lunedì 27 novembre 2017

MUSEO CHECCO COSTA

Autodromo di Imola

(torna Autodromo prima parte)



Dal 30 giugno 2013 l'Autodromo di Imola ospita il Museo Checco Costa. L'inaugurazione ufficiale della struttura è però stata il 1 maggio 2014, in occasione del 20° anniversario della scomparsa di Ayrton Senna.


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Si tratta di una vasta area realizzata sopra ai box del circuito, con documenti, immagini e mezzi che raccontano la storia dell'Autodromo.

Imola-Autodromo Enzo e Dino Ferrari





Ho visitato il museo il giorno dell'inaugurazione; titolo della mostra:
"ImolAyrton 2014".

Imola-Autodromo Enzo e Dino Ferrari





La mostra presenta cimeli e vetture di Ayrton, ed è curata da Claudio Giovannone, rappresentante europeo dell'Istituto Senna, e Paola Senna, nipote del pilota e responsabile dell'istituto.

E' una monoposto del campione brasiliano a dominare l'ingresso del museo, la Williams FW16 del 1994.

Imola-Autodromo Enzo e Dino Ferrari








Imola-Autodromo Enzo e Dino Ferrari








Imola-Autodromo Enzo e Dino Ferrari





Il kart in edizione limitata speciale Ayrton Senna Collection.

Imola-Autodromo Enzo e Dino Ferrari





Due esemplari di Formula Ford 2000 della scuderia Van Diemen, quando Senna correva nel 1982 e si aggiudicò 22 gare su 28 nell'intera stagione.

Imola-Autodromo Enzo e Dino Ferrari





La Ralt RT3 della West Surrey Racing, per la Formula 3 britannica, 1983.

Imola-Autodromo Enzo e Dino Ferrari








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Gli anni di Senna alla Lotus, dal 1985 al 1987, con la livrea John Player Special.

Imola-Autodromo Enzo e Dino Ferrari
Lotus 98T.








Imola-Autodromo Enzo e Dino Ferrari








Imola-Autodromo Enzo e Dino Ferrari





La foto di Ayrton riportata nel monumento al Parco delle Acque Minerali. 





La consacrazione di Senna alla McLaren, dal 1988 al 1993.

Imola-Autodromo Enzo e Dino Ferrari








Imola-Autodromo Enzo e Dino Ferrari





Nei box al piano terra, un'altra esposizione di auto.

La Porsche 956, guidata da Senna alla 1000 km del Nürburgring nel 1984, portata a Imola dall'attuale proprietario, il collezionista Alexander Seibold.
Tre giri di pista come co-pilota alla modica cifra di €790.

Imola-Autodromo Enzo e Dino Ferrari








Imola-Autodromo Enzo e Dino FerrariImola-Autodromo Enzo e Dino Ferrari






La Minardi M193B di Michele Alboreto, 1994.

Imola-Autodromo Enzo e Dino Ferrari





L'auto d'epoca Stanguellini 1100 Sport Nazionale, con motore di derivazione Fiat, della storica casa automobilistica di Modena.
185 chilometri orari, nel 1946 e 1947 ha vinto il campionato italiano della categoria.

La conversione di Enzo Ferrari da pilota e direttore di scuderia sportiva, a industriale dell'automobile fu stimolata dall'amicizia-competizione con Vittorio Stanguellini, il modenese che alla fine degli anni '40 dominava i circuiti del mondo con le auto Fiat abilmente modificate.
Testimonianze modenesi attestano che Ferrari si sarebbe avvalso dell'esperienza delle officine di Stanguellini usufruendo anche di tecnici dell'amico-avversario.

Imola-Autodromo Enzo e Dino Ferrari






La Ferrari 412 T2 del 1995 di Jean Alesi.

Imola-Autodromo Enzo e Dino Ferrari





Il numero 27 rimane comunque legato al ricordo degli anni in Ferrari di Gilles Villeneuve.

Imola-Autodromo Enzo e Dino Ferrari





Il museo è aperto tutto l'anno, anche al di fuori delle manifestazioni sportive e, dopo questa mostra, ha proposto mostre temporanee che ruotano intorno al mondo dei motori in generale.
Per sapere quale mostra è attualmente in corso, consiglio di consultare il → i canali informativi legati all'Autodromo di Imola.

Imola-Autodromo Enzo e Dino Ferrari








                                 



Il murale dedicato ad Ayrton Senna al Museo Checco Costa è stato realizzato dall'artista brasiliano Eduardo Kobra nel 2019, in occasione del 25° anniversario della scomparsa del pilota.

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