martedì 20 settembre 2022

CIMON DEL TÒ DELLA TRAPPOLA E LAGHETTI DI BOMBASEL

Cavalese - Val di Fiemme




I laghetti di Bombasel sono fra le escursioni più gettonate della Val di Fiemme perché si possono raggiungere attraverso impianti di risalita e un percorso turistico.


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©foto Mirco Bianchi




L’escursione diventa decisamente più interessante effettuando un percorso ad anello con la salita alla vetta del Cimon del Tò della Trappola, uno straordinario balcone panoramico sulla Val di Fiemme e sulle Alpi, e la lunga discesa che permetterà di osservare i laghi dall’alto, per poi raggiungerli.




IL PERCORSO AD ANELLO 


Difficoltà: E*
Dislivello: 371 m
Tempo: ore 2,30
Lunghezza: 5,3 km


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©escursione GPS Relive 3D - ©didascalie Monica Galeotti




Salgo sulla Funivia del Cermis che parte da Cavalese in prossimità dello Stadio del Ghiaccio.

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Foto scattata dalla Sella di Pozzi, Passo Oclini.




Successivamente le stazioni sono 4:

1- Stazione di Fondovalle, al di là del Torrente Avisio, dove non si scende ma possono salire le persone da Masi di Cavalese. 

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2- Stazione intermedia Doss dei Laresi (1280 m), dove si trova il parco giochi CermisLandia.

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3- Stazione Cermis (2000 m).

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4- Stazione Cima Paion del Cermis (2250 m). 
Si sale sempre con telecabina, escluso quest’ultimo tratto che presenta seggiovia a quattro posti.

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L'impianto è tristemente noto per essere stato teatro di due tragedie:
il primo incidente, avvenuto il 9 marzo 1976 si verificò per l’accavallamento di due funi dell’impianto, che tranciarono il cavo portante, morirono 42 persone.

Il secondo incidente, avvenuto il 3 febbraio 1998, fu causato da un aereo militare statunitense che tranciò i cavi per la risalita, causando la morte di 20 persone.

Le stele ricordo con i nomi delle vittime delle due tragedie del Cermis si trovano nel piccolo e raccolto cimitero del parco pubblico di Cavalese.

È bene ricordare, per mantenerne la memoria, e salgo pensando a quanto la vita sia appesa a un filo, in questo caso nel vero senso della parola.


Scesa alla Stazione a monte Paion del Cermis mi appaiono subito le due cime presenti su questo percorso: il Cimon del Tò della Trappola e Castel di Bombasel. 

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Raggiungo comodamente la Forcella di Bombasel per risalire il Cimon.

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Raggiungo la vetta del Cimon del Tò della Trappola su una traccia piuttosto ripida in circa un’ora di tempo. 

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©foto Mirco Bianchi




Alla croce di vetta trovo il libro di vetta. 

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©foto Mirco Bianchi




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Da quassù il panorama è aperto a 360°.

A nord la Val di Fiemme e la strada appena percorsa dalla Stazione a monte Cima Palon del Cermis.

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Ad ovest la Val Moena.

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A sud altre scure e affascinanti cime del Lagorai.
Andrò a percorrere il sentiero rosso sul crinale fino alla base del Castel di Bombasel e poi verso i laghi.
Il sentiero verde è quello turistico.

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Scendo di quota dal Cimon della Trappola.

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Mi trovo ora ai piedi di Castel di Bombasel: per raggiungere la sua cima c’è un percorso attrezzato, mentre dalla Forcella del Macaco c'è la via ferrata Vertigo (occorre imbragatura).
Io scenderò ai laghi.

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Ed eccoli i Laghi di Bombasel.
Intorno al maggiore ve ne sono altri minori, quattro o cinque a seconda delle stagioni.

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Raggiungo il più alto.

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 Infine, al termine di una discesa panoramica fra grandi massi, scorgo il più grande, a 2268 metri di quota.

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Nelle sue acque, seppur gelide, vige il divieto di balneazione perché sono destinate al consumo umano.

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©foto Mirco Bianchi



È un luogo incantevole per fare una piccola pausa, mangiare qualche mandorla per aggiustare la carica. 


A questo punto conviene salire alla Forcella del Macaco, un altro punto panoramico.

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Qui alla forcella alcune persone infilano l’imbragatura per la ferrata Vertigo al Castel di Bombasel.

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Io mi limito ad osservare quel che c'è appena oltre la forcella: la Val Lagorai, e le cime che vi si affacciano dall'altra parte.

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©foto Mirco Bianchi




 Intravedo laggiù il Lago di Lagorai (1870 m), stretto fra il Vallone e la Val Lagorai, che inizia dall'altra parte del lago, alla base del Cimon di Cadinello (2438 m).
La Val Lagorai è il cuore della catena e sembra proprio che il suo lago, il più grande di tutti, abbia dato il nome alla valle e quindi a tutta la catena.

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Dalla forcella un'ultima occhiata ai bellissimi laghi di Bombasel e mi preparo per tornare alla seggiovia.
Sullo sfondo le catene di Latemar e Catinaccio.

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Effettuo il mio rientro, sempre in discesa, lungo il sentiero turistico 353 per tornare alla Forcella di Bombasel. 

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Sono colpita e allo stesso tempo sconcertata da una persona in direzione contraria, che trascina faticosamente in salita un passeggino. 
Il sentiero è largo, adatto a tutti, ma è pur sempre un sentiero di montagna, sconnesso per via di grandi e piccoli massi.

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Raggiungo la ripida Forcella di Bombasel, ci sono gradoni e corda fissa, unico tratto difficile del sentiero turistico.

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 Posso solo immaginare il signore con il passeggino caricato in spalla che ha fatto il tratto in discesa.

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Alla forcella c’è Lo Chalet e mi fermo velocemente per fotografare l’immagine di Gino Misconel (1937-2018), socio fondatore e presidente delle Funivie Alpe Cermis, guidate dal 1977 (all’indomani del primo disastro funiviario del 1976) al 2013.

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Con alle spalle Lo Chalet, il Cimon del Tò della Trappola e Castel di Bombasel, rientro alla Stazione a monte della Seggiovia Paion del Cermis per scendere nuovamente a Cavalese.

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©foto Mirco Bianchi







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Note:

-l'itinerario qui descritto è stato percorso personalmente il 22 agosto 2022 consultando preventivamente le previsioni meteo, prestando attenzione all'evoluzione del tempo nella stessa giornata.


-carta topografica Kompass WK618 - Val di Fiemme - Catena del Lagorai - 1:25.000


-*per i livelli di classificazione delle difficoltà nell'escursionismo vedi  Dolomiti presentazione


-le 10 regole base per affrontare un’escursione in montagna

↦ #prudenzainmontagna



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