MOSTRA "BOLOGNA FOTOGRAFATA"
9 giugno 2018 - 2 aprile 2019
Galleria Modernissimo
Sottopasso di Piazza Re Enzo - BOLOGNA
La mostra ha subito diverse proroghe, l'ultima fino al 4 agosto 2024.
Una Bologna fotografata che tocca tre secoli di storia. E della città c'è tutto, o quasi.
Dall'abbattimento sciagurato delle mura e di alcune torri per fare spazio alla "modernità", alla distruzione durante la seconda guerra mondiale, fino alla ricostruzione.
Gli avvenimenti del dopoguerra e i personaggi che ne hanno preso parte: il basket giocato alla Sala Borsa, il Bologna calcio, il femminismo, le donne di Antonio Masotti, Lucio Dalla, Vasco Rossi, Andrea Pazienza e i grandi artisti passati in città, Ella Fitzgerald, Keith Jarrett, Miriam Makeba, Miles Davis, Sofia Loren, i Clash, Patti Smith.
La rivoluzione del Cassero e il Movimento del '77, il disastro alla stazione ferroviaria del 2 agosto.
La mostra si apre con la visione archeologica di Willy Osterman, fotografo e professore di New York, al quale fu commissionato nel 1998 un ambizioso progetto a Bologna: rifotografare antiche immagini della città, per rivelarne la trasformazione.
Attraverso un accuratissimo lavoro durato nove mesi, le immagini vengono messe a confronto con una trasformazione perfetta.
Sono proposte attraverso un bellissimo video fotografico, ma sono selezionate anche nel libro "Déjà View. Bologna, Italy".
La presentazione scritta, a cura dei responsabili della mostra, ha una nota interessante:
"Ci tuffiamo nella cornice delle fotografie come se fossero finestre aperte sui nostri ricordi, senza accorgerci che qualcuno ha deciso quali cose dovessimo vedere e quali no, e anche come dovessimo vederle.
I fotografi non sono cavalieri solitari della rappresentazione. Il loro lavoro è spesso commissionato dalle istituzioni.
La Bologna che vedremo non è la Bologna com'era, ma come qualcuno ha voluto che la vedessero i contemporanei e noi posteri.
E' una Bologna premeditata.
E tuttavia anche quelle volontà di rappresentazione orientate, intenzionali, politiche o artistiche, una volta che ne siamo consapevoli, diventano parte della visione straordinaria che la fotografia ci consente di gettare dietro le nostre spalle, sull'aspetto dei luoghi come erano, come sono cambiati, come sono diventati."
Quindi iniziamo con la carrellata di storia; e di emozioni per chi Bologna la conosce, perchè ci ha vissuto o perchè ci vive:
PIAZZA VITTORIO EMANUELE (oggi piazza Maggiore)
Con i banchetti del mercato, la foto risale a prima del 1877 perchè in quell'anno cessò di svolgersi il mercato.
©bolognafotografata - Monica Galeotti©photo
La piazza ante 1904, con la statue equestre oggi spostata all'entrata dei Giardini Margherita.
©bolognafotografata - Monica Galeotti©photo
IL CAFFÈ RISTORANTE ZEMMI
Costruito all'interno dei Giardini Margherita, in occasione dell'Esposizione Emiliana.
©Pietro Poppi, 1888 - Monica Galeotti©photo
TEATRO DIURNO ARENA DEL SOLE
Aspetto dell'anfiteatro all'aperto, alla centesima rappresentazione dell'opera "La figlia di Jorio", 1904.
©bolognafotografata - Monica Galeotti©photo
BIRRERIA RONZANI
Via degli Orefici. Sale interne della birreria Ronzani in palazzo Lambertini, prima delle demolizioni avvenute durante gli sventramenti del Mercato di Mezzo.
©Arnaldo Romagnoli, 1911 - Monica Galeotti©photo
©bolognafotografata - Monica Galeotti©photo
GLI EVENTI DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE
Un piccolo cinema, con riprese su una Bologna distrutta dagli eventi bellici della Seconda Guerra.
Orti di guerra dell'Opera Nazionale Maternità ed Infanzia (O.N.M.I.), nell'area di piazza Puntoni.
©Nino Comaschi, 1942 - Monica Galeotti©photo
Orti di guerra in città e la mietitura del grano ai Giardini Margherita, 1942.
Sofia Loren al Grand Hotel Baglioni.
©Aldo Ferrari, anni '50 - Monica Galeotti©photo
Sofia Loren in occasione del passaggio del Rally del Cinema.
©Nino Comaschi, 1956 - Monica Galeotti©photo
Sofia Loren con i dipendenti dell'Alcisa in occasione delle riprese del film "La mortadella" di Mario Monicelli, 1971.
Alfred Hitchcock visita gli scavi di Spina al Museo Archeologico.
©Walter Breveglieri, 1960 - Monica Galeotti©photo
Giorgio Morandi con la moglie Dina in piazza Santo Stefano.
©Walter Breveglieri, 1955 - Monica Galeotti©photo
Sotto il portico, via Castiglione.
©Aldo Ferrari, anni '50 - Monica Galeotti©photo
Traffico in Strada Maggiore.
©Nino Comaschi, 1959 - Monica Galeotti©photo
GLI "SCATTINI"
Erano i paparazzi della gente comune.
I precursori dei più celebri paparazzi, gli "scattini" erano fotografi di strada attivi dalla metà degli anni '30 ai primi anni '60, lungo le maggiori arterie dei principali centri cittadini.
A Bologna in via Ugo Bassi, via Rizzoli, piazza Maggiore, piazza Nettuno e via Indipendenza gli "scattini" fotografavano il passeggio spesso simulando uno scatto, per non consumare l pellicola, e ripetendolo se il soggetto era interessato.
LA SALA BORSA
I giocatori della Virtus giocano in Sala Borsa: Negroni, Zucchi, Rapini. A lato Rosolen del Pavia (anni '50).
©bolognafotografata - Monica Galeotti©photo
DONNE E FEMMINISMO
Al centro l'avvocato Edda Stocchi protagonista del movimento femminile nazionale.
Partecipò alla redazione di alcune importanti leggi del Diritto Civile.
©Enrico Pasquali, anni '60 - Monica Galeotti©photo
LE BOLOGNESI DI ANTONIO MASOTTI
Nel 1963 nelle librerie italiane esce un libro che raccoglie una selezione di 146 fotografie scattate dal fotografo fra il 1958 e il 1962.
Riprendendo donne eleganti, sofisticate, studentesse, artiste, fruttivendole, bariste, ci si accorge che le donne bolognesi non hanno nulla in comune con lo stereotipo bolognese della donna prosperosa e disponibile.
E' un omaggio alle donne di Bologna che Masotti immortalò fra i portici e le piazze della città.
Charlie Haden, 1969.
Keith Jarrett, al Teatro Comunale, 1969.
Ella Fitzgerald, 1970.
©Piero Casadei - Monica Galeotti©photo
Miles Davis al Palasport, 1973.
Miriam Makeba al Palasport, 1973.
Chet Baker e Charles Mingus.
©Luigi Nasalvi - Monica Galeotti©photo
Lucio Dalla e Paola Pallottino.
©Walter Breveglieri, 1971 - Monica Galeotti©photo
Andrea Pazienza.
©Francesco Candi, 1977 - Monica Galeotti©photo
INAUGURAZIONE DEL CASSERO DI PORTA SARAGOZZA
©Ugo Bonessi, 26 giugno 1982 - Monica Galeotti©photo
IL MOVIMENTO DEL '77
Fu movimento politico spontaneo extraparlamentare nato in Italia come sviluppo e trasformazione dei movimenti giovanili e operai ancora esistenti dopo il Sessantotto, caratterizzato dalla dichiarata contestazione al sistema dei partiti e dei sindacati.Bologna fu teatro di violentissimi scontri in piazza, culminati con l'uccisione di Francesco Lorusso, militante di Lotta Continua.
Scritte al DAMS occupato.
©Enrico Scuro, 16 febbraio 1977 - Monica Galeotti©photo
Umberto Eco e Luigi Squarzina in assemblea al DAMS occupato.
©Enrico Scuro, 3 marzo 1977 - Monica Galeotti©photo
Dario Fo al Palasport, "Convegno nazionale contro la repressione", una tre giorni (23-25 settembre 1977) che segna probabilmente la fine politica del Movimento del '77.
©Enrico Scuro - Monica Galeotti©photo
Patty Smith in concerto allo stadio.
©Enrico Scuro, 9 settembre 1979 - Monica Galeotti©photo
Vasco Rossi, Dalla e De Gregori.
OLTRE 4500 IMMAGINI: UN RICONOSCIMENTO
La mia foto "Dark Bologna", omaggio a un brano di Lucio Dalla, è entrata nelle 31 della selezione definitiva fra le oltre 4.500 del contest su Instagram ed è stata proiettata, insieme alle altre selezionate, durante la mostra.
"Lungo l’autostrada da lontano ti vedrò ecco là le luci di San Luca” (Dark Bologna) Lucio Dalla.
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