VENEZIA
SECONDO PERCORSO
(torna al primo percorso)aggiornato 2022
Un bel cortile interno con un pozzo del Sansovino e scultura di Danese Cattaneo.
Al piano terra una caffetteria con finestre sul Canal Grande.
Il secondo percorso:
1- CA' PESARO
2- MUSEO DI STORIA NATURALE
1- CA' PESARO
Il primo e il secondo piano del palazzo ospitano laGALLERIA INTERNAZIONALE D'ARTE MODERNA.
La collezione permanente fu fondata nel 1879 per accogliere le opere della Biennale.
Al terzo piano il
L'edificio è stato costruito nel 1710 su progetto di Baldassare Longhena, un'imponente palazzo barocco.
Un bel cortile interno con un pozzo del Sansovino e scultura di Danese Cattaneo.
Al piano terra una caffetteria con finestre sul Canal Grande.
L'esposizione inizia con opere provenienti dalla Biennale d'Arte delle prime edizioni.
Come ad esempio opere italiane di Giacomo Favretto:
"Dama veneziana del secolo XVIII", 1887, olio su tela,
"Dama veneziana del secolo XVIII", 1887, olio su tela,
e "La famiglia Guidini", 1873, olio su tela.
Opere acquistate nei padiglioni stranieri come:
la "Giuditta II (Salomè 1909)", di Gustav Klimt, pezzo forte del museo.
Altri splendidi capolavori sono:
"Processione di San Giovanni in Bretagna", di Charles Cottet, 1900, olio su tela.
Altri splendidi capolavori sono:
"Processione di San Giovanni in Bretagna", di Charles Cottet, 1900, olio su tela.
"Le Signorine", dell'artista torinese Felice Casorati, 1912, olio su tela. Ai piedi delle donne una ricca natura morta, insieme ai nomi scritti sui cartigli: Dolores, Violante, Bianca e Gioconda.
Quattro figure simboliche, unite ad oggetti sparsi, tutti immersi in un'atmosfera raffinata ma straniante.
"Donna al caffè", di Antonio Donghi, 1931, olio su tela.
La Collezione Chiara e Francesco Carraro: uno sguardo sul Novecento.
In primo piano gli esemplari unici del veneziano Vittorio Zecchin, pezzi strepitosi di arte vetraria degli anni '20.
La statuaria in gesso di Auguste Rodin, "I Borghesi di Calais", 1889.
"Scaricatore", di Costantin Meunier, 1885, bronzo.
La salita al terzo e ultimo piano è accompagnata da lance e armature di guerrieri samurai:
è il MUSEO D'ARTE ORIENTALE.
Conserva le collezioni di oggetti provenienti dall'Oriente portati a Venezia dall'etnologo Enrico di Borbone, durante un viaggio in Asia negli anni 1887-9.
Conserva le collezioni di oggetti provenienti dall'Oriente portati a Venezia dall'etnologo Enrico di Borbone, durante un viaggio in Asia negli anni 1887-9.
L'allestimento rispecchia quelli di inizio 900, quindi risulta un pò datato, ma vi sono pezzi preziosissimi, come un palanchino ricoperto di lacca e oro su legno, Giappone fine secolo XVIII.
Paravento stile Coromandel, lacca, madreperla, tartaruga, oro, Cina, seconda metà sec. XVIII.
Coromandel è il nome della costa orientale dell'India da cui partivano per l'Europa, a partire dalla fine del XVII secolo, grandi paraventi simili a questo pezzo.
Il soggetto rappresenta un corteo di alti dignitari a cavallo che si avvia ad una battuta di caccia.
Scacchiera cinese con pedine in avorio e avorio dipinto, sec. XVIII.
Si nota lo stemma di casa di Borbone.
Infine bellissime spade giapponesi del Periodo Edo:
wakisashi e katane, da fare invidia a Quentin Tarantino.
La visita si è chiusa in bellezza e dalle finestre di Ca' Pesaro vedo la Chiesa di San Stae.
wakisashi e katane, da fare invidia a Quentin Tarantino.
La visita si è chiusa in bellezza e dalle finestre di Ca' Pesaro vedo la Chiesa di San Stae.
2- MUSEO DI STORIA NATURALE
Un tempo Fondaco dei Turchi, cioè alloggio e magazzino per i mercanti turchi, importanti partner commerciali di Venezia, rimase affittato a loro fino al 1858.
Del palazzo, che si affaccia sul Canal Grande, rimane poco dell'antico aspetto medievale, perchè fu massicciamente restaurato.
All'interno un bel cortile con giardino e qualche tavolo per sostare in pausa pranzo o per piccole soste.
E' un museo che piace molto ai bambini, ma sorprende anche gli adulti perchè gran parte del museo possiede allestimenti moderni che ripercorrono la storia dell'evoluzione.
La principale attrazione è lo scheletro completo di Ouranosaurus Nigeriensis, conosciuto per la sua "vela dorsale", che lo differenzia dalla maggior parte degli altri dinosauri simili.
Vissuto nel Cretaceo inferiore, nel deserto del Niger, fu trovato dalla spedizione Giancarlo Ligabue nel 1973.
Altro incredibile ritrovamento, lo scheletro di uno Psittacosaurus Mongoliensis, un dinosauro di modeste dimensioni vissuto 120 milioni di anni fa nel deserto del Gobi.
Vissuto nel Cretaceo inferiore, nel deserto del Niger, fu trovato dalla spedizione Giancarlo Ligabue nel 1973.
Il cranio e le piastre ossee del Sarcosuchus Imperator, un coccodrillo gigantesco vissuto nel periodo Cretaceo.
Altro incredibile ritrovamento, lo scheletro di uno Psittacosaurus Mongoliensis, un dinosauro di modeste dimensioni vissuto 120 milioni di anni fa nel deserto del Gobi.
Ossa di dinosauro sauropode del Giurassico, rinvenute nel Madagascar.
Le Creature di Pietra, testimoni di un mondo scomparso.
Ammonite, Cretaceo, Madagascar.
Gusci di molluschi, Pleistocene, Italia.
Scheletro parziale di Australopiteco Afarensis, Pliocene, Etiopia.
Cranio di Homo Erectus, Pleistocene, Asia e
cranio di Uomo di Neanderthal, Pleistocene, Francia.
Una stanza curiosa e macabra contiene trofei coloniali del collezionista Giuseppe de Reali.
Gli animali, impagliati e imbalsamati, provengono da 12 viaggi compiuti in Africa fra il 1898 e il 1929.
Un esempio di musei del passato.
Gli animali, impagliati e imbalsamati, provengono da 12 viaggi compiuti in Africa fra il 1898 e il 1929.
Un esempio di musei del passato.
E' attraente la Wunderkammer, camera delle meraviglie, del XIX secolo: animali marini, piccoli rettili
e una curiosa capra con due teste.
Colonne di vetro contengono coralli e stelle marine.
Bolle di vetro in stanza blu con altri esemplari delle profondità marine.
Infine istallazioni di alcuni animali atte a riprodurne i movimenti, vanno a concludere il percorso museale.
Nella foto: Gerboa, un roditore diffuso nelle regioni desertiche della Cina e della Mongolia.
L'istallazione mette in evidenza l'importanza della coda, che bilancia il corpo nel salto.
Il museo in notturna.
vai al terzo percorso ↪ dai Frari alla Chiesa di San Polo
Bibliografia:
-legende Ca' Pesaro, Venezia.
-legende Museo di Storia Naturale, Venezia.
-"Venezia, gli speciali di Carnet", anno 2, n.9, ed. De Agostini-Rizzoli, 1996.
Sitografia:
Nessun commento:
Posta un commento