La storia del verde a Bologna è quella di una città cambiata nel tempo:
Nel Medioevo.
Bologna possedeva orti-giardino protetti da alte mura, all'interno dei chiostri dei conventi e presso insediamenti popolari e palazzi nobiliari.
Nel Rinascimento.
Al verde veniva attribuita una funzione estetica e contemplativa, come la Palazzina della Viola dei Bentivoglio.
Nell'Età Moderna.
Il primo spazio verde pubblico venne aperto nel 1662: il Passeggio della Montagnola, una vera primizia urbanistica e sociale.
Nell'Età Contemporanea.
A seguire, il Passeggio Regina Margherita, 1874-1880, in virtù dell'"igiene" e dei benefici della vita all'aria aperta.
La questione del verde pubblico venne ripresa principalmente nel 1955 dal piano regolatore che ipotizzava una "grande Bologna", con oltre un milione di residenti.
Nel 1962 si prospettò una struttura capillare nel territorio e negli anni '69-'70 si cominciò a parlare di una "città a misura d'uomo", in pratica passare da verde come decoro a verde come servizio.
Negli anni '70 una variante del piano regolatore del '55 prende in considerazione la prima collina di Bologna, rendendo non edificabili ben 3.600 ettari, cioè quasi la totalità della collina.
Vengono consegnati al pubblico numerosi parchi collinari, come Villa Ghigi, Paderno, Cavaioni, Forte Bandiera e quello intercomunale dei Prati di Mugnano.
Nel 1982 si inserisce nel progetto globale della riappropriazione del territorio il disegno delle aste fluviali Lungo Reno, Lungo Savena, Canale Navile, ancora oggi in fase di compimento.
A concludere, il piano regolatore vigente aggiunge un elemento di grande valore: la "fascia boscata" (un esempio di riforestazione urbana) attorno alla Tangenziale, cintura di Bologna, in larga parte ancora in via di realizzazione.
La prima collina a sud e la cintura della Tangenziale a nord chiudono a cerchio la città.
Credo in una Bologna città ideale quando il verde a progetto, previsto su entrambi i fronti, sarà completamente realizzato.
Bibliografia:
-pieghevole "Il Verde di Bologna", a cura del Centro Villa Ghigi, serie Parchi e Giardini bolognesi, num. 18, omaggio ai lettori di Repubblica, 1992.
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