lunedì 1 settembre 2025

PASSO MANGHEN, il LAGO DELLE BUSE e "L'ETERNO"

LAGORAI (TN)

Il percorso si snoda su sentieri e mulattiere militari, con un giro ad anello immerso nel paesaggio del Lagorai.


Capanna Manghen accanto al laghetto Cadinello, poco sotto il passo, in un suggestivo paesaggio alpino.
Capanna Manghen accanto al laghetto Cadinello


I punti di interesse sono:
🔷 Passo e Capanna Manghen
🔷 Lago delle Buse
🔷 L’Eterno, albero monumentale dal grande fascino
🔷 Il Re Leone, l'albero monumentale più grande della Val di Fiemme (che, purtroppo, non sono riuscita a trovare).


COME ARRIVARE

L’escursione inizia al Passo del Manghen, il valico che collega la Val di Fiemme (Molina) con la Valsugana (Telve).
Questa strada panoramica, unica via di attraversamento dell’intera Catena del Lagorai, è già di per sé un’esperienza: stretta, ripida e spettacolare, è entrata più volte nella storia del Giro d’Italia, con la sua prima scalata nel 1976.

Si può quindi raggiungere il passo sia da Molina di Fiemme (in 30 minuti), sia da Telve, in Valsugana.

ITINERARIO AD ANELLO
Segnavia n. 322A
Difficoltà: E
 Tempo: 4 ore
Dislivello: 384 m
Lunghezza: 8 km

Mappa Relive del percorso da passo Manghen al lago delle Buse e al monumentale albero l'Eterno.
Escursione GPS Relive 3D – didascalie Monica Galeotti




CAPANNA MANGHEN

Parcheggio l’auto a Capanna Manghen, dove prendo un caffè e mi preparo a partire.
Questa baita, accanto al laghetto Cadinello, si trova poco sotto il passo in una posizione suggestiva.
L’escursione inizia proprio da qui, lungo il sentiero della Translagorai 322A.

Avvio del percorso sul sentiero 322A presso la Capanna Manghen nelle montagne del Lagorai.


LA TRANSLAGORAI

Questa via è molto nota per le sue caratteristiche selvagge, un tracciato di 80 km che parte dalla Panarotta e arriva fino al Passo Rolle, in 7–8 giorni.

L'itinerario classico, però, percorre solo il tratto ridotto da Passo Manghen al Passo Rolle (circa 50 km in 4–5 giorni), concentrandosi sulla parte più impegnativa e spettacolare, con le cime più elevate della catena.

Tengo da parte il sogno di percorrerla e racconto invece l'escursione che ho vissuto.
Subito incontro una cappella scavata nella roccia, che ricorda i caduti di tutte le guerre.

Cappella scavata nella roccia lungo il percorso, dedicata ai caduti di tutte le guerre.


Il sentiero aggira lo sperone della montagna e scende nella valletta sottostante.

Segnavia del sentiero 322A dipinto su un grande masso lungo il cammino nel Lagorai.


L'ETERNO

Raggiungo l’albero monumentale chiamato l’Eterno, un pino cembro secco da tempo immemorabile, abbarbicato su un masso di porfido a 2050 m.
È una vera scultura naturale, sopravvissuta per secoli.

Monica Galeotti accanto all’albero monumentale L’Eterno lungo il sentiero da passo Manghen al lago delle Buse.



Cartello che segnala l’albero monumentale L’Eterno nella Valle di Fiemme, lungo il percorso del Manghen.


LAGO DELLE BUSE

Arrivo al Lago delle Buse in 45 minuti.
Il sentiero 322A prosegue lungo il lago, costeggia tutta la sua riva, e poi sale per continuare verso il Lago delle Stellune.
Il mio itinerario invece piega a sinistra verso la Malga delle Buse, alla ricerca dell'albero più grande della Val di Fiemme: il Re leone (che non troverò).

Cartello toponomastico che indica il Lago delle Buse a 2059 metri di altitudine.


Il sentiero che costeggia il lago è panoramico, incorniciato da Cima Zoliera, 2478 m., e il Montalon, 2385 m.

Panoramica del Lago delle Buse circondato da cima Ziolera e montalon.

Il lago, a 2059 metri di quota, è un piccolo bacino glaciale di 220 per 120 metri.
È immerso in un paesaggio di prati circondati da antichi depositi morenici, in parte ricoperti da rododendri, ginepri e mirtilli neri.
Sulle sue rive si sviluppa una torbiera e una ricca vegetazione acquatica (rana temporaria e tritoni alpini).

Distinguo lunghe e sottili foglie, immerse nell'acqua limpida.
Si tratta di esemplari di Coltellaccio Natante, piante acquatiche tipiche di laghi d’alta quota e zone umide del Trentino.
Queste specie svolgono un ruolo fondamentale negli ecosistemi lacustri: ossigenano l’acqua, forniscono rifugio a piccoli organismi acquatici e contribuiscono alla stabilità del fondo del lago.

Particolare del Lago delle Buse con il coltellaccio natante che ricopre la superficie.



Torno sui miei passi all'inizio del lago, e ritrovo il segnavia con il simbolo dell'albero Re Leone.

Segnavia con simbolo dell'albero Re Leone, percorso Lagorai, vicino al Lago delle Buse.



MALGA DELLE BUSE

Continuo verso nord scendendo verso Malga delle Buse (1935 m). Questo sentiero non ha segnaletica CAI, da qui in poi è necessario navigare a vista cercando palette, omini di pietra e simboli albero.

Sentiero escursionistico che conduce alla Malga delle Buse.



Visuale dall’alto della Malga delle Buse immersa nel paesaggio alpino.
Veduta dall’alto su Malga delle Buse



Malga delle Buse sul sentiero nel Lagorai.
Malga delle Buse



Il percorso compie un ampio giro a mezzacosta affacciato su un grande vallone verde: è Pian delle Fave.

Sentiero che si affaccia su un ampio vallone erboso sotto Malga delle Buse.


Nel frattempo ecco l'Eriophorum, una pianta erbacea perenne.
I piccoli semi a maturazione si ricoprono di una massa bianca e soffice simile al cotone. 
Queste setole favoriscono la dispersione dei semi con il vento.
La specie ha una distribuzione prevalentemente boreale: cresce nelle torbiere acide, tipiche della tundra artica e di ambienti alpini umidi.
Il rivestimento cotonoso non ha solo una funzione di trasporto, ma agisce anche come isolante, contribuendo a mantenere una temperatura più elevata negli organi riproduttivi e proteggendo così lo sviluppo della pianta in climi freddi.

Pianta di Eriophorum con fiori bianchi cotonosi, Lago delle Buse


La segnaletica è scarsa, ad un certo punto credo di essere all'incirca nel punto in cui, secondo indicazioni, l'albero si troverebbe circa 150 metri più in basso, fuori dal sentiero principale.
Guardo il GPS ma non mi indica l'albero.

Non sono riuscita a individuarlo: probabilmente un tempo la segnaletica era presente, come suggerisce questa foto in cui si vede un cartello rotto a terra con un’altra indicazione. Forse quella relativa all’albero è proprio mancante: qualcuno l’avrà buttata?

Cartelli escursionistici danneggiati lungo il percorso passo manghen.


Risalgo, quasi ignara di aver lasciato l'albero alle mie spalle, continuando a vedere simboli, indicatori però per chi arriva dall'alto.

Salita erbosa che porta al bivio 322A lungo l’anello del Lago delle Buse.




Sentiero in salita che si avvicina al bivio 322A.


Solo al termine del giro ho potuto ricavare questa mappa ingrandita: al momento, infatti, il GPS non mi segnalava l'albero.
La condivido qui: potrebbe essere utile.

Screenshot Relive ingrandito con localizzazione dell’albero monumentale Re Leone nel Lagorai.


Inserisco quindi una foto tratta dal PDF "Guida escursionistica Custodi del Tempo" (vedi allegato a fondo pagina).
Il Re Leone è stato segnalato nel 1970 dal boscaiolo Leone, di Masi di Cavalese, che ne impedì l’abbattimento. Misura 7,10 m di circonferenza alla base, 5,40 m a 1,30 m di altezza, raggiunge i 20 m e ha circa 800 anni. È un pino cembro monumentale, considerato il più grande albero della Val di Fiemme.

©foto Provincia Autonoma di Trento


Proseguendo, mi ricongiungo al sentiero 322A; trovo un pianoro a 2100 m, dove pascolano le mucche: il luogo ideale per una sosta.

Mucche al pascolo sul pianoro erboso a quota 2100 m vicino al Lago delle Buse


Mi consolo osservando la Dafne Alpina, con le sue bacche rosse: una pianta velenosa, come tutte le specie del suo genere, rara sulle Alpi, ma incredibilmente bella.

dafne alpina con bacche rosse mature tra le rocce del Lagorai, pianta velenosa tipica della flora alpina.



Ora sono di ritorno, il sentiero scende e si stringe lungo la parete, con tratti esposti.
Riesco ad avere una visione d'insieme, il Lago delle Buse e la malga omonima: prima parte di questo percorso.

Sentiero stretto ed esposto che costeggia la parete sopra il Lago delle Buse.


Incontro un cartello che ricorda l’ex teleferica militare della Prima Guerra Mondiale.
A quota 2122 m passava infatti una linea di rifornimento austriaca, usata per trasportare viveri e materiali alle postazioni di Forcella Ziolera.
Oggi restano solo tracce e la memoria che racconta le difficoltà logistiche della vita in quota durante il conflitto.

Cartello ex teleferica militare a quota 2122 m lungo il sentiero del Lagorai.


Poi il sentiero diventa un’ampia mulattiera dell’epoca austriaca che passa sopra il Lago delle Buse.

Mulattiera militare che costeggia il Lago delle Buse nel Lagorai.



Mulattiera militare che costeggia il Lago delle Buse nel Lagorai.


Chiudo l’anello ricollegandomi al sentiero dell’andata poco prima dell’albero secolare dell’Eterno.

Sentiero che chiude l’anello del Lago delle Buse e ritorna a Capanna Manghen.



Una volta arrivata a Capanna Manghen mi bastano pochi minuti a piedi per risalire al Passo Manghen (2047 m), dove una croce segna la sommità.

Veduta del Passo Manghen con croce e panorama sulle montagne circostanti.


Lo sguardo si apre sulla spettacolare serpentina della strada che precipita verso la Valsugana, disegnando curve ardite tra i pendii del Lagorai.

Panorama dal Passo Manghen sulla strada che scende a tornanti verso la Valsugana.







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NOTE:

-L'itinerario descritto è stato effettuato giovedì 7 agosto 2025, consultando preventivamente le previsioni meteo, prestando attenzione all'evoluzione del tempo nella stessa giornata.

-Tutte le foto sono di Monica Galeotti, salvo quella dell'albero Re Leone (copyright indicato).

-La mappa iniziale è stata creata utilizzando l'app Relive, che registra i miei spostamenti in tempo reale tramite GPS.
I nomi delle località sono stati aggiunti successivamente.

-Carta topografica Tabacco - Val di Fiemme Lagorai Latemar 014 - 1:25.000

-Per i livelli di classificazione delle difficoltà nell'escursionismo vedi

-Le 10 regole base per affrontare un’escursione in montagna


RIFERIMENTI:



Screenshot Relive del percorso escursionistico dal passo Manghen al lago delle Buse e all'albero l'Eterno.




Questo sentiero fa geograficamente parte della Catena del Lagorai.

Mappa Google Earth con tracciato della catena del Lagorai e didascalie aggiunte.


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IL COMPAGNO DI VIAGGIO


Mirco Bianchi percorre il sentiero a Passo Manghen tra montagne e paesaggi alpini.


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