Dalle parole di Moni Ovadia: "Un percorso importantissimo per la Sicilia e per l'Italia intera. Un progetto di informazione molto emozionante.Che cos'è stata la mafia e cos'è l'impegno contro il fenomeno oggi."
L'idea di creare a Palermo il Memoriale No Mafia nasce nel 2005.
Umberto Santino e la moglie Anna Puglisi
hanno fondato nel 1977 il Centro Siciliano di Documentazione Peppino Impastato (CSD).
Ed è del CSD la proposta di creare un memoriale-laboratorio della lotta alla mafia.
Umberto Santino e Anna Puglisi - ©addiopizzo |
L'idea del 2005 viene conseguita nel 2017, quando Umberto Santino e Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, firmano l'intesa che avvia la realizzazione.
Viene individuato Palazzo Gulì, nel centro storico della città, come sede del memoriale.
Il palazzo subì i bombardamenti del 1943 e in seguito fu acquistato dal Comune.
Oggi è stato riportato alla luce con il restauro effettuato per ospitare il Memoriale.
La missione del Memoriale è quella di mantenere la memoria storica attraverso il racconto complesso del fenomeno mafioso, che non si riduce ai soli episodi conosciuti.
È inoltre uno spazio educativo di informazione per offrire una chiave di lettura del presente, uno spazio di documentazione e studio.
A Palermo tutto è cominciato, per poi estendersi alla Sicilia intera, all'Italia intera e a livello internazionale.
È significativo che il Memoriale risieda proprio qui, a dimostrare che vi sono tanti cittadini che lottano contro ogni prepotenza e violenza mafiosa.
Ci sono aree di studio, con una biblioteca, un archivio e una banca dati, un'area didattica e un'area web e social.
Il CSD Peppino Impastato, negli oltre 40 anni di attività, ha raccolto un'enorme documentazione, che può arricchire continuamente la sede del Memoriale No Mafia.
Il percorso espone gli eventi in modo cronologico, dalle origini ai giorni nostri, attraverso pannelli, immagini e proiezioni.
Il Memoriale si sviluppa partendo dal piano terra, con il punto di accoglienza e le sale per le attività didattiche.
Al piano nobile il racconto della storia della mafia e dell'antimafia in Sicilia.
Fra i tanti incontri, quello del 2008 a Cinisi organizzato dal CSD e dall'ANPI di Anzola dell'Emilia (BO) a ricordare "Le donne tra mafie e antimafia, subalternità e liberazione", un felice connubio di Resistenza.
Felicia Bartolotta Impastato è stata insignita del titolo ANPI di Partigiana Antimafia.
Infine Le Sicilie di Pino Manzella, amico e compagno di lotta di Peppino Impastato.
Manzella ha dipinto la rappresentazione della Sicilia in tanti suoi aspetti.
Il pittore utilizza antichi documenti manoscritti come base per gli splendidi e significativi acquerelli.
"L'isola ferita", 2006, china acquerellata su documento originale del XIX sec.
"L'isola inchiodata", 2006, china acquerellata su documento originale del XIX sec.
"L'isola delle madri che piansero i loro figli (Felicia Bortolotta e Francesca Serio, madri di Peppino Impastato e Salvatore Carnevale)", 2007, china acquerellata su documento originale del XX sec.
"L'isola ribelle (Peppino Impastato fermato durante una manifestazione)", 2007, tecnica mista su documento originale del XIX sec.
In questo luogo verrà completato il terzo piano, che attualmente è in ristrutturazione.
L'ingresso è gratuito.
Per altre e più complete informazioni suggerisco la consultazione dei siti
→ Memoriale No Mafia e
→ Centro Siciliano di Documentazione Peppino Impastato.
In particolare:
- cos'è l'area grigia e la borghesia mafiosa
e
- la storia dell'antimafia e l'antimafia di oggi.
→ Conclusioni su Palermo
→ gli altri Diari di Viaggio
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