio di Monteveglio e Monte San Pietro. 

La casa è circondata da lavanda.

Una bella accoglienza, a gestione famigliare, gentilezza e attenzione nel servizio. Il Pignoletto è di loro produzione.

Il luogo è rilassante, romantico, meraviglioso.

Il menù è fisso, cambia con la stagione e, come da copione, è quello classico degli agriturismi della zona collinare : antipasto, primo, secondo, tigelle e crescentine, dolce, caffè, liquore.

Antipasto misto.

Tagliatelle al ragù.

Pollo con verdure e pane dolce fatto in casa.

Vitello tonnato.

Dolce alle mandorle.

Davanti alla casa si apre un grande prato, siamo in cima alla collina.

Quando finisce la bella stagione si mangia all'interno, dove i tavoli sono apparecchiati elegantemente.

Il menù cambia con la stagione.

Vi sono due strade che portano a Casa Fonsi, quella dei girasoli, già vista, e quella più stretta e tortuosa che costeggia calanchi e boschi e dalla quale si ammira la bellissima Abbazia di Monteveglio.

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