giovedì 18 gennaio 2024

COMPLESSO MONUMENTALE DI SANT'AGNESE FUORI LE MURA

via Nomentana, 349 (entrata principale)
via di Sant'Agnese, 3 (basilica)
via di Sant'Agnese, 5 (mausoleo)
ROMA



Questo interessantissimo complesso raccoglie un insieme articolato di edifici cristiani di antica origine, costruiti e modificati in epoche diverse.
Al suo interno si trovano alcuni dei mosaici più antichi del cristianesimo.


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MAPPA DELLA SECONDA GIORNATA

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L'ingresso dell'intero complesso monumentale è situato sulla trafficata via Nomentana.
Si può entrare anche singolarmente alla basilica e al mausoleo dalla via Sant'Agnese che si trova poco dopo.

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Il complesso comprende quattro siti, che descriverò in ordine cronologico:

1- catacombe di Sant'Agnese, IV secolo (non visitate)
2- basilica "costantiniana" di Sant'Agnese del IV secolo (solo ruderi)
3- MAUSOLEO DI SANTA COSTANZA IV secolo
4- BASILICA "onoriana" DI SANT'AGNESE DEL VII SECOLO

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LA STORIA DEL COMPLESSO


1- catacombe di Sant'Agnese


Il sito ha origini nel II secolo come necropoli romana e nel tempo ha accolto sepolture cristiane, tra cui quella di Agnese, martire nel 310 ca.

La leggenda narra che, a 13 anni, esposta nuda nello Stadio di Domiziano (oggi Piazza Navona) per aver rifiutato il figlio del prefetto di Roma (un cortigiano di Diocleziano), i suoi capelli crebbero miracolosamente coprendo il corpo.
Risparmiata dal rogo, fu decapitata dove ora sorge la Chiesa di Sant'Agnese in Agone a Piazza Navona e sepolta nelle catacombe sotto la basilica costantiniana.

La visita è condotta dalle guide ufficiali di Sant'Agnese; non è consentito l'accesso autonomo.
La durata è di 30 minuti e richiede una prenotazione online a pagamento.


Entro nel complesso e percorro il corridoio di accesso verso la zona archeologica della prima basilica.

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2- basilica "costantiniana" di Sant'Agnese del IV secolo.


Quest'antichissima basilica, è una delle tre fatte costruire dalla famiglia imperiale, insieme a San Giovanni Laterano e Santa Croce in Gerusalemme.

L'Editto di Milano del 313, un patto fra Costantino e Licinio, garantiva la libertà di culto a tutti i cittadini, abbandonando il paganesimo come religione di Stato.

Il cristianesimo ottenne riconoscimento ufficiale e la casa imperiale, convertita, eresse, non a caso, edifici di culto al di fuori delle mura, evitando scontri con l'aristocrazia romana, ancora legata alle divinità tradizionali.

Le altre due basiliche (Laterano e Santa Croce) avevano uno scopo di culto, mentre la Basilica di Sant'Agnese, commissionata da Costantina, figlia dell'imperatore Costantino, aveva uno scopo cimiteriale.

In adorazione di Sant'Agnese, vicino alla sua tomba, Costantina (318-354), eresse questa basilica nel 342, di cui rimangono imponenti rovine, e un cimitero per i cristiani (catacombe), creando uno spazio pubblico.

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I resti delle mura della basilica costantiniana



3- MAUSOLEO DI SANTA COSTANZA


Il mausoleo fu eretto da Costantina, sempre nel IV secolo, per se stessa e sua sorella Elena, trasferite poi nei Musei Vaticani nel 1790.
Il nome "Costanza" e l'appellativo di "Santa" derivano da confusioni successive, ma la santificazione contribuì a preservarne la struttura.

Il mausoleo era collegato alla vecchia basilica e presenta una pianta circolare.

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All'interno il vano centrale è sotto una cupola e l'ambulacro è coperto da una volta a botte.
Colonne separano i due spazi e 12 ampie finestre illuminano l'interno.

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Nel tempo il mausoleo fu adibito a battistero e nel 1254 divenne una chiesa.
Purtroppo, nel 1620, i mosaici della cupola andarono persi per la decisione maldestra del cardinale Fabrizio Veralli, e sostituiti con un affresco.

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Fortunatamente esistono disegni e incisioni che permettono di ricostruire i mosaici della cupola, rivelando non solo il valore artistico, ma anche aspetti delle dinamiche sociali e culturali dell'antica Roma.

Forniscono una visione della società romana durante un periodo di transizione.
In sintesi, consentono di esaminare la coesistenza di temi cristiani e pagani nella stessa opera.

Disegno della volta - ©artepiu.info




I mosaici della volta erano, con tutta probabilità, un capolavoro.

Quelli del deambulatorio, sebbene inseriti in un'ubicazione secondaria e meno illuminata, sono appartenenti comunque ad un mausoleo di alta nobiltà imperiale, e conservano bellezza ed eleganza.

Sono riccamente decorati e fra i più antichi sopravvissuti a Roma: motivi geometrici, frutta, fiori e scene di vendemmia.

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 L'ambulacro ospita due piccole absidi con mosaici:
1- Traditio Clavium
2- Traditio Legis.

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Traditio Clavium



La Traditio Clavium raffigura la consegna delle chiavi della chiesa a Pietro da Gesù.

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Traditio Clavium




La Traditio Legis mostra Cristo consegnare le leggi a San Pietro in presenza di San Paolo.

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Traditio Legis



Grazie alle rappresentazioni di vendemmia (tema pagano adattato alla tradizione cristiana) e al sarcofago di Costantina in porfido rosso, l'edificio fu a lungo interpretato come "tempio di Bacco".
Il sarcofago qui presente è una copia dell'originale conservato ai Musei Vaticani (insieme a quello della madre di Costantino, anch'esso in porfido rosso).

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Lascio ora il Mausoleo alle spalle e mi dirigo, in discesa, verso la Basilica di Sant'Agnese.

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4- BASILICA "onoriana" DI SANT'AGNESE DEL VII SECOLO


La Basilica di Sant'Agnese Fuori le Mura, eretta da Papa Onorio I nel 625-638 per sostituire la ormai fatiscente basilica costantiniana del IV secolo, sorge direttamente sopra la tomba della martire Agnese.

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Papa Onorio realizzò una basilica semi-ipogea, con l'accesso visibile nella parte alta della facciata.

Noto infatti che l'edificio ha due livelli:
il livello superiore in mattoni era l'unico visibile fino al XVII secolo e si accedeva dalla porta che oggi trovo murata.

Il livello inferiore, inizialmente sotterraneo è oggi ricoperto di intonaco.

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Nel catino absidale si trova l'opera più preziosa: un mosaico risalente al 625-638, raffigurante Sant'Agnese con i papi Simmaco e Onorio, caratterizzato dalle tre semplici figure simboliche su uno sfondo dorato, di influenza bizantina.
Ai piedi i simboli del suo martirio: una spada e le fiamme che non riuscirono ad ucciderla.

Questa composizione introduce una nuova venerazione dei santi, ispirandosi alla decorazione della Basilica di Sant'Apollinare in Classe a Ravenna, dove per la prima volta un santo nella sua gloria fu ritratto nel catino absidale.

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La basilica è a tre navate con tre cappelle per lato, sormontate da un matroneo.

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Nel soffitto policromo gli stemmi di Pio XI che lo restaurò, e le sante Agnese, Costanza e Cecilia.

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Dall'interno della basilica si accede alle catacombe.


Salgo il grande scalone coperto, con materiali lapidei, che mi riporta all'esterno dal lato opposto.

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Da via san'Agnese ritorno sulla via Nomentana al punto di partenza, così scorgo l'abside paleocristiana, in precedenza nascosta alla vista.
Da qui si può vedere bene come le basi della basilica siano ad un livello inferiore rispetto alla strada, infatti sulla destra vi è l'ingresso ai matronei.

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Si conclude qui la mia seconda giornata di visita nella Roma Nord: esplorando Villa Torlonia e il Complesso di Sant'Agnese ho vissuto fra storia e arte.

La terza giornata sarà dedicata al Foro Italico, voltando completamente pagina: l'arte moderna del periodo fascista, sebbene ispirata a temi classici.


FORO ITALICO


LA PAGINA DI ROMA


LA PAGINA DEI DIARI DI VIAGGIO


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Note:
questo itinerario è stato effettuato martedì 18 aprile 2023.


Bibliografia:
-pannelli descrittivi Basilica di Sant'Agnese e Mausoleo di Santa Costanza.


Sitografia:



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