lunedì 22 luglio 2019

PALAZZO FAVA DA SAN DOMENICO

via del Cane, 9 - Bologna


La famiglia Fava a Bologna è rimasta al centro della vita pubblica per nove secoli, ricoprendo incarichi al servizio della chiesa e dei vari governi che nel tempo si sono susseguiti. Sono conosciuti come grandi mecenati delle arti e delle scienze.


Bologna-Palazzo-Fava-da-San-Domenico



Fra i numerosi palazzi e ville posseduti, il più importante è il complesso di via Manzoni, di grande prestigio perchè conserva gli affreschi dei Carracci.

La famiglia era numerosa e, suddivisa in vari rami, prendeva il proprio nome dalla diocesi più vicina.

In questa pubblicazione viene illustrato Palazzo Fava da San Domenico, ramo della famiglia così chiamato per la vicinanza all'omonima chiesa.

Bologna-Palazzo-Fava-da-San-Domenico



Vi è un'altra particolarità:
lo stemma della famiglia Fava è composto da strisce verdi sormontate da un cane bianco.
Il cane quindi, animale totem della famiglia, dà il nome alla via in cui si trova il palazzo.

Bologna-Palazzo-Fava-da-San-Domenico
Dal libro "Cronologia di famiglie nobili di Bologna", Pompeo Scipione Dolfi.



Il palazzo è poco conosciuto perchè la via è di scarso passaggio.

Bologna-Palazzo-Fava-da-San-Domenico



Si affaccia su via Marsili e via del Cane.





LA STORIA


Giacomo di Giovanni Fava, giovane mercante iscritto all'Arte della Lana, costruisce il palazzo nel 1573.

Bologna-Palazzo-Fava-da-San-Domenico



Non vi sono documenti che attestino la paternità del progetto, ma si dà per certo l'intervento dell'architetto bolognese Terribilia, cioè Antonio Morandi, celebre per l'Archiginnasio.
Il Terribilia morì nel 1568, quindi si presume abbia lasciato il progetto al figlio Francesco, il quale abitava davanti al palazzo.

Bologna-Palazzo-Fava-da-San-Domenico-




GLI INTERNI


Dieci anni dopo la costruzione del palazzo fu Girolamo Fava ad apportare migliorie:
affidò al pittore Cesare Baglione la decorazione dei fregi e dei soffitti.

Cesare Baglione fu un'artista originale e carismatico che lavorò moltissimo a Parma e Bologna, ma dei suoi lavori purtroppo rimane poco, a causa delle ristrutturazioni e dei danni bellici.


Le stanze del piano nobile presentano soffitti in legno a cassettoni con decorazioni a grottesche.
Qui illustrate le due maggiori delle sei presenti:
1- LA SALA DEL CAMINO
2- LA SALA DELLA PRESIDENZA


1-La Sala del Camino
E' l'ambiente più prestigioso, decorato interamente da Cesare Baglione.
Era il luogo destinato alle feste e al ballo.
Lungo le quattro pareti del fregio vi sono otto storie dell'Antico Testamento, due su ogni lato, incorniciate da riquadri con effetto a rilievo e sormontate da stemmi nobiliari.
I racconti biblici sono separati da figure allegoriche delle Arti Liberali, donne dai voluminosi corpi michelangioleschi che escono da nicchie dipinte.

Bologna-Palazzo-Fava-da-San-Domenico



Gli episodi biblici non sembrano avere un filo conduttore. Luigi Malaguti sostiene l'ipotesi dei Dieci Comandamenti, illustrati con le conseguenze della loro trasgressione.
Se questa lettura fosse corretta, il ciclo pittorico sarebbe unico nel suo genere.

Bologna-Palazzo-Fava-da-San-Domenico



Gli elementi religiosi del fregio convivono con gli elementi pagani del soffitto, dove sono dipinte eleganti grottesche.

Bologna-Palazzo-Fava-da-San-Domenico





2-La Sala della Presidenza
Anche in questa sala affreschi meravigliosi, ma qui vi è l'intervento della bottega del Baglione.

Bologna-Palazzo-Fava-da-San-Domenico






Bologna-Palazzo-Fava-da-San-Domenico



Dopo essere appartenuto alla famiglia Costa, il palazzo nel 1953 è passato alla Croce Rossa Italiana, Comitato di Bologna.

Bologna-Palazzo-Fava-da-San-Domenico-






Bologna-Palazzo-Fava-da-San-Domenico-




In esposizione una barella con sistema a bascula, dei primi anni del '900.

Bologna-Palazzo-Fava-da-San-Domenico-



Nelle sale minori, adibite ad uffici amministrativi, dispiace notare il sistema di illuminazione inserito infelicemente nei soffitti di pregio.

Bologna-Palazzo-Fava-da-San-Domenico-




Una curiosità:
dalle finestre del palazzo si scorge la seconda casa in cui visse Lucio Dalla, in vicolo Mariscotti, dove si trasferì dalla casa natale di piazza Cavour e dove compose i primi capolavori.

Bologna-Palazzo-Fava-da-San-Domenico-casa-lucio-dalla




Bologna-Palazzo-Fava-da-San-Domenico-casa-lucio-dalla




Il palazzo è visitabile saltuariamente attraverso le associazioni culturali presenti sul territorio.

Bologna-Palazzo-Fava-da-San-Domenico-




                                   → Cerca Bologna





Bibliografia:
-Pompeo Scipione Dolfi, "Cronologia di famiglie nobili di Bologna", 1670.
-Corrado Ricci e Guido Zucchini, "Guida di Bologna", 1976, ed. Alfa Bologna.
-Michele Danieli e Davide Ravaioli, "Palazzo Fava da San Domenico, Dimore Storiche Bolognesi", 2016, ed. Minerva Bologna.






Nessun commento:

Posta un commento