BOLOGNA, 7 novembre - 14 dicembre 2025
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6 – MATEI BEJENARU
Palazzo Bentivoglio
via del Borgo di San Pietro, 1
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| Foto athinorama.gr |
È noto per aver fondato nel 1997 l’evento Peripheric, trasformato nel tempo in una biennale internazionale di arte contemporanea, arrivata alla sua ottava e ultima edizione nel 2008.
È membro fondatore dell’associazione Vector e ha esposto ampiamente tra il 2002 e il 2011.
Proprio nel 2011 ha avviato il progetto Prut, tuttora in corso.
La mostra
"PRUT"
Prut è un progetto di lungo periodo in cui Bejenaru documenta i villaggi lungo il fiume Prut, che segna il confine tra Romania e Moldavia.
Questo confine, con l'ingresso della Romania nell'Unione Europea nel 2007, rappresenta anche una linea di divisione politica: da una parte un Paese membro dell’Unione, dall’altra un Paese che non ne fa parte.
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| Tavolo centrale prima sala su cui è disegnata la mappa del fiume tra Romania e Moldavia. |
Ritornando negli stessi luoghi, fotografa persone, paesaggi e oggetti per registrare continuità e cambiamenti.
Con uno sguardo tra neorealismo e documentario sociale, racconta una vita rurale lontana dall’urbanità e dai social, fondata su manualità e comunità.
La regione fotografata, periferia dell’Europa dell’Est, è fragile e quasi priva di servizi: le persone che vi rimangono lo fanno per scelta, resistendo alle difficoltà.
Quindi le immagini mostrano un mondo radicato nel passato ma in trasformazione.
Attraverso un archivio di oltre 1500 immagini sulla vita che scorre lungo il fiume, l'artista dà forma a un racconto: evoca le dinamiche politiche, economiche, e le trasformazioni ecologiche degli ultimi decenni.
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| Panoramica della prima sala della mostra con tavolo centrale su cui è disegnata la mappa del fiume Prut. |
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| Andrieșeni 2011 – Alcune persone, nelle valle di Jijia, nella zona di Andrieșeni, distretto di Iași, raccolgono sabbia dal letto del fiume Prut per utilizzi legati a lavori di costruzione. |
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| Trifești 2018 – Veduta del pascolo comunale di Trifești, utilizzato dalla comunità locale per l’allevamento degli animali. |
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| Stânca 2011 – Centrale idroelettrica di Stânca-Costești, completata nel 1978 da Romania e Unione Sovietica che, per servire l'impianto, acconsentì alla creazione di un valico di frontiera. |
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| Vlădiceni 2021 – Residui della lavorazione della fabbrica di mattoni accumulati sulle colline a terrazza della zona. |
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| Vladomira 2017 – Adolescenti del villaggio di Vladomira nel distretto di Iași, impegnati come giornalieri nella raccolta del mais. |
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| Hermeziu 2011 – Adolescenti di Hermeziu, distretto di Iași, sull'argine del fiume Prut. |
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| Glăvănești 2014 – Studenti di Glăvănești in attesa del treno per Iași per andare a scuola. Questa stazione fu costruita dagli italiani all'inizio del XX secolo, insieme alla linea Iași-Dorohoi. |
Si confrontano tecniche costruttive tradizionali e metodi moderni. Nel giro di pochi anni il modo di costruire cambia profondamente, e la sala mette in scena questo passaggio attraverso immagini che invitano a interrogarsi sul significato stesso di progresso.
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| Vânători 2017 – Casa a Vânători, distretto di Iași. La facciata ha un intonaco giallo, colore insolito nel paesaggio locale. |
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Cristești 2017 – Costruzione di una casa in calcestruzzo aerato a Cristești nel distretto di Iași. Sullo sfondo le colline vicino a Ugheni, Repubblica di Moldavia. |



















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