lunedì 15 luglio 2019

PALAZZO MARESCOTTI BRAZZETTI

via Barberia, 4 - Bologna


Questo palazzo rinascimentale così importante si riconosce dalla facciata incompiuta: da via Barberia si vede solo il portico. Oggi è sede del DAMS, Dipartimento delle Arti, Musica e Spettacolo.


Palazzo-Marescotti-Brazzetti-bologna




Custodisce una storia medievale di distruzione e saccheggio.
A partire dal 1501, attraverso una serie di vicende e di vendette fra i Bentivoglio e i Marescotti, venne distrutto prima lo splendido Palazzo chiamato Domus Aurea, poi il Palazzo dei Marescotti.

Più tardi, a definire la cacciata dei Bentivoglio e chiudere la faccenda, intervenì il cardinale legato Francesco Alidosio, il quale costrinse, anche facendo uso della forza e della tortura, gli amici dei Bentivoglio a pagare forti somme per la ricostruzione del Palazzo Marescotti, ma pensò di tenersene una buona parte, ed è per questo che mancarono i soldi per terminare il palazzo.

Palazzo-Marescotti-Brazzetti-bologna




Questa preziosissima storia si trovava presso la superstite famiglia che ne permise un copia per la biblioteca universitaria, e poi a Giuseppe Guidicini.

Il tutto nel 1508, anno in cui fu inserito il bellissimo portale, probabilmente del palazzo dei Bentivoglio.

Palazzo-Marescotti-Brazzetti-bologna







Palazzo-Marescotti-Brazzetti-bologna




Ma sarà l'ultimo discendente del ramo senatorio della famiglia, l'ambizioso e colto Raniero Marescotti, nel 1680, a ristrutturare, nei sette anni a seguire, gli spazi interni dell'edificio così come oggi li vediamo, decisamente barocchi, secondo lo stile dell'epoca.

Doveva ricalcare una architettura residenziale autocelebrativa.
Raniero approfittò della ricca dote ricevuta a seguito delle nozze avvenute nell'anno precedente tra Filippo Marescotti, suo nipote, ed Elena Pepoli.

Naturalmente, nella ristrutturazione vennero inseriti anche gli appartamenti per i novelli sposi.

Superato il portone medievale, all'interno una loggia e un ampio cortile.

Palazzo-Marescotti-Brazzetti-bologna




Fu l'architetto Gian Giacomo Monti, il più celebre e apprezzato del momento, già esperto per aver lavorato alla corte degli Estensi e dei Gonzaga, e a Bologna artefice dei Portici di San Luca, ad inserire il grande scalone scenografico, illuminato da grandi finestre che hanno dipinte prospettive illusionistiche.

Palazzo-Marescotti-Brazzetti-bologna



Due rampe simmetriche si fronteggiano.

Palazzo-Marescotti-Brazzetti-bologna







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Lo scalone permise di realizzare al piano nobile accessi indipendenti per gli appartamenti e un vasto atrio con balconata per il salone delle feste.

Bologna-Palazzo-Marescotti



Vediamo con ordine le cinque sale affrescate:

1- SALA DEL CAMINO

Un tempo Sala delle Udienze, nel 1682 viene dipinto il soffitto con
 "Felsina (Bologna) tra la Guerra e la Pace incoronata dalla Fama",
 ad opera di Marcantonio Franceschini.
Sotto Felsina, un leone e un agnello rappresentano un augurio di pace.

Bologna-Palazzo-Marescotti-Sala-del-Camino-Felsina





Le quadrature intorno al dipinto sono di Enrico Haffner.

Palazzo-Marescotti-Brazzetti-bologna









2- CAMERINO DA TOILETTE

Un tondo a monocromo con "Tre Putti reggenti la Chioma di Berenice", all'interno di una variopinta cornice di Haffner.

Bologna-Palazzo-Marescotti-Camerino-Toilette-chioma-Berenice



La Chioma di Berenice, elegìa del poema greco di Callimaco (300 a.C.), ben si addice a questa sala da toilette.
La versione latina di Catullo (I sec. a.C.), fu 
→ tradotta dal Foscolo nel 1803.

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La cornice di Haffner, particolare.

Palazzo-Marescotti-Brazzetti-bologna






3- SALA DELL'ALCOVA

"Venere che ha disarmato Cupido", del Franceschini.

Bologna-Palazzo-Marescotti-venere-che-ha-disarmato-cupido






4- SALA DI DIONISO


Fa da anticamera al Salone da Ballo e vede l'affresco "Giove che affida Bacco fanciullo a Mercurio", di Domenico Maria Canuti, 1682.
Allude all'allontanamento di Raniero da Bologna.

Bologna-Palazzo-Marescotti-Sala-di-Dioniso







Bologna-Palazzo-Marescotti-Sala-di-Dioniso




Il contributo più importante nell'opera decorativa del palazzo arriva dai fratelli Antonio e Giuseppe Rolli, rispettivamente quadrista e figurista, che li vede al lavoro nel Salone da Ballo (oggi sala didattica).


5- SALONE DA BALLO


Insieme allo scalone monumentale, il salone è il pezzo forte del palazzo.
"Esaltazione della Casa Marescotti" è il grande affresco nel soffitto.

Bologna-Palazzo-Marescotti-Salone-da-Ballo





Al centro le Allegorie "Sapienza" e "Gloria" a sostenere una Piramide.
Il Cerchio sulla piramide simboleggia l'Eternità.
Le Allegorie sono circondate da Putti con i simboli del potere militare e delle cariche religiose ricoperte dalla famiglia.

Bologna-Palazzo-Marescotti-Salone-da-Ballo




Nei medaglioni ovali, agli angoli del dipinto, figure femminili rappresentano quattro luoghi:
1- la Scozia, regione dalla quale ritenevano di discendere i Marescotti.

Bologna-Palazzo-Marescotti-Salone-da-Ballo-SCOZIA





Le città dove risiedevano i vari rami della casata:
 2- Bologna,

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 3- Roma,

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 4- Siena.

Bologna-Palazzo-Marescotti-Salone-da-Ballo-SIENA




Nel 1709 Giovanni Battista Caccioli dipinse ritratti di famiglia sulle pareti.

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Nel 1947, estinta la famiglia, il palazzo fu acquistato dal Partito Comunista Italiano, il quale, dopo averlo ristrutturato, vi collocò la storica sede del PCI, l'Istituto Gramsci e la Redazione dell'Unità.
Il PCI era il primo partito in città dopo la caduta del fascismo.

A seguito della caduta del muro di Berlino e conseguente scioglimento del PCI, nel 1991 diventa sede del giornale satirico "Cuore", diretto da Michele Serra, giornale divenuto indipendente e non più allegato al quotidiano dell'Unità.

Nel 1997 il palazzo passa all'Alma Mater Studiorum, che lo restaura dal 2003 al 2007.
Oggi i 5200 mq del palazzo ospitano il DAMS, Dipartimento delle Arti, Musica e Spettacolo, che qui ha la sua sede centrale.
Un vero privilegio assistere a lezioni universitarie in aule così belle.

Bologna-Palazzo-Marescotti





Per concludere: all'esterno, sotto al portico del palazzo, si nota la bella Madonnina della Provvidenza nel muro di chiusura, affrescata da ignoto.

Bologna-Palazzo-Marescotti-madonna-della-provvidenza







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Questa visita è stata possibile grazie alle giornate FAI di primavera 2019; normalmente si può accedere a piccoli gruppi facendone richiesta alla pagina dell'Università.






                                           → Cerca Bologna





Bibliografia:
-Tiziano Costa, "Bologna raccontata strada per strada", collana C'era Bologna, anno 2014, Costa Editore.
-foglio informativo del FAI
-Corrado Ricci e Guido Zucchini, "Guida di Bologna", 1976, ed. Alfa Bologna

-resoconto visita guidata FAI


Sitografia:
-www.bolognawelcome/palazzo-marescotti-brazzetti
-www.baroqueart/discover
-www.originebologna/via-barberia-4





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