martedì 11 agosto 2020

PARCO DEI CEDRI

via Emilia Levante, Bologna


Il parco occupa un'area pianeggiante del quartiere Savena. È in parte circoscritto dal torrente Savena, al di là del quale inizia il Comune di San Lazzaro.


La prima porzione è stata inaugurata nel 1972, infine completato nel 1982. La superficie attuale è di circa 11 ha.


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LA STORIA

Alla fine del '700 gli inondamenti del torrente Savena in quest'area erano frequenti e si decise di deviarlo nell'Idice.
Il paesaggio era quello della piena campagna.
Gli appezzamenti, solcati da stradelli con siepi e fossi, erano coltivati a frumento, canapa e marzatelli (un tipo di orzo a semina primaverile) e disposti parallelamente al torrente.

Le proprietà erano due:
quella dei conti Malvasia, verso la via Emilia,
e quella dei Tacconi verso le colline.

Le abitazioni erano rurali.
Nel fondo Tacconi, detto "Bell'Aria", al piano superiore dell'edificio esisteva un appartamento per la villeggiatura estiva del proprietario.
Attualmente la casa Bell'Aria è edificio scolastico.

La foto storica di Giorgio Ramenghi mostra in primo piano la casa Bell'Aria. Si nota il filare di Cipressi, piantati all'inizio degli anni '50, nel viale di accesso.


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Parco dei Cedri 1970 - ©Giorgio Ramenghi photo



Il fondo dei conti Malvasia, detto "I due Portoni", passò in seguito a diversi conti e marchesi, infine il conte Lazzaro Sanguinetti lo acquistò nel 1892 come residenza di campagna.
Attualmente Villa Sanguinetti la si può intravedere dietro a moderni condomini.


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©google map




Oggi il parco è un'area verde semplice, con ampi prati e gruppi di alberi, al centro del quale si è inserita un'oasi del WWF.


I punti di interesse:

1- PIOPPI BIANCHI
2- INTORNO AL CHIOSCO
3- LE RIVE DEL SAVENA
4- OASI DEL WWF
5- PARETE VERTICALE
6- PIETRE IN GRANITO
7- BOSCHETTO MONUMENTALE


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©Google Earth - ©didascalie Monica Galeotti




1- PIOPPI BIANCHI

I Pioppi bianchi sono una specie molto utilizzata all'interno del Parco.
La corteccia biancastra e le foglie chiare e lanuginose consentono di distinguerlo dal Pioppo nero e dagli ibridi generalmente utilizzati per la produzione di legname.


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2- INTORNO AL CHIOSCO

Intorno al chiosco diversi arbusti ornamentali: Acero giapponese, Sinforicarpo, Lillà, Lauroceraso, Pitosporo, Laurotino.

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3- LE RIVE DEL SAVENA

Le sponde del torrente Savena coincidono con il lato est del parco; lo si può percorrere per tutto il tratto e proseguire a sud verso la collina fuori dal Parco dei Cedri, dove diventa Parco Lungo Savena, un progetto divenuto realtà, una cerniera di collegamento fra Bologna e San Lazzaro. L'ideale conclusione del Lungo Savena è il Parco del Paleotto, dove la zona di città si poggia su quella di collina.

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4- OASI DEL WWF

Nel 1989 in circa 1500 mq sono stati riuniti 200 esemplari di 20 specie di alberi e arbusti tipici della pianura, compreso un grande tronco marcescente.
L'area, all'interno della quale non è previsto alcun intervento, verrà utilizzata per attività didattiche e per studiare i processi di evoluzione naturale.


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5- PARETE VERTICALE

Alta circa 8 metri, è costituita da sabbie poco cementate con abbondanti ciottoli.

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6- PIETRE IN GRANITO

Fra l'erba, grandi pietre squadrate di granito che in passato sostenevano i tombini di accesso al sistema fognario della città.

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7- BOSCHETTO MONUMENTALE

Una macchia alberata con Farnie, Aceri montani e Bagolari.
Il panorama è una bella veduta d'insieme.


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Parco dei Cedri: un'oasi conosciuta e apprezzata da tutti i bolognesi.

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Bibliografia:
-pieghevole "Parco dei Cedri", a cura del Centro Villa Ghigi, serie Parchi e Giardini Bolognesi n. 8, omaggio ai lettori di Repubblica 1992.





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