Con il Parco di Villa Borghese inizio a tracciare l'area di Roma Nord.
Ho toccato tre zone in tre giorni:
1 - VILLA BORGHESE
2- MUSEI DI VILLA TORLONIA
3- FORO ITALICO
©google earth - ©screenshot e didascalie Monica Galeotti |
Ho percorso tutti gli itinerari a piedi, coprendo notevoli distanze, ma volendo si può prendere un tram da piazzale Flaminio che percorre la via Flaminia, per l’area del Villaggio Olimpico.
Se escludo Villa Borghese, la zona è poco frequentata dal turismo di massa, quindi piacevolissima da percorrere.
Per descrivere la zona di Roma Nord ho trovato logico iniziare dall’oasi verde del grande parco di Villa Borghese.
Ci sono nove ingressi: scelgo di partire da Piazza del Popolo, una delle più famose e frequentate piazze di Roma, e salgo le rampe del Pincio.
Il Pincio (o colle Pinciano) è il colle su cui poggia questo primo giardino pubblico di Roma con diverse ville e giardini.
Non fa parte dei canonici sette colli di Roma.
Salgo da uno dei due tornanti che girano sul lato orientale della piazza, dal delicato disegno, un unicum neoclassico che unisce Piazza del Popolo e Porta Flaminia, al Pincio.
Questo progetto architettonico si deve alla breve occupazione francese di Napoleone, realizzato da Giuseppe Valadier.
Quindi il primo giardino pubblico di Roma si deve a Napoleone.
La vista da quassù è così bella, tanto che in alcune città italiane vi sono parchi panoramici che portano il nome di Pincio, come ad esempio Bologna, dove la scalinata monumentale di Piazza XX Settembre porta alla terrazza panoramica dei Giardini della Montagnola.
La vista si apre sulla sottostante Piazza del Popolo e sul rione Prati, dove spicca la cupola di San Pietro.
Per gran parte questo parco era proprietà della residenza privata di Scipione Borghese.
È un bellissimo parco, con sistemazioni di vario tipo: giardino all’italiana, stile inglese, edifici, fontane e laghetti.
Si estende su un’area di 80 ettari ed è il quinto più grande parco pubblico di Roma.
Ho tracciato un percorso per una piacevole passeggiata che va a toccare i punti principali, prima di entrare al Museo e Galleria di Villa Borghese.
1- OROLOGIO AD ACQUA
2- FONTANA DELLA PESCHIERA
3- MUSEO CARLO BILOTTI
4- CASINA DEL LAGO E LAGHETTO DI VILLA BORGHESE
5- TEMPIETTO DI DIANA
6- PIAZZA DI SIENA
7- FONTANA DEI CAVALLI MARINI
1- OROLOGIO AD ACQUA
In questa fontana é sistemato un orologio ad acqua del 1867, di Giovanni Battista Embriaco.
Disposto su un isolotto al centro di un piccolo lago, poggia sopra delle pietre.
La struttura dell’orologio riproduce i tronchi degli alberi, così si inserisce perfettamente nella natura circostante.
Tecnicamente l’orologio ad acqua si chiama idrocronometro: un getto d’acqua riempie alternativamente due vaschette che oscillano e muovono delle aste che trasmettono il moto alle lancette.
2- FONTANA DELLA PESCHIERA
Arrivo dall'alto da viale Terragona: la fontana è circondata da una vegetazione lussureggiante e alberi in fiore.
Detta anche Fontana Rotonda, è stata realizzata nel 1908.
3- MUSEO CARLO BILOTTI
Carlo Bilotti è stato un imprenditore nel campo della cosmetica e appassionato collezionista d’arte.
Ha donato la propria collezione alle città di Roma e Cosenza.
In questo museo vi sono pochi pezzi, ma sono di altissimo livello: alcuni ritratti eseguiti da Andy Warhol alla moglie e alla figlia di Bilotti e 18 opere di Giorgio de Chirico.
Il tutto è reso ancora più interessante perché l'edificio era l'Aranciera di Villa Borghese.
4- CASINA DEL LAGO E LAGHETTO DI VILLA BORGHESE
Dal Museo Bilotti prendo viale dell’Aranciera dove trovo la Casina del Lago, un piccolo chalet, realizzato negli anni '20 del XX secolo, oggi caffetteria.
Adiacente è il Laghetto di Villa Borghese, inserito nel Giardino del Lago, uno dei giardini recintati del parco, realizzato in stile inglese alla fine del Settecento, dove è possibile noleggiare una barchetta a remi.
In un isolotto artificiale del laghetto, il Tempio di Esculapio, dedicato al dio della medicina.
Chiaramente in stile neoclassico, è stato realizzato fra il 1785 e il 1792 da Antonio e Mario Aprucci e dal pittore italiano Cristoforo Unterperger.
5- TEMPIETTO DI DIANA
Proseguo il mio itinerario verso Piazza di Siena e incontro il meraviglioso Tempietto di Diana.
Venne costruito da Antonio Asprucci nel 1789 per volere di Marcantonio IV Borghese.
Il tempio deve il suo nome alla statua in marmo a grandezza naturale di Diana, la cosiddetta Diana di Gabi, che si trovava all’interno sul basamento.
Nel 1807 il principe Camillo II Borghese, in difficoltà finanziarie, vendette alla Francia di Napoleone 344 opere provenienti dalla collezione, fra cui la Diana di Gabi, che oggi si trova al Museo del Louvre.
6- PIAZZA DI SIENA
La piazza deve il suo nome a Siena, luogo di origine della famiglia Borghese.
Questo spazio fu creato perché ricordasse Piazza del Campo e destinata ad accogliere manifestazioni e feste popolari.
Dal 1922 è diventata luogo di elezione di un concorso equestre, diventato internazionale nel 1926.
7- FONTANA DEI CAVALLI MARINI
nel piazzale omonimo
Poco oltre Piazza di Siena trovo la piccola piazza in cui confluiscono quattro viali alberati e la Fontana dei Cavalli Marini al centro.
Per volere di Marcantonio IV Borghese, fu realizzata da Cristoforo Unterperger e Vincenzo Pacetti.
I cavalli hanno i corpi a forma di pesce e affiorano dall’acqua con le zampe sollevate, sollevano con le teste e le code una seconda vasca sormontata da un doppio calice, decorato con foglie d’acanto.
Ancora pochi passi:
è arrivato il momento di entrare al Museo e Galleria Borghese, luogo principe di questo parco.
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Sitografia:
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