aggiornato dicembre 2020
Mi trovo alla Cirenaica, in un dedalo di strade di cui fa parte anche la mitica Trattoria da Vito.
Mi trovo alla Cirenaica, in un dedalo di strade di cui fa parte anche la mitica Trattoria da Vito.
Il Becco di Legno è un'osteria superstite, sopravvissuta al tempo che passa e ai tempi che cambiano.
Non è esattamente l'osteria che frequentavo negli anni '80, ma è cambiata ben poco.
Come allora, non è facile localizzarla, all'esterno nessuna luce o insegna accesa.
Le vetrine, i tavolacci, gli arredi sono quelli di sempre e servono ancora i mitici crostini misti e gli sformati con formaggio.
D'estate vengono apparecchiati alcuni tavoli in un cortiletto esterno molto gradevole.
Va da sè che il vino non manca, le etichette e il prezzo vengono detti a voce, con una selezione vasta e valida.
Un tempo anche il menù veniva detto a voce, mentre oggi esiste un cartaceo.
I crostini, con radicchio rosso e con spinaci, spettacolari.
La cotoletta alla bolognese, accompagnata da verdure di stagione, non è presentata nel classico bagno di panna; è comunque impanata e fritta, ma più leggera della tradizionale ricetta, con una bella fetta di prosciutto crudo di prima qualità.
Con i dolci non si sbaglia, la torta di ricotta è superlativa.
I prezzi non sono bassi, è una nota che fa la differenza con l'osteria di un tempo ma, per l'offerta e la qualità del cibo, servito in un locale storico dove viene donato un tuffo nel passato e una buona accoglienza, la spesa li vale tutti.
N.B. Alla larga gli amanti dei locali "alla moda".
Una volta il Gestore era Picci. Si diceva " i crostini di Picci"
RispondiEliminaEsatto! Un esempio di come il nome del gestore possa diventare parte dell'identità del locale.
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