via Pietro de Coubertin, 1 - Bologna
aggiornato dicembre 2020
E' un locale storico.
Le vetrine, l'insegna e gli arredi sono vintage, da bar di una volta, cioè quelli di sempre ed è il suo bello.
Giuseppe Billi, che assieme al padre Mario fondò il bar, è mancato nel 2014, ma il locale continua a mantenere lo stesso stile e la stessa offerta.
La gestione è rimasta ai figli, solari e simpatici, la buona accoglienza non manca.
La posizione è strategica: da un lato vi è l'Arco del Meloncello e l'inizio della salita verso San Luca, e dall'altro l'entrata dello Stadio Dall'Ara.
Grandi sono gli spazi con all'entrata a destra il bancone bar e a sinistra il reparto pasticceria.
Famosa è infatti la torta "Panspziel" di Billi, simile al Certosino, che si mangia tradizionalmente a Natale ma la si trova tutto l'anno.
Sul retro un'ampia sala
e uno spazioso cortile interno con tavolini.
L'offerta è classica bolognese: i Sabadoni (dolci della tradizione bolognese, soprattutto nel periodo del carnevale, che prendono il nome dalla Saba in cui vanno bagnati), qui nella versione bombolone con mostarda bolognese bagnato con l'alchermes, ma si possono trovare anche ripieni alla crema.
Come si dice a Bologna: una "ludrata"! Per veri intenditori.
Le raviole con mostarda o crema,
ma anche toast normali o grandi, panzarotti e panini con mortadella.
Il caffè è del tipo "forte", io quindi lo preferisco macchiato, il latte è montato alla perfezione.
Il cappucino è perfetto.
Di questo posto han parlato in tanti, viene citato nei numerosi articoli di giornale appesi alle pareti.
Persino nel libro di Enrico Brizzi:
uno stralcio dal film → Jack Frusciante è uscito dal gruppo, davanti al bar.
Qui è scritta una bella fetta di storia di Bologna, uno spazio pregno di bolognesità, che ancora oggi tramanda e conserva.
Attraverso i suoi muri, gli spazi immobili e quelle paste e torte meravigliose.
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