Una facile escursione ad anello a bassa quota: la Cascata di Cavalese e il primo tratto della Val Moena, tra boschi, una strada panoramica e un albero monumentale: El Pezo del Gazolin.
COME ARRIVARE
La Cascata si trova a valle sotto l'abitato di Cavalese.
Arrivando dal centro di Cavalese, si attraversa la Strada Provinciale 232 e il ponticello sull'Avisio dove passa una macchina per volta.
Subito dopo si trova un ampio parcheggio a ridosso del torrente, punto di partenza per l’escursione.
L’escursione è molto facile e panoramica, perfetta per muovere le gambe e restare in forma in vista di percorsi più impegnativi.
Parcheggiata l’auto alla Cascata di Cavalese, rimango a contemplare il loro imponente salto d’acqua: qui il Rio di Val Moena termina il suo corso prima di confluire nel torrente Avisio.
Inizio a salire lungo la strada forestale a ovest, dove ha inizio la Val Moena.
Dopo qualche tornante, raggiungo un bivio a quota 930, segnalato da una palina con l’indicazione: "Abete monumentale a cinque minuti".
Sarà la strada del ritorno, mentre ora proseguo sulla strada a destra, percorrendo la Val Moena.
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Ponte Tabià lungo la Val Moena con i segni della tempesta Vaia. |
Risalgo la strada forestale fino ai Baiti di Tabià, a 1095 m: due costruzioni di proprietà del Comune di Cavalese, circondate da tavoli e spazi per grigliate all’aperto.
La posizione è splendida, molto curata, ideale per un picnic; è qui che consumo le mie solite mandorle.
Salgo ancora lungo la Val Moena fino a raggiungere l'incrocio con la strada forestale Tabià-Salanzada.
Qui lascio la salita alle spalle e inizio a scendere lungo il percorso ad anello verso valle.
Quando la strada corre orizzontalmente lungo il limite del bosco, si apre un’ampia vista panoramica sulla Valle di Fiemme.
Ad un certo punto arrivo al passaggio sulla sinistra con lo stradello che attraversa i prati di Salanzada, con il baitino omonimo visibile in fondo.
È qui che prosegue il mio percorso, ma volendo ci si può allungare di pochi metri verso sud fino all’Agritur Malga Salanzada, una fattoria tradizionale con stalla, animali e prodotti locali.
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Agritur Malga Salanzada |
Attraverso i prati fino a raggiungere il baitello e mi inoltro nel bosco, seguendo il Rio di Val Moena con le sue piccole cascatelle.
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Il ponte sul Rio di Val Moena |
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Rio di Val Moena |
Ed ecco finalmente l’albero monumentale, a chiudere in bellezza questo percorso:
EL PEZO DEL GAZOLIN,
un imponente abete rosso alto 30 m e con una circonferenza di 4,5 m.
Si stima che sia nato nel 1798, quindi ha più di 200 anni!
Un tempo, un altro grande abete gli faceva compagnia sul lato opposto del sentiero: insieme formavano un suggestivo "cancello naturale", noto come Le porte del bosco di Fiemme.
La foto di rito serve a rendere l’idea della sua maestosità.
Penso a una riflessione di Erri de Luca nel suo vademecum Accorgimenti alpestri:
"Fa bene imparare i nomi degli alberi del bosco che si sta attraversando. Distinguendoli, si percepisce il luogo con maggiore definizione. Lo stesso vale per fiori, animali e le montagne intorno. La geografia è parola greca che significa scrittura della terra. È bene percorrerla da lettori."
Proseguo fino a raggiungere un’ampia radura, attrezzata con tavoli e panche da picnic.
A breve incontrerò nuovamente la forestale percorsa in salita all’andata: da qui si completa il percorso ad anello, che mi riporta all’auto parcheggiata.
NOTE:
-L'itinerario descritto è stato effettuato mercoledì 6 agosto 2025, consultando preventivamente le previsioni meteo, prestando attenzione all'evoluzione del tempo nella stessa giornata.
-Tutte le foto sono di Monica Galeotti.
-La mappa iniziale è stata creata utilizzando l'app Relive, che registra i miei spostamenti in tempo reale tramite GPS.
I nomi delle località sono stati aggiunti successivamente.
-Carta topografica Tabacco - Val di Fiemme Lagorai Latemar 014 - 1:25.000
-Per i livelli di classificazione delle difficoltà nell'escursionismo vedi
→ Dolomiti presentazione
-Le 10 regole base per affrontare un’escursione in montagna
→ Prudenza in montagna
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