Passo Monte Croce Comelico - Dolomiti di Sesto
Val di Sesto
Questa facile escursione ad anello, con un sentiero lungo strade forestali e prati ad alta quota, raggiunge i 1950 m di Malga Nemes.
Dalla malga si gode di una vista panoramica sulle Dolomiti di Sesto, in particolare sulla Croda Rossa.L'anello si completa con Malga Coltrondo e, volendo, con il Rifugio Rinfreddo.
COME ARRIVARE
Raggiungo il Passo Monte Croce di Comelico (o semplicemente Passo Monte Croce), in Val di Sesto.
Il passo è situato al confine tra le province di Belluno (Veneto) e Bolzano (Trentino-Alto Adige), collegando la Val Comelico con la Val Pusteria.
Il passo è situato al confine tra le province di Belluno (Veneto) e Bolzano (Trentino-Alto Adige), collegando la Val Comelico con la Val Pusteria.
Passo Monte Croce Comelico |
ITINERARIO AD ANELLO
Segnavia n. 131-156-149
Difficoltà: E
Tempo: 3.30 ore
Dislivello: 450 D+ (527 D+ con Rifugio Rinfreddo)
Lunghezza: 11 km (13 km se il torrente è ingrossato)
Dal segnavia 131, ben visibile dal parcheggio del Passo, inizio a salire lungo una strada forestale sterrata, ampia e con pendenze lievi, attraversando un bosco di abeti.
Continuo a salire fino a un bivio che rappresenta il punto di congiunzione dell’anello: a sinistra verso Malga Nemes, a destra scenderò da Malga Coltrondo.
Uscita dal bosco, raggiungo prati d'alta quota con la splendida genziana, un fiore raro e protetto.
Supero alcuni punti paludosi con passerelle di legno.
Sono le cosiddette torbiere, zone di transizione tra acqua e terra che ospitano piante e animali specializzati.
Le torbiere basse si formano su terreni con ristagno d'acqua o dall'interramento di laghi poco profondi.
Le torbiere alte si sviluppano in zone piovose, con cumuli di sfagno (muschio) sopra il livello della falda freatica, alimentate solo dall'acqua piovana e molto acide.
In assenza di ossigeno, i resti vegetali si trasformano in torba, che conserva la vegetazione dei millenni passati.
La torba, che può assorbire acqua fino al 90% del suo volume, protegge dalle inondazioni e funge da riserva idrica durante i periodi di siccità.
In 1000 anni si forma circa 1 metro di torba.
Raggiungo Malga Nemes in breve tempo, dove mi concedo una fetta di torta al grano saraceno.
Dalla terrazza ammiro il panorama sulle Dolomiti di Sesto.
Lascio Malga Nemes e mi dirigo verso Malga Coltrondo seguendo il segnavia 156.
Qui serve attenzione perché il sentiero non è ben segnalato e ci si può confondere a causa delle recinzioni della Malga Nemes.
Davanti a me il Col Quaternà, perfettamente piramidale.
Il monte è famoso perchè, durante la Prima Guerra Mondiale, fu un eccellente punto di osservazione per le truppe italiane, che da lì dominavano le Dolomiti di Sesto.
Arrivo a un punto cruciale dell'itinerario: attraversare il torrente renderebbe più breve il percorso verso la Malga Coltrondo, ma il torrente è ingrossato.
Meglio attraversarlo quando il livello dell'acqua è più basso, cioè in piena estate.
Oggi la mia alternativa è proseguire lungo un percorso più lungo, seguendo sempre il segnavia 156 e le indicazioni (vedi mappa iniziale).
Arrivo alla Malga Coltrondo percorrendo un ampio sentiero boschivo, che presenta alcuni tratti umidi e fangosi.
L'intera area delle due malghe è caratterizzata dalla presenza di torbiere.
Malga Coltrondo è ancora chiusa.
La lascio alle mie spalle e proseguo con una breve deviazione verso il Rifugio Rinfreddo, che si trova a circa un chilometro su strada asfaltata.
Anche il Rifugio Rinfreddo è chiuso.
Peccato, avrei acquistato il loro rinomato formaggio.
Torno quindi alla Malga Coltrondo e da qui seguo le indicazioni per tornare al Passo Monte Croce Comelico, sentiero 149, dove arriverò in ore 1,15.
Lungo strade forestali, scendo di quota e poi salgo di nuovo fino al bivio iniziale, punto di congiunzione dell’anello, dove riprendo la strada fatta all'andata e ritorno al passo.
____________________
→ DOLOMITI
→ MONTAGNE
________________________
Note:
-l'itinerario qui descritto è stato percorso personalmente martedì 4 giugno 2024 consultando preventivamente le previsioni meteo, prestando attenzione all'evoluzione del tempo nella stessa giornata.
-carta topografica Meridiani Montagne - Tre Cime di Lavaredo - 1:10.000
-per i livelli di classificazione delle difficoltà nell'escursionismo vedi
-le 10 regole base per affrontare un’escursione in montagna
Bibliografia:
-cartellonistica in loco
Sitografia:
-passodimontecrocecomelico/wikipedia
Questo sentiero fa parte del SISTEMA DOLOMITICO NUMERO 5 Dolomiti Settentrionali.
_________________________________
I COMPAGNI DI VIAGGIO
Che bello il tuo blog e i tuoi racconti. Sei bravissima.
RispondiEliminaSono davvero felice se il mio lavoro viene apprezzato. Grazie di cuore. Monica
RispondiElimina