14 maggio - 13 ottobre 2025
CHI È MARIA PAOLA LANDINI
Nata a Parma nel 1951, Maria Paola Landini è una figura eclettica, che unisce la formazione medico-scientifica a una ricerca artistica profonda.
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Maria Paola Landini Autoritratto – ©Maria Paola Landini |
È laureata in biologia e medicina, con specializzazione in microbiologia e virologia, dedicando oltre quarant’anni alla ricerca e all’insegnamento universitario.
Ha diretto strutture complesse presso il Policlinico Sant’Orsola di Bologna, è stata direttrice scientifica dell’Istituto Ortopedico Rizzoli, ed è stata insignita di prestigiosi riconoscimenti, tra cui la laurea honoris causa dall’Università di Odessa e il Premio Minerva.
Alla sua attività scientifica ha sempre affiancato la fotografia, coltivata come atto di indagine e memoria.
Il suo archivio fotografico raccoglie oltre 100.000 immagini, e oggi fa parte degli archivi di Serendippo APS, un'associazione culturale fondata a Bologna nel 2008, che sviluppa progetti di arte contemporanea e ha curato questa mostra.
Landini ha pubblicato i volumi fotografici Rosa (2021) e V come Virus (2022), devolvendone gli introiti in beneficenza.
La sua fotografia, nutrita dal rigore dell’osservazione scientifica, trascende l’estetica per diventare strumento antropologico, esplorando la femminilità in tutte le sue declinazioni: corporea, relazionale, quotidiana.
LA MOSTRA
Ritratto di donna
Le fotografie di Maria Paola Landini compongono un archivio visivo della presenza femminile contemporanea: ritratti che si fanno epigrafi viventi, in dialogo con le testimonianze lapidee del museo.
L’allestimento si sviluppa in più sezioni: il nucleo iniziale nel cortile è accessibile gratuitamente, mentre il percorso completo si snoda tra le sale del museo.
Il Museo Civico Archeologico di Bologna offre il contesto ideale per un dialogo tra fotografia contemporanea e memoria del femminile nella storia antica.
La mostra presenta 137 fotografie.
Queste immagini raccontano la presenza delle donne attraverso gesti, posture, spazi vissuti, ponendosi in relazione visiva e concettuale con l’iconografia del passato.
In un’ottica di scambio attivo tra fotografia e archeologia, le curatrici del museo hanno affiancato alle immagini 21 reperti archeologici scelti tra le collezioni permanenti, che restituiscono volti, nomi e figure simboliche di donne — da eroine mitologiche a presenze quotidiane — provenienti da culture diverse, dall’antico Egitto al mondo romano.
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Statuetta femminile di offerente in bronzo proveniente da Grizzana (stipe votiva di Monte Acuto Ragazza, ca. 480 a.C.), periodo etrusco. ©Museo Civico Archeologico, Bologna. |
Il percorso espositivo si sviluppa in sei nuclei tematici, distribuiti in altrettante sezioni del museo:
il lapidario (cortile),
la sezione preistorica,
la Bologna etrusca,
la sezione greca,
la sezione egiziana,
e l’atrio.
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Atena Lemnia (testa), replica di età augustea di un originale greco perduto, scolpito in bronzo da Fidia. Marmo pentelico, cm 43. Provenienza: Collezione Palagi. ©Museo Civico Archeologico, Bologna. |
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Qui condivido solo una piccola selezione di immagini collocate sul colonnato del cortile del Lapidario, ovvero il primo dei sei nuclei tematici della mostra.
Si intitola:
Donna. Così com’è, il presente come testimonianza
Le fotografie restituiscono ritratti di donne colte nella verità quotidiana, libere da stereotipi, una presenza femminile contemporanea.
E tra epigrafi e frammenti antichi, prende forma il percorso.
Ogni immagine è un incontro: gesti, posture e sguardi compongono narrazioni intime, in dialogo silenzioso insieme alle iscrizioni incise nelle pietre del Lapidario.
→ LA PAGINA DELLE MOSTRE TEMPORANEE A BOLOGNA
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-Tutte le foto sono di Monica Galeotti, ad eccezione dell'autoritratto di Maria Paola Landini e delle due immagini relative alla statuetta etrusca in bronzo e alla testa di Atena di età augustea, gentilmente fornite dall'Ufficio Stampa di Bologna Musei (copyright indicato). I manufatti sono conservati presso il Museo Civico Archeologico di Bologna.
FONTI:
-Ufficio Stampa di Bologna Musei, comunicazione personale via e-mail in data 14 maggio 2025.
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