Si estende per 110 ha, alla destra del fiume Reno, nel territorio del Comune di Sasso Marconi.
Il parco si raggiunge da Bologna percorrendo la via Porrettana, oppure la via del Colli uscendo a Porta San Mamolo.
Di forma allungata, da nord a sud, dalle rive del Reno arriva ad affacciarsi sulle balze del Contrafforte Pliocenico.
LA STORIA
I terreni appartenevano, sin dalla fine del '700, all'azienda agricola "Cadestellano", di 250 ha, che ancora nell'ultimo dopoguerra era una delle maggiori esistenti a Sasso Marconi.
Alla fine degli anni 1960 l'azienda entrò in crisi e diede il via ad una vendita frazionata.
Per iniziativa dei lavoratori rimasti, nell'azienda nacque la cooperativa Marzolini e poi Agricoover, che ha gestito per anni il bar-ristorante a Mugnano di Sopra. In seguito è fallita anch'essa.
All'epoca della nascita della cooperativa, 1972, il Comune di Bologna diventò proprietario di una vasta area, in prevalenza a bosco e prato, da destinare a parco pubblico.
Nel 1981 il Comune di Sasso Marconi ha acquisito un'area di ca 25 ha, fra il fiume Reno e via Vizzano, che è stata integrata con il resto del parco.
DESCRIZIONE ILLUSTRATA DEL PARCO
Il parco nella sua zona pianeggiante, proprietà di Sasso Marconi.
In prossimità del Ponte di Vizzano (il bellissimo ponte sospeso), ha inizio il territorio del parco.
Vi è un ampio punto panoramico sul fiume Reno:
1- PUNTO PANORAMICO
La Valle del Reno verso Sasso Marconi con la mole di Monte Mario (il punto più alto del parco) sullo sfondo.
Il punto coincide con la terrazza della ex Trattoria Vizzano, che regalava pranzi e cene con un affaccio meraviglioso.
Terminata l'area verde pianeggiante del Comune di Sasso Marconi, inizia
Il parco è attraversato da una rete di sentieri, in origine ad uso agricolo e forestale, lunga circa 15 km.
PERCORSO 1- Verso la 'collinetta', una passeggiata semplice e rilassante.
PERCORSO 2- L'itinerario più suggestivo, anche se più impegnativo: dalla Colonica Piazza alla Commenda e, ad anello, ritorno al punto di partenza.

1- A lato dell'ex trattoria un parcheggio a lisca di pesce; da qui solo a piedi.
2- Dal parcheggio scende un ampio sentiero che attraversa il prato.
Raggiunge una collinetta erbosa, sulla cui sommità un tavolo con panche è circondato da alberi: ippocastano, roverella, tiglio.
In questa ampia zona i tavoli con panchine sono più numerosi, alcuni dotati di barbecue e fontanella d'acqua.
3- Seguendo ancora il sentiero in discesa, si può ammirare una parete di arenaria che lo sovrasta.
4- Podere Piazza
5- Commenda
6- Punto panoramico più bello
7- Grotta
8- Pini e cedri
Il parcheggio è anche il punto di partenza per raggiungere la sommità di Monte Mario.
Vi sono numerosi sentieri per il trekking, ma il più suggestivo è certamente quello ad anello, di difficoltà FACILE, con 2 ore di cammino totali.
4- L'antico Podere Piazza, da cui parte il percorso, è oggi abbandonato.
La segnaletica accompagnerà il visitatore, ma subito si noterà un bivio: a sinistra la direzione di partenza in salita, a destra il sentiero di ritorno in discesa, che andrà a chiudere l'anello del percorso.
Gran parte della superficie boscata del parco non presenta la struttura tipica del bosco, ma ha piuttosto l'aspetto di una boscaglia, o di un prato cespugliato.
5- Ruderi Casa Colonica Commenda
Qui vi è un ampio prato pianeggiante attrezzato per la sosta.
Vicino ai tavoli, sulla sinistra, i ruderi della Casa Colonica, alcuni seminascosti fra la vegetazione e alcuni trasformati in barbecue.
6- Il Punto Panoramico più bello ed elevato del Parco: 439 m.
In cima al cocuzzolo erboso la vista panoramica è in tutte le direzioni, ma soprattutto sui principali rilievi del Contrafforte Pliocenico: Rocca di Badolo, Monte dei Frati e Monte Adone.

A scendere, sulla destra del sentiero una piccola grotta scavata nell'arenaria, utilizzata come rifugio durante la guerra.
Qui il sentiero si allarga e si notano alcune conifere introdotte, come il Pino nero e i Cedri dell'Atlante e dell'Himalaya.
Poi il percorso scende verso il termine dove si conclude ad anello, con il panorama sulle dolci colline in direzione Bologna.
Quante volte sulla via Vizzano negli anni '80, prima di salire a Mugnano di Sopra, ci si fermava a bere alla fontanella (ora chiusa) sulla parete di arenaria, che l'amico "Gene" (Generali Giuliano R.I.P.) chiamava "il Gran Canyon"!
Quante sere su questa panchina, con le gambe a non toccare terra, a guardar le stelle e a lasciarsi cullare dal vento fresco dell'estate.
→ Parchi e Giardini bolognesi
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IL PARCO A MUGNANO DI SOPRA,
proprietà del comune di Bologna, zona in salita.Il parco è attraversato da una rete di sentieri, in origine ad uso agricolo e forestale, lunga circa 15 km.
PERCORSO 1- Verso la 'collinetta', una passeggiata semplice e rilassante.
PERCORSO 2- L'itinerario più suggestivo, anche se più impegnativo: dalla Colonica Piazza alla Commenda e, ad anello, ritorno al punto di partenza.
Mugnano di Sopra
Il tratto di strada che arriva a Mugnano di Sopra è ripido come una mulattiera.
La bellissima casona dell'ex bar-trattoria oggi è in stato di totale abbandono: in seguito al fallimento della cooperativa nessuno si è fatto avanti per gestire il luogo.
PERCORSO 1
1- Parcheggio
2- Collinetta
3- Parete arenaria
1- A lato dell'ex trattoria un parcheggio a lisca di pesce; da qui solo a piedi.
2- Dal parcheggio scende un ampio sentiero che attraversa il prato.
Dalla collinetta il panorama su Bologna in lontananza.
In questa ampia zona i tavoli con panchine sono più numerosi, alcuni dotati di barbecue e fontanella d'acqua.
3- Seguendo ancora il sentiero in discesa, si può ammirare una parete di arenaria che lo sovrasta.
Le colline su cui si estendono i Prati di Mugnano infatti sono caratterizzate dalla presenza di arenaria, roccia di colore giallo ocra o grigiastro, costituite da sabbie debolmente cementate.
Queste sabbie si sedimentarono nella zona durante il Pliocene, fra i 5 e i 2 milioni di anni fa, quando il luogo era occupato da un golfo marino dalle acque poco profonde (la Pianura Padana era allora un mare di discreta profondità).
In alcuni punti il sentiero è decisamente sconnesso, spesso fangoso per l'affioramento di una falda acquifera.
PERCORSO 2
4- Podere Piazza
5- Commenda
6- Punto panoramico più bello
7- Grotta
8- Pini e cedri
Il parcheggio è anche il punto di partenza per raggiungere la sommità di Monte Mario.
Vi sono numerosi sentieri per il trekking, ma il più suggestivo è certamente quello ad anello, di difficoltà FACILE, con 2 ore di cammino totali.
(Mappa del Centro Villa Ghigi, segnaletica in rosso dell'autrice).
4- L'antico Podere Piazza, da cui parte il percorso, è oggi abbandonato.
Gran parte della superficie boscata del parco non presenta la struttura tipica del bosco, ma ha piuttosto l'aspetto di una boscaglia, o di un prato cespugliato.
5- Ruderi Casa Colonica Commenda
Qui vi è un ampio prato pianeggiante attrezzato per la sosta.
6- Il Punto Panoramico più bello ed elevato del Parco: 439 m.
In cima al cocuzzolo erboso la vista panoramica è in tutte le direzioni, ma soprattutto sui principali rilievi del Contrafforte Pliocenico: Rocca di Badolo, Monte dei Frati e Monte Adone.
©tartufestasassomarconi.com - segnaletica in rosso dell'autrice
La Rocca di Badolo.
7- Grotta
A scendere, sulla destra del sentiero una piccola grotta scavata nell'arenaria, utilizzata come rifugio durante la guerra.
8- Pini e Cedri
Qui il sentiero si allarga e si notano alcune conifere introdotte, come il Pino nero e i Cedri dell'Atlante e dell'Himalaya.
Quante volte sulla via Vizzano negli anni '80, prima di salire a Mugnano di Sopra, ci si fermava a bere alla fontanella (ora chiusa) sulla parete di arenaria, che l'amico "Gene" (Generali Giuliano R.I.P.) chiamava "il Gran Canyon"!
Quante sere su questa panchina, con le gambe a non toccare terra, a guardar le stelle e a lasciarsi cullare dal vento fresco dell'estate.
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Bibliografia:
-pieghevole "Prati di Mugnano", a cura del Centro Villa Ghigi, serie parchi e giardini bolognesi n. 7, omaggio ai lettori di 'La Repubblica', anno 1992.
Si possono lasciare i cani liberi nel parco? Grazie
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaCiascun comune può stabilire regolamenti specifici per la presenza dei cani in montagna, pertanto ti consiglio di verificarli.
RispondiEliminaIn genere, nei sentieri, l'uso del guinzaglio è obbligatorio per preservare la fauna selvatica e garantire la sicurezza degli escursionisti.