Scavi nell'io e nel noi
142 riflessioni su emozioni e ragione
ANDREA CARANDINI
Carandini è archeologo e docente accademico, soprattutto noto per gli scavi importantissimi che effettua sulle pendici del Palatino:
scopre i resti delle mura di Roma risalenti all'VIII secolo a.C.
La datazione sarebbe in accordo su quanto trasmesso dalla leggenda di Romolo e Remo sulla fondazione della città.
Roma è la città dove nasce e alla quale ha dedicato numerosi libri.
Per 8 anni, dal 2013 al 2021, ricopre la carica di presidente del FAI, Fondo per l'Ambiente Italiano.
In questo libro Carandini si occupa di un altro tipo di archeologia, quella del pensiero, attraverso 142 riflessioni filosofiche.
Dice: "L'antinomia comporta dolore e disarmonia, che è quanto noi più temiamo, e pure anche letizia e felicità, che è quanto più desideriamo.
L'antinomia dovrà essere ben miscelata al fine di creare noi stessi l'arte del "bene essere", per cercare di raggiungere un'armonia sicura, quella che ci permetterà di vivere al meglio il breve passaggio della vita".
In poche parole: il giusto equilibrio.
Come tutti i libri di filosofia a tratti è complesso ed è necessario leggere attentamente, ci vuole tempo.
Meglio una riflessione al giorno, ad alta voce, come ho fatto io.
Carandini è colto e di spessore, a tratti dispensa l'indispensabile!
Fra queste 142 riflessioni ne ho scelte 21, sicuramente allineate alla mia inclinazione, delle quali ho riportato in sintesi il tema in oggetto e ho messo un titolo.
Riflessione n.16 - p.27 - Minù
La paradossale contraddizione del cane Labrador Lola che vuole afferrare, perdere e ritrovare la sua pallina (volere e non volere una stessa cosa) è lo specchio preciso della mia gatta Minù e di chissà quanti altri esseri viventi.
Minù |
Riflessione n.26 - p.37 - "La cura e l'amore che poniamo verso noi stessi potrànno essere soddisfacenti quando tengono conto della cura e dell'amore per gli altri, e viceversa".
Riflessione n.28 - p.39 - Kant
Riflessione n.30 - p.42 - Libertà
"Se la libertà è lo spirito, essa consiste in variazioni sul tema del significativo e dell'estetico, cioè del buono e dell'utile da conoscere e del bello da ammirare".
Monica '73 - ©Paolo Galeotti - Libertà |
Riflessione n.36 - p.47 - L'Infinito di Leopardi è la definizione di "emozione".
Riflessione n.43 - p.53 - Populismo
"Se un'emozione è impregnata insufficientemente di ragione, finisce per trascinarci in eccessive e inebrianti frenesie, per cui è come se perdessimo la testa, da soli o in massa (come avviene nei regimi demagogici e populistici sostenuto da folle arrabbiate o esaltate, assetate di rimedi semplici e immediati che si rivelano poi disastri)".
Riflessione n.59 - p.71 - Politica faziosa che esclude l'equilibrio
"Nei paesi faziosi il settore della politica più disprezzato è, contro il buon senso, il centro".
Riflessione n.60 - p.73 - Nel giusto equilibrio il sentimento si fonde con la ragione ma è impresa ardua
"L'io sentimentale, e che anche ragiona, è l'esito di un lavoro incessante e interminabile della natura e della cultura, rispetto al quale piramidi e Alpi nulla sono".
Monica '88 - ©Paolo Galeotti - Alpi |
Riflessione n.66 - p.79 - La felicità è l'emozione allo stato puro
"L'emozione impersona l'affezione, la repulsione e la partecipazione, anche se esse mai si presentano allo stato puro, se non nel dolore più atroce oppure in un apice di frenetica felicità".
Tignes '92 - Felicità |
Riflessione n.70 - p.83 - La precarietà è la negatività di un amore travolgente. Accende la vita ma non la fa vivere decentemente.
Riflessione n.72 - p.85 - Il viaggio, la curiosità (desiderio illimitato di conoscere), le citazioni migliori per scrivere sono quelle degli autori classici perchè è inutile ridire in modo peggiore quanto nel modo migliore è già stato detto (Montaigne).
Riflessione n.75 - p.87 - Equilibrio del vivere e scuola
Riflessione n.78, p.91 - Armonia, verità e felicità
Agognate e irraggiugibili, nella relazione si può auspicare il migliore avvicinamento possibile attraverso la ricerca del minor conflitto e la maggiore cooperazione.
Riflessione n.79 - p.93 - Lasciare una traccia
"Anche la morte, come il male, fa parte della struttura antinomica dell'esistenza.
Ciò presuppone non invidiare i nascituri, i quali anche loro moriranno, ma amare il mondo e la vita nel loro massimo contesto, cioè essere grati di avere ricevuto e di avere vissuto la vita in questo universo, accettandola fino in fondo e quindi includendovi il suo indispensabile contrario, avendo in mente se stessi e l'intero cammino dell'umanità che ci tiene compagnia e ci consente di durare anche oltre il nostro tempo tramite le tracce materiali e immateriali della memoria".
Questo blog è una traccia.
Riflessione n.80 - p.94 - Guardare sempre al passato, conoscere la storia
"Siamo in questo mondo grazie alla vita e alla creatività di chi ci ha preceduto. Dobbiamo pertanto gratitudine ai predecessori, risuscitandoli nella memoria, spontanea e ricostruita.
E noi ci arricchiamo a contatto con loro, rinnegando la chiusura in noi e guardando con stupore e curiosità sia nella profondità del passato che nella vastità del globo".
Da sempre sono colpita da una frase di Goethe che dice: "Chi non sa darsi conto di 3.000 anni, rimane al buio e vive alla giornata".
Riflessione n.84 - p.99 - L'utopia in politica è negativa
"Ambire all'utopia, non riuscirci e finire con le mani in mano protestando continuamente su tutto e quanto più forte possibile, detestando ogni incompleta attuazione, perchè imperfetta e quindi impura, è il modo più facile, ideologico, di esistere: quello dei "narcisisti morali".
Al contrario, arduo è riformare il mondo, migliorandolo nel concreto per quello che di volta in volta è auspicabile e possibile, data la sua correggibile ma non risolvibile stortura: un programma che ben si adatterebbe a un liberalismo di sinistra elevato e sociale."
In sintesi, fare quel che si può, con i piedi ben piantati a terra.
Riflessione n.85 - p.100 - Se ne siamo capaci, attraverso l'arte eccelsa potremo trovare l'utopica armonia, che nella vita reale ci è negata.
"L'armonia esiste soprattutto nella fantasia, nella finzione, nella sublimazione morale, artistica e spirituale, ma la si può realmente sperimentare soltanto a momenti.
Per quanto sublime sia l'arte di vivere, essa mai giunge a fare della vita in sé un'opera d'arte, un'armonia come quella che per esempio traspare nella forma pittorica di Raffaello".
Riflessione n.129- p.158 - Kant e l'orientalismo inautentico
"Vi è da tempo in Occidente l'inclinazione a perdersi in un orientalismo pasticciato e inautentico, nel quale la cultura europea va gradualmente disfandosi.
Questa tendenza nulla più sa di Kant e tutto magari di sciamani, il che è disdicevole, ridicolo e decadente".
Riflessione n.138 - p.171 - Sull'Infinito di Leopardi
Scrive Leopardi:"L'uomo è un essere contradditorio perchè avendo un fine, cioè la perfezione o la felicità, non ha alcun mezzo di pervenirvi".
"L'Infinito è un'idea, un sogno, non una realtà".
Riflessione n.140 - p.174 - Leopardi
"Il paese delle chimere, popolato da cose che non sono cose, è per il poeta il solo degno di essere abitato, dato che il bello starebbe soltanto in ciò che non esiste; pessimo gli appare al contrario il mondo della ragione, per la sua tendenza a circoscrivere l'infinito".
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Edizioni UTET 2017
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