via Musolesi, 9 - Bologna
aggiornato gennaio 2021
La trattoria da Vito non è storica, è storicissima.
Tutti sanno che Guccini qui per tanti anni è entrato spesso.
Insieme a lui gli amici della Bologna degli anni 70-80: Lucio Dalla, Ron, Andrea Mingardi, Red Ronnie, Luca Carboni, ma anche Gaber, Fo e De Andrè.
Come ricorda il figlio di Vito in una intervista, De Andrè una sera uscì dal locale abbastanza ubriaco e si schiantò a un chilometro con la sua Citroën DS.
Il vino sfuso, bianco o nero, te lo portano in un bottiglione da 2 litri e paghi al consumo.
A guardare bene sembra un dipinto, poesia.
La trattoria da Vito non è storica, è storicissima.
Si trova fuori porta, alla Cirenaica, a due passi da via Paolo Fabbri, 43.
Tutti sanno che Guccini qui per tanti anni è entrato spesso.
Insieme a lui gli amici della Bologna degli anni 70-80: Lucio Dalla, Ron, Andrea Mingardi, Red Ronnie, Luca Carboni, ma anche Gaber, Fo e De Andrè.
Come ricorda il figlio di Vito in una intervista, De Andrè una sera uscì dal locale abbastanza ubriaco e si schiantò a un chilometro con la sua Citroën DS.
La denominazione è trattoria ma nel tempo viene indicata e ricordata come osteria fuori porta, per i personaggi che l'hanno frequentata, che si riunivano per discutere di politica e suonare la chitarra, per la genuinità dei piatti a prezzi popolari e il bicchier di vino servito fino a tardi.
Il signor Vito era un ottimo padrone di casa e lo testimonia una foto storica appesa alla parete, insieme a Dalla e Guccini.
Oggi i tempi sono cambiati, Guccini si è ritirato a Pavana e Vito non c'è più.
Però le redini del locale sono passate al figlio, che continua a mantenere la medesima tradizione e i medesimi arredi, ormai vintage e irrinunciabili.
Il vino sfuso, bianco o nero, te lo portano in un bottiglione da 2 litri e paghi al consumo.
Il servizio è più che genuino; potrebbe accadere che ordinando lo stinco di maiale con i fagioli, il cameriere schietto e sincero vi dica: "Per me qualcuno stasera dorme in terrazzo!".
La tradizione culinaria bolognese è espressa alla massima potenza.
Le lasagne sono spettacolari, perfette nella proporzione degli ingredienti.
A guardare bene sembra un dipinto, poesia.
Il tiramisù è il mio dolce preferito, perfetto.
Su Youtube ci si potrà sbizzarrire con diversi video. Qui allego → 20 minuti di documento girato da Monica Ghezzi e Giorgio Comaschi, con Guccini e Jimmy Villotti (e lo stesso cameriere storico, schietto e sincero).
Per inciso, non è luogo per palati fini.
Il cibo è ricco di ingredienti "pesanti", non a caso Bologna è denominata anche la grassa, allo stesso tempo i piatti sono serviti spartanamente, senza fronzoli, così come si è sempre fatto nelle antiche osterie.
Il locale "fuori moda", "vecchio","bettola", tanto dileggiato dai comuni avventori e dai turisti dell’ultima ora (vedi Tripadvisor) rimane prezioso proprio perché lo si trova intatto fin dagli anni '70-'80.
Un’idea di cosa fosse l’osteria, la vera Osteria, quella dei tempi passati, è qui.
Tutto è cambiato ma nulla è cambiato, una piacevole contraddizione che conferma la Trattoria da Vito luogo del cuore e della bolognesità.
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