giovedì 17 ottobre 2019

PALAZZO RATTA - sede UDI - Unione Donne in Italia

via Castiglione, 24 - BOLOGNA

Bologna-UDI
Manifesto UDI per l'8 marzo 1954 (dal sito www.csmovimenti.org/lacittadelledonne)

L’Unione Donne Italiane, oggi Unione Donne In Italia, è un’associazione femminile di promozione politica, sociale e culturale. 


L’unione ha origine nel 1943, quando si riuniscono Gruppi di Difesa della Donna composti da donne antifasciste con lo scopo di sensibilizzare masse femminili contro l’occupazione militare. 

Nel 1944 a Napoli si pongono le basi dell’UDI con donne partigiane combattenti. 

Infine nel 1945 il gruppo si costituisce ufficialmente andando a creare la più grande organizzazione per l’emancipazione femminile italiana. 

L’UDI ha sede a Roma, con più di 1000 gruppi distribuiti in quasi tutte le regioni d’Italia. 

La sede di Bologna è a Palazzo Ratta, un palazzo senatorio del 1570 con una fronte porticata di epoca neoclassica e due cortili rinascimentali a loggiati.

Bologna-UDI




Il secondo cortile è del periodo tardo quattrocentesco.

Bologna-UDI



L’associazione si è concentrata sull’emancipazione femminile per il raggiungimento della parità di diritti attraverso la diffusione di una coscienza e un impulso ad una partecipazione più attiva alla vita politica e sociale. 

In primo luogo si lottò per il diritto al lavoro e il diritto al voto. Come sappiamo le donne poterono votare per la prima volta in Italia il 2 giugno 1946. 

Lo stesso giorno 21 donne elette faranno parte dell’assemblea costituente e 5 di loro, fra cui Nilde Jotti e Lina Merlin, faranno parte della Commissione per la Costituzione. 
La Costituzione Italiana del 1948 garantirà alle donne pari diritti e pari dignità sociale in ogni campo (Art. 3).

Bologna-UDI
In primo piano Nilde Jotti


Naturalmente fattori di costume, di mentalità e di arretratezza secolare ancora ampiamente presenti nel nostro paese, mantengono in vita la tradizionale subalternità della donna, soprattutto sotto il profilo dei suoi diritti.

La visita guidata alla mostra, intitolata "Voto alle donne: settant’anni da protagoniste", è stata curata e introdotta da Katia Graziosi, presidente dell’UDI bolognese. 

Bologna-UDI



Dagli anni '70 l'UDI ha condotto numerose battaglie per la riforma del diritto di famiglia, il divorzio, l’interruzione volontaria della gravidanza e per la modifica del testo di legge contro la violenza sessuale. 

Bologna-UDI





Bologna-UDI




L'Associazione conserva la Bandiera della Pace, realizzata nell'immediato secondo dopoguerra dalle donne dei Gruppi di Difesa, con gli avanzi di tessuti.

Bologna-UDI



ARCHIVIO STORICO

L’UDI dispone di un ricco archivio, di notevole interesse storico, composto di foto, volantini e manifesti, che mostra l’enorme sforzo che le donne hanno dovuto affrontare per sottrarsi all’ordine del patriarcato, agli usi e costumi e al senso comune. 

Bologna-UDI



Bologna-UDI




Bologna-UDI

L’archivio inoltre è confluito nell'ampio progetto di tutta la città di Bologna con una pagina web di consultazione intitolata "Una città per gli archivi". 

Un fondo di manifesti storici completa l'archivio.

Bologna-UDI




Bologna-UDI




L'Associazione segnala un bellissimo film documentario "Paura non abbiamo", di Andrea Bacci, anno 2017.
Racconta l'8 marzo 1955 di quattro donne bolognesi che distribuiscono mimosa davanti alla fabbrica della Ducati, e vengono arrestate e recluse a San Giovanni in Monte per 4 mesi.
La mimosa veniva giudicata un simbolo sovversivo, sinonimo della lotta per l'emancipazione femminile.


Fu l'UDI a prendere l'iniziativa di celebrare, l'8 marzo 1945, la prima giornata della donna in Italia e, con la fine della guerra, l'8 marzo 1946 fu celebrata in tutta Italia e vide la prima comparsa del suo simbolo, la mimosa, che fiorisce appunto fra febbraio e marzo, secondo un'idea di Teresa Noce, Rita Montagnana e Teresa Mattei.

Rendere la giornata della donna una vera festa e riflessione nazionale costerà, alle donne che hanno manifestato negli anni '50 e '60, grandi difficoltà e complicazioni perchè distribuire la mimosa era un gesto "atto a turbare l'ordine pubblico", mentre tenere un banchetto per strada era "occupazione abusiva di suolo pubblico".
Il clima migliorò solo negli anni '70 con il Movimento Femminista.

Il film si avvale di oltre 250 fotografie d'epoca, molte delle quali provenienti dall'archivio storico dell'UDI.



Pur avendo ottenuto da tempo il suffragio universale e pur avendo conquistato diritti attraverso tante battaglie, le donne sono ancora sotto rappresentate negli organi politici e di governo. 
Anche se alcune donne riescono ad emergere in ambito culturale o in carriere di prestigio, rimangono eccezioni che non annullano l’immagine della donna vista come "madre-moglie esemplare" nella casa,  preziosa collaboratrice nell’ufficio, insostituibile vicemadre nei nidi d’infanzia. 

C’è ancora tanto da fare per la parità di genere, lo capiamo ogni giorno attraverso i media con i casi di femminicidio, risultanza di una violenza esercitata sulle donne in nome di una ideologia patriarcale, allo scopo di perpetuare la subordinazione di genere. 

Bologna-UDI


UDI, associazione storica di donne, per le donne. 
Se hai bisogno di aiuto chiama 24 ore su 24

051 23 23 13

__________________________________________

                                          → Cerca Bologna






Bibliografia:
-Corrado Ricci e Guido Zucchini, "Guida di Bologna", ed. Alfa 1968, ristampa ottobre 1976.
-Silvana Casmirri, saggio "L'unione Donne Italiane (1944 - 1948)",  Quaderni della FIAP n.28 - Capitolo II "La nascita dell'Unione Donne Italiane", Tipografia G. Proietti, Roma, aprile 1978.

-resoconto visita guidata organizzata durante le giornate FAI autunnali 2019, con relatrice Katia Graziosi, presidente dell'UDI bolognese.

Sitografia:
-Unione_donne_italiane-wikipedia
-Suffragio_femminile_in_Italia-wikipedia
-fiapitalia-wikipedia
-Giornata_internazionale_della_donna-wikipedia




Nessun commento:

Posta un commento