martedì 2 agosto 2016

Match Point

di Woody Allen. Con Scarlett Johansson, Jonathan Rhys Meyers, Emily Mortimer. (2005)


Woody Allen si allontana dalla sua tradizionale commedia per approdare a un genere drammatico.
Ambientato a Londra in ambiente altolocato, un ex tennista riesce a diventare parte di una famiglia ricchissima legandosi per interesse ad una donna che gli sta indifferente. Allo stesso tempo perde la testa per la sensuale compagna del futuro cognato. Gli eventi precipiteranno quando si troverà al bivio, alla forzata scelta fra le due donne, fra una strada dritta e sicura e una piena di incognite. 
Rivelerà, con un finale thriller, la sua immaturità e grettezza (oltre che fortuna).

Il tema è la fortuna, cioè la casualità della vita. A quanto nella vita il giudice del nostro destino non è il divino ma il caso. Nel film il protagonista a colloquio con un amico dice: "In ogni cosa è importante avere fortuna. Il lavoro è indispensabile ma hanno tutti paura di ammettere quanta parte abbia la fortuna. In fondo gli scienziati stanno confermando sempre di più che la vita esiste solo per puro caso: nessuno scopo, nessun disegno."

Viene in mente Pirandello, il "Fu Mattia Pascal" e una delle sue tematiche fondamentali: Casualità, Imprevedibilità, Relatività delle vicende umane. Gli uomini nascono liberi ma il Caso interviene nella loro vita, precludendo ogni loro scelta.

Il film scorre con melodrammi lirici di Verdi, Rossini, Doninzetti, Bizet (che hanno preso il posto dell'amato jazz). 
Woody Allen ha dichiarato di ritenere Match Point il suo miglior film; sono d'accordo, questo è un grandissimo film, dove la protagonista è una pallina da tennis.




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