lunedì 13 settembre 2021

LAGORAI

 TRENTINO ORIENTALE


La catena montuosa del Lagorai è lunga circa 70 km e si estende dalla Panarotta a Sud-Ovest, fino a Passo Rolle a Nord-Est.

Segna una sorta di confine naturale alle Dolomiti occidentali, separandole dalle più meridionali Prealpi Venete.

Divide la Val di Fiemme e la Val Travignolo a settentrione, dalla Valsugana a sud.

Rimane escluso l'importante massiccio granitico di Cima d'Asta che dal punto di vista geologico differisce molto dalla catena porfirica del Lagorai.

L’unica intersezione stradale è attraverso Passo Manghen. 
La strada taglia il Lagorai perpendicolarmente dalla Valsugana alla Val di Fiemme (Molina). 

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©google earth - ©mappatura Monica Galeotti





Il Lagorai non fa parte del comprensorio dolomitico perché le sue rocce non sono di bianca dolomia ma di rocce magmatiche, per la maggior parte porfidi. 
Il nome deriva dai tanti laghi presenti, formatesi 10.000 anni fa con l’ultimo ritiro dei ghiacci.

Le Dolomiti sono considerate cugine più "nobili", ma il Lagorai possiede lo stesso fascino; inoltre vi è poco sfruttamento da parte dell’uomo, a eccezione degli impianti di risalita del Cermis, del Passo Rolle, di San Martino di Castrozza e della Panarotta. 

Il paesaggio alpino è intatto e la principale attività umana è quella connessa con l'alpeggio e l’estrazione del legname. 

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La catena del Lagorai dal Monte Cornaccio (Pampeago-Tesero)



Molto nota per le sue caratteristiche selvagge è la TRANSLAGORAI, un tracciato di 80 km che parte dalla Panarotta e arriva fino al Passo Rolle, attraverso sentieri, mulattiere, trincee e strade della Prima Guerra Mondiale.

Su quasi ogni cima si trova una croce e un libro di vetta dove si può mettere una firma, a ricordo del proprio passaggio. 

I rifugi sono pochi e alcuni non offrono la possibilità del pernottamento.
Pochi anche i bivacchi.

Da Passo Manghen si può iniziare una Translagorai in forma ridotta, percorrendo solo la parte orientale, che è quella più difficile con le cime più elevate. 

Non esiste un tracciato ufficiale perché viene percorso tendenzialmente lungo la linea di cresta delle sue cime. 
In alcuni punti vi sono sentieri attrezzati che non richiedono però attrezzatura da ferrata.

Il percorso perciò viene tracciato dall'escursionista secondo i propri tempi e le proprie capacità. 

Notevoli sono i percorsi per il trekking giornaliero, molto appetibili per chi è alla ricerca di zone selvagge in completa autosufficienza. 

La Cima di Cece è la vetta più alta con i suoi 2754 m.

Molto suggestiva è la salita al Monte Cauriol, 2494 m., con la possibilità di effettuare un giro ad anello salendo per la Via Italiana e scendendo per la Via Austriaca.
L’accesso è da Passo Sadole, cui si arriva dalla Val di Fiemme (Malga Sadole/Rifugio Cauriol in ore 2), oppure dalla Valle del Vanoi (Rifugio Refavaie in ore 4,00).

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Percorrere la Val di Sadole e arrivare anche solo fino al passo omonimo, rimane un eccezionale primo approccio per conoscere il Lagorai.








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