VENEZIA
aggiornato 2022
Cannaregio si trova fuori dagli itinerari più battuti, è una zona di ampio respiro, silenziosa e rilassante. Per conoscere Venezia non soltanto sotto l'aspetto monumentale, ma andando a zonzo fra calli e campielli.
2- GHETTO EBRAICO
È situato su un'isola separata dall'abitato principale, il Campo del Ghetto Nuovo. L'accesso avviene solo tramite due ponti; in corrispondenza esistevano dei robusti cancelli che venivano chiusi a mezzanotte, perchè agli abitanti era permesso uscire solo di giorno. Con l'avvento di Napoleone furono eliminate le discriminazioni nei confronti degli ebrei, i quali furono equiparati agli altri cittadini e le porte del Ghetto furono eliminate.
Campo del Ghetto Nuovo
Tuttavia vi fu un brusco ritorno al passato con Mussolini e le leggi razziali del 1938. Nel 1943 la maggior parte degli ebrei veneziani furono deportati nei campi di concentramento e, come sottolinea una targa commemorativa a nord del campo, solo 37 di loro riuscirono a fare ritorno.
Nel Ghetto ci sono cinque sinagoghe:
in Campo del Ghetto Nuovo, la Schola Italiana, la Schola Tedesca, la Schola Canton (sinagoga francese);
al di là del ponte, in Campo del Ghetto Vecchio: la Schola Levantina e la Schola Spagnola. Costruite dal 1528 al 1583.
All'esterno si presentano poco appariscenti perchè la legge di allora non permetteva sontuose facciate e sono ricavate da palazzi preesistenti.
Si trovano all'ultimo piano, perchè per la religione ebraica non può esserci nulla di terreno al di sopra della Sinagoga.
Gli interni, invece, sono ricchi e decorati, per questo alcune sono considerate fra le più belle d'Europa.
L'unica Sinagoga riconoscibile dall'esterno è la Canton (francese), perchè ha un'edicola in legno con lucernaio.
Per l'occhio più allenato: anche le 5 finestre indicano una Sinagoga, perchè rappresentano i 5 libri del Pentateuco, cioè la Tōrāh, legge sacra ebraica.
SINAGOGA TEDESCA
La Schola Tedesca possiede un matroneo ellittico, ispirato alle balconate dei teatri dell'opera di Venezia. Il matroneo è un balcone destinato ad accogliere le donne, che non dovevano distrarre gli uomini in preghiera.
SINAGOGA LEVANTINA
La Schola Levantina possiede un magnifico pulpito in legno scolpito del XVII secolo.
Nel Ghetto, agli edifici esistenti venivano aggiunti altri piani per ospitare i nuovi arrivati.
Al numero civico 1131 del Ghetto Vecchio si può ancora leggere un decreto ufficiale della Repubblica del 1704 che proibisce agli ebrei convertiti al cristianesimo di entrare nel ghetto o nelle case, pena una punizione che poteva includere l'impiccagione, la prigione, le frustate, a giudizio degli Esecutori contro la Blasfemia.
Il museo possiede oggetti d'arte utilizzati sia per le preghiere private sia come decorazioni delle sinagoghe.
La visita guidata è prevista per 3 sinagoghe (si escludono quelle riservate al culto) e si effettua ogni ora dalle 10,30; il biglietto comprende anche l'ingresso al museo ebraico.
3- CAMPO DEI MORI
Ecco la statua dell'uomo con turbante, conosciuto come Sior Roba, e qualche altra statua sulle facciate delle case del Campo. In realtà non si tratta di mori, ma di tre fratelli della famiglia Mastelli, mercanti greci provenienti dal Peloponneso. I fratelli avevano fama di essere mercanti disonesti. Stando alla leggenda popolare le statue rappresenterebbero i mercanti tramutati in pietre da una signora veneziana molto religiosa che pregò Maria Maddalena per punirli dei loro loschi affari.
4- CA' MASTELLI o del Cammello
I fratelli Mastelli avevano fatto costruire il palazzo omonimo, riconoscibile dalla presenza di un cammello sulla facciata, ritratto insieme al loro servitore.
In questa zona e in Campo dei Mori i fratelli avevano costruito altri edifici, ma la casa del cammello è l'unica rimasta in buone condizioni.
5- CHIESA DELLA MADONNA DELL'ORTO
Da uno scorcio appare la magnifica chiesa, stile gotico italiano, del 1365.
E' caratterizzata da una facciata in mattoni rossi con decorazioni i pietra bianca d'Istria e una serie di nicchie con statue. L'entrata è a pagamento.
Quando una statua della Madonna, posta nel vicino orto dello scultore Giovanni de Santi, iniziò a compiere miracoli, la statua fu trasferita presso l'altare e, la chiesa, elevata a cattedrale. Successivamente però, per il fatto di trovarsi in un angolo remoto di Cannaregio, la Madonna dell'Orto fu retrocessa a chiesa parrocchiale.
La chiesa vanta numerosi capolavori del Tintoretto, che aveva l'abitazione e lo studio lì vicino. L'artista e la sua famiglia sono sepolti nella cappella absidale di destra.
Le opere d'arte del Tintoretto sono : la "Presentazione di Maria al Tempio" e il "Giudizio Universale". In una cappella laterale potrete notare uno spazio vuoto, occupato un tempo da un capolavoro del Bellini, rubato nel 1993.
Nella foto : "Presentazione di Maria al Tempio".
6- SPEZIERIA ALL'ERCOLE D'ORO
In Rio Terà della Maddalena si trova questa antica farmacia, visitata ormai come fosse un monumento. L'entrata è libera.
I vasi in ceramica tre secoli fa contenevano erbe e medicamenti. Sono allineati su scaffali cesellati a mano. Si notano le travi a vista dorate del soffitto.
Domani è un altro giorno, mi aspetta un secondo percorso a Cannaregio.
Cammino di sera, sono sul Ponte Diedo, Venezia conserva tutta la sua magia quando non c'è nessuno in giro, è proprio in questo momento che capisco di amare questa città.
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Videografia:
-"Città Segrete: Venezia" di Corrado Augias.
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