sabato 17 aprile 2021

GRIDALO

ROBERTO SAVIANO


 La programmazione di un viaggio e il libro di Roberto Saviano "Gridalo". 


saviano-gridalo-FOTO-Monica-Galeotti



È un libro di denuncia, come sempre si presentano i libri, gli articoli e i racconti di Saviano. 
Qui ve ne sono molte di denunce, non c’è solo la camorra, vi sono vicende di oggi e di ieri, anche di un passato molto remoto, quello medievale.
Il risultato non cambia, l’uomo è sempre lo stesso, l’ingiustizia esiste dai tempi dei tempi. 
Saviano non si limita ad indagare e a raccontare, invita ad aprire gli occhi e a denunciare a nostra volta l’ingiustizia che stiamo subendo o che subiscono altri, in una sola parola: Gridalo.
Nelle pagine si nasconde anche una richiesta di aiuto, un desiderio di supporto, di sostegno.

Nelle pagine del blog racconto la mia città, Bologna, insieme ad itinerari di viaggio in Italia e in Europa. 
A volte, confrontandomi con altre persone, trovo fastidioso il racconto di un’ideale di viaggio o di visita ad una città che consiste nell'arrivare e perdersi, nelle strade, in mezzo alla gente, per cercare di capire il luogo in cui ci si trova.
Per me si tratta di un punto di arrivo, non di partenza. Mi spiego meglio. 

Ho trovato nelle pagine di Saviano una considerazione riguardo il viaggio della verità, della denuncia e della giustizia.

Dice Saviano: "Se entri in un bosco con la cartina dei sentieri in mano, non è che il cammino diventa predeterminato. La cartina non ti salva dalla fatica di attraversare il guado, non ti ripara dalla sterpaglia fitta, che dovrai spesso strappare, e soprattutto nessuna cartina ti impedisce di perderti lungo il cammino; forse te lo rende più sicuro, mostrandoti dove stai andando: certamente ti evita di sprecare tempo a percorrere strade che non conducono da nessuna parte."¹

Saviano ci vuole consegnare questa mappa, frutto della sua esperienza, perché se decidiamo di intraprendere una denuncia, se pensiamo di avere subíto un'ingiustizia, con la carta in mano potremmo vedere in anticipo il luogo dell'imboscata, perché le insidie sono sempre dietro l’angolo.

E in questo senso il libro è un'ottima mappa, punto di partenza.

Per una associazione di idee ho collegato questa considerazione ai miei viaggi.
Programmare un viaggio nei minimi dettagli, non vuole dire non essere capaci di abbandonarsi ad un luogo, non essere capaci di "perdersi", critica che arriva spesso da una visione superficiale, una visione turistica, sprovveduta.
Significa, al contrario, come dice Saviano, non perdere tempo.
Le mappe, la programmazione, ti orientano, sono indispensabili.
Puoi perderti a partire da quelle mappe, da quella programmazione.
Conoscere, capire prima, poi decidere eventualmente, se si ha voglia, di percorrere strade senza itinerari prefissati.
La programmazione di un viaggio, il suo itinerario, la visita ad un palazzo, ad un museo, è imprescindibile.

E infine: "Su ogni strada che percorrerai, sentirai sempre correrne sotto un’altra, quella della città parallela. Un’altra storia che non puoi ignorare perché è più reale di quell’altra."²


La storia! 
In questo caso il collegamento è:
descrivere un itinerario, un edificio, una strada.
Poi accompagnare le immagini al racconto, e diventa un secondo racconto che si sovrappone.
Infine, se è il caso, i segreti nascosti, un'altra storia ancora. 





______________________________


¹Roberto Saviano, "Gridalo", ed.Bompiani-Giunti Overlook, 2020, p.11-12.
²p.216.

________________________________________


 ©testo del libro virgolettato con diritto di citazione






Nessun commento:

Posta un commento