via San Vitale, 23 - BOLOGNA
aggiornato 2021
Palazzo Fantuzzi è uno dei più scenografici palazzi signorili di Bologna. Per palazzo signorile si intende la residenza cittadina delle famiglie che in Italia, in età moderna, detenevano il potere politico, economico e culturale.
In alcuni punti le scritte che indicavano i rifugi all'epoca della Seconda Guerra Mondiale.
Nelle cantine del palazzo furono allestiti rifugi durante le incursioni aeree.
Fortunatamente questo palazzo non fu danneggiato ed è stato eseguito un magnifico restauro nel 2009.
Scritta rifugio antiaereo sulla facciata |
Mi trovo quasi a metà di via San Vitale, dove i portici si interrompono e al loro posto trovo la ricca facciata del palazzo.
La facciata, originalissima, attribuita ad Andrea Marchesi da Formigine, risente dello stile di Giulio Romano.
Senza portico, fatto eccezionale perchè a Bologna il portico era obbligatorio sin dal 1250, ma gli amministratori dell'epoca chiusero un occhio.
Il palazzo era fatto per stupire, con la sua architettura massiccia e insolita, senza il portico si sarebbe notato più degli altri.
La facciata è cadenzata da due ordini di colonne: l'ordine superiore mostra finestre decorate e due sculture araldiche alle estremità, gli stemmi di famiglia con l'elefante.
"La tradizione vuole infatti che l'antico cognome dei Fantuzzi fosse Elefantuzzi, per cui lo stemma calzerebbe a pennello; si tratta però di una leggenda metropolitana, avvalorata dalla tesi degli interessati, ai quali però non possiamo più chiedere spiegazioni in quanto la famiglia è estinta. La storia afferma che costoro appartenevano ad una famiglia arricchita della campagna bolognese.
Si chiamavano in realtà Fabbri ed avevano dato il nome al piccolo borgo di Cà dè Fabbri sulla strada per Ferrara. Il primo esponente di rilievo della famiglia si chiamava Fantuzzo, da cui derivò il nome.
Gli elefanti vennero dopo, come ingegnosa invenzione per mascherare le loro umili origini".¹
Si notano le scritte belliche restaurate, che segnalavano i rifugi antiaerei durante l'ultima guerra, diventate oggi patrimonio culturale.
All'interno le grandiose statue di Ercole e Atlante, ai lati del portico, opera di Gabrielli.
Interno lato del portico, Ercole |
Atlantide regge un'enorme globo terrestre.
Interno lato del portico, Atlantide |
Ma ciò che attrae è il magnifico scalone, il primo del genere a Bologna, capolavoro barocco dell'architetto Paolo Canali, inaugurato nel 1680.
Si tratta di una scala molto grande, che sviluppa le sue rampe in un ambiente unico, ricco di decorazioni architettoniche e scultoree.
Nella foto la statua di Minerva a rappresentare la Guerra.
Di fronte la Cornucopia, quindi la Prosperità.
A indicare la via un angioletto con la tromba, in cima alla balaustra, che si torce invitando a salire ancora.
Al piano superiore le statue della Fama, della Prosperità e dell'Abbondanza, che alludono alle doti della famiglia, opera dello scultore bolognese Gabriele Brunelli.
I grandi finestroni, nelle giornate di sole, conferiscono una luce speciale.
Uscendo dal retro compare Vicolo Fantuzzi, con le sembianze di un percorso medievale, che segna il perimetro del palazzo.
Il palazzo era anche palazzo senatorio perchè i loro membri potevano essere eletti a far parte del Senato.
Francesco Fantuzzi fu il suo fondatore, personaggio non solo di grande ricchezza ma anche molto ambizioso e determinato nell'affermare il proprio potere con la battuta signoria dei Bentivoglio.
Fu abitato dalla famiglia fino al 1779.
Oggi il palazzo è adibito ad uffici, locali di rappresentanza e abitazioni, pertanto è visitabile in occasioni eccezionali.
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Bibliografia:
-¹Tiziano Costa, "Bologna raccontata strada per strada", collana "C'era Bologna", Costa Editore, 2014, p. 164.
-resoconto visita guidata organizzata durante le giornate FAI di primavera 2017.
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