Il Battistero di questa mirabile chiesa fu ricavato nel '500 trasformando l'antico Oratorio, e custodisce due magnifici dipinti.
LA STORIA
Addossata alla torre Garisenda vi era un tempo la chiesina di Santa Maria delle Grazie, costruita nel 1710 dall'Arte (compagnia) degli Strazzaroli (che aveva sede nel ricco palazzo attiguo, oggi occupato al piano terreno dalla libreria Feltrinelli).
Fu costruita per custodire l'immagine sacra della "Madonna delle Grazie", dipinta da Lippo di Dalmasio, pittore bolognese in attività fra '300 e '400.
Nel 1871 il consiglio comunale di Bologna decise di abbattere tutto ciò che era ai piedi della Garisenda, per facilitare la viabilità della sempre più trafficata Piazza Ravegnana. Vennero quindi abbattute due casupole, con botteghe da ciabattino e battirame, con antiche serrande annesse e la chiesetta.
Chiesina di Santa Maria delle Grazie (©Collezioni Genius Bononiae) |
Il prezioso dipinto fu trasportato nel Battistero della Chiesa di San Bartolomeo e Gaetano, proprio di fronte alla chiesa scomparsa.
Il dipinto dell'immagine mariana di Lippo di Dalmasio è ancora oggi qui conservato, sopra al piccolo altare.
Nel Battistero è conservata anche una tela di Giuseppe Varotti: "Le tre Marie al Sepolcro di Cristo".
Inoltre, a lato, la memoria storica particolareggiata dei fatti appena descritti, con una data di stesura del 1886.
Ho visitato il Battistero in occasione di un orario di apertura per la vendita di oggetti sacri.
Dopo la visita al piccolo Battistero, rimane la maestosa Chiesa dei Santi, che ha l'entrata in Strada Maggiore:
Elenco delle fonti consultate/utilizzate per la ricerca.
Bibliografia:
Marcello Fini, Bologna sacra: tutte le chiese in due millenni di storia, ed.Pendragon
C.Ricci e G.Zucchini, Guida di Bologna, ed. Alfa
Tiziano Costa, Bologna raccontata strada per strada, Collana C'era Bologna
Sitografia:
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