aggiornato dicembre 2020
La piazza è stata dedicata nel 1888 al grande scienziato bolognese Luigi Galvani, conosciuto per aver scoperto l'elettricità biologica.
Galvani scelse la rana come cavia per gli esperimenti scientifici, affiancato dalla moglie Lucia (alcuni attribuiscono a lei la scoperta del movimento nelle gambe delle rane).
Galvani ipotizzò che i muscoli fossero 'serbatoi' di elettricità. A questa idea si oppose Alessandro Volta, il quale credeva che le contrazioni dei muscoli fossero dovute ad un'irritazione dei nervi. Entrambi avevano ragione: gli studi di Galvani furono fondamentali per l'invenzione della pila chimica, mentre Volta costruì la pila voltaica.
E' integrante il Palazzo dell'Archiginnasio, con il portico del Pavaglione, così chiamato perchè un tempo si teneva nella piazza la fiera dei bozzoli da seta, durante la quale veniva eretta una grande tenda, da qui probabilmente padiglione ('pavaglione' nella forma dialettale).
Il Pavaglione è uno dei più eleganti passeggi della città.
Dal lato opposto un ampio arco introduce agli spazi protetti della CORTE DE' GALLUZZI, profondamente medievale
con la sua bella torre, una delle 22 torri ancora esistenti, alta 32 metri, del 1257.
A fianco della torre si trova l'Oratorio di San Giovanni Battista dei Fiorentini.
Un tempo la piazza si è chiamata "dell'Accademia", "dell'Archiginnasio", "delle Scuole" e "della Pace", una piazza da sempre abbinata alla presenza dell'Archiginnasio e al suo rapporto con studio, scienza e conoscenza.
Con la statua di Galvani scolpita da Adalberto Cencetti, si chiama così dal 1879, a anche questa figura è legata intimamente all'antica istituzione.
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