MAST significa Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia. E' un centro espositivo realizzato dall'imprenditrice e filantropa Isabella Seragnoli.
Si trova nella prima periferia di Bologna, adiacente la sede della storica G.D., oggi Coesia.
La G.D. fu fondata come fabbrica di motociclette nel 1923 in viale Aldini e, dopo la guerra, venne riconvertita in azienda di packaging ed ha sede in via Battindarno.
Si è poi evoluta nel tempo con nuovi business acquisiti dal 1980 al 2013:
18 aziende entrate a far parte della holding di famiglia, con 98 unità operative in 32 paesi.
Dal 2002 Isabella Seragnoli detiene il 100% della proprietà del gruppo che dal 2005 ha assunto la denominazione Coesia S.P.A. e controlla tutte le attività operative.
Consapevole del ruolo etico e sociale dell'imprenditore, Isabella Seragnoli è da sempre impegnata non solo nella crescita del gruppo ma anche nella "Corporate Philanthropy", donazioni benefiche e risorse a organizzazioni senza scopo di lucro.
Delle numerosissime iniziative realizzate sono da menzionare in campo sociosanitario:
l'hospice a Bentivoglio, l'hospice Bellaria e l'hospice Casalecchio, centri di assistenza gratuita per pazienti oncologici non guaribili. Il reparto di oncologia pediatrica e l'istituto di ematologia e oncologia medica del policlinico Sant'Orsola, a Bologna.
In campo artistico Isabella crea il MAST, che si occupa di diverse attività, in primo luogo per offrire servizi ai lavoratori del gruppo industriale e allo stesso tempo servizi a disposizione del territorio e del cittadino.
Aperto nel 2013, promuove un processo culturale atto a stimolare nelle nuove generazioni l'interesse verso la meccanica, la tecnologia, l'imprenditorialità e il senso di appartenenza a un territorio fra i più virtuosi in Italia.
In concomitanza con l'apertura del MAST si è dato il via alla prima edizione di Foto/Industria, biennale di fotografia industriale.
All'esterno sculture monumentali:
la rossa "Old Grey Beam" di Mark di Suvero (similare a "K-piece" all'ingresso del bellissimo museo Kröller-Müller a Otterlo in Olanda).
"Reach" di Anish Kapoor, istallata permanentemente nella salita di entrata nell'ottobre 2017.
Una grande superficie a specchio dove si riflettono il cielo e la città.
"Amor" di Robert Indiana, famoso in tutto il mondo per la medesima scultura "Love", sempre con la o rovesciata (ricordo l'immagine di copertina del romanzo Love Story di Erich Segal, ispirata all'opera di Indiana).
All'interno dell'edificio diverse attività.
PIANO TERRA
-un ristorante aziendale.
-un centro wellness.
-un asilo nido e una materna,
cui ha collaborato Reggio Children, la fondazione di Reggio Emilia che ha ricevuto riconoscimenti da tutto il mondo per la pedagogia più avanzata.
L'asilo ospita prevalentemente figli di lavoratori del gruppo Coesia.
PRIMO PIANO
1- Gallery tecnologica.
Si apre in un'area didattica, di gioco, che descrive la tecnologia meccanica e il mondo del lavoro. Le immagini cambiano trimestralmente.
Si può giocare a incartare una caramella con il famoso procedimento meccanico della G.D.
2- Gallery fotografica (spazi espositivi a ingresso gratuito)
L'area espositiva della Gallery è anche la sede principale della Biennale di Foto Industria.
3- Caffetteria
4- Auditorium
Realizzato con tecniche d'avanguardia in grado di modulare l'acustica, in base all'evento proposto (cinema, teatro o danza). 400 posti.
SECONDO PIANO
5- Academy
Dedicata all'innovazione tecnologica, per la formazione tecnica e manageriale.
Naturale concludere con la frase di Ivano Dionigi alla consegna della laurea ad Honorem all'imprenditrice nel 2015: "Isabella Seragnoli è una figura esemplare."
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