La sua storia è un frammento prezioso di quella Bologna fatta di musica, incontri e resistenza culturale, una città che oggi non esiste più ma che rivive nei suoi ricordi e nelle sue esperienze.
Raccontarla significa dare voce a un'epoca che ha lasciato un segno profondo.
Ho chiesto ad Alex di poter raccontare la sua storia, e lui ha accettato di condividere con me i suoi ricordi di Bologna e della Grecia.
È un periodo fecondo per la creatività e la libertà di pensiero: le canzoni dei tre riescono a raccontare con profondità e semplicità della vita quotidiana, dell’amore e, soprattutto, della Libertà.
Per un paio d'anni si ritrovano il giovedì, e in questo contesto tengono anche due o tre concerti, sempre in un clima amatoriale, a sostegno delle famiglie dei greci deportati sulle isole.
Qui sotto, il disegno realizzato da un giovane ragazzo che, ogni giovedì, frequenta il Club sedendo sempre in prima fila con il suo piccolo registratore.
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©foto Alex Devetzoglou |
L’INCONTRO CON MIKIS THEODORAKIS
Mikis Theodorakis (1925-2021) è stato un compositore, politico e attivista greco, celebre per le sue colonne sonore (Zorba il Greco, Serpico) e per il suo impegno contro la dittatura dei colonnelli (1967-1974).
Arrestato, torturato ed esiliato, divenne un simbolo della resistenza greca, e trovò rifugio in diversi paesi, tra cui l'Italia.
Nel 1971 è appena stato scarcerato e, già noto al pubblico italiano, compie una tournée nel nostro paese durante il suo esilio.
Durante una tappa a Bologna, per un concerto allo Stadio Comunale, ascolta le canzoni per la libertà di Alex.
Colpito, scrive parole di elogio sul suo taccuino.
"Amico Alex, voglio esprimerti le mie calorose congratulazioni per le tue canzoni, sicuro che seguendo la nostra musa popolare, continuerai ad esprimere i sentimenti di lotta per la Libertà e la Democrazia del nostro eroico popolo".
A seguire, alcune foto di quei momenti.
UN DISCO UNICO, IN TUTTI I SENSI
Sceglie di esprimersi direttamente in italiano, una scelta insolita per un cantautore: la lingua materna, infatti, è solitamente il veicolo privilegiato per chi compone musica d’autore, ma lui adotta l’italiano, dimostrando una sensibilità rara verso il paese che lo ospita.
Nonostante l’apprezzamento di Theodorakis e le indubbie qualità artistiche, il disco passa quasi inosservato.
Ecco la tracklist:
Lato A
1. Ora Che Non C’è Più – 3:15
2. Lacrime Amare – 3:42 - (Brano di Elton John e Bernie Taupin, The Greatest Discovery, del 1970, reinterpretato in italiano. Ascolta il brano originale su YouTube).
3. Per I Tuoi Vent’anni – 2:50
4. Clepsan To Mai – 2:11 - (in lingua greca)
5. Tutto È Chiaro – 2:30
6. Il Mio Lamento – 3:30 - (solo bouzouki)
Lato B
1. Vorrei – 3:05
2. All’Amore Che Viene – 3:13
3. Io La Chiamai Libertà – 3:55
4. Quando Risplenderà Il Tuo Sole – 2:15
5. A’ Cristin – 3:50
6. E Tu Mi Manchi – 2:24
Il disco si distingue per la poesia e per le atmosfere che mescolano malinconia greca e melodie italiane.
"Io la chiamai libertà" e "Quando risplenderà il tuo sole" trasmettono forti messaggi contro la guerra, parlando di speranza, lotta per la libertà e il desiderio di un mondo migliore, lontano dalle violenze e dalle ingiustizie.
L’album è diretto da Natale Massara, e include arrangiamenti in cui Alex suona anche il bouzouki.
Sul retro di copertina le parole di Theodorakis.
LA CANZONE "21 D'APRILE"
Uno dei brani più significativi di Alex è una canzone antifascista scritta nel 1971, ispirata dal colpo di Stato dei colonnelli in Grecia del 21 aprile 1967, e non contenuta nell'album "Alex".
La canzone, registrata originariamente in greco e poi in greco e italiano, riflette il trauma vissuto dagli studenti greci esiliati, tra cui Alex stesso.
È un invito a riflettere, cercando di sensibilizzare l'opinione pubblica sulla situazione in Grecia, ma la casa discografica sceglie di escluderla dal disco.
Vent’un d’Aprile il mattino ci svegliò
Con spari di un cannone
Con gridi ci offendevano
I falchi al Partenone
Il fumo si alza e verso il cielo lento va
Come la peste l’odio cresce forte
Piromani senza pietà
Ci accendono la morte
Ferita al cuore cara nostra libertà
Ora la barca resta senza prua
Ti spezza un fulmine a metà
Qui proprio in casa tua
E’ come il fango quando avvolge la città
Questo silenzio che nasconde rabbia
Bestie feroci in libertà
E le parole in gabbia
Vendono il male a chi lo ha comprato già
Questi fantasmi della nostra vita
Sotto una triste oscurità
Si allarga la ferita
Il prezzo è caro per stare sempre in storia
Morir nel buio e nel dolor
Viver nella memoria
IL RITORNO IN GRECIA DA LIBERO CITTADINO
Il regime militare dei colonnelli crolla a seguito della crisi politica interna e dell'invasione turca di Cipro, che mise in difficoltà la Giunta.
Il 24 luglio 1974, l'ex primo ministro Kostantinos Karamanlis fu richiamato dall'esilio in Francia per guidare il ritorno alla democrazia.
ALEXANDROS PANAGULIS
IL RITORNO DEFINITIVO
Pur trasferendosi a Udine, Bologna resta per lui come una madre adottiva: ricca, generosa, ospitale e protettiva.
Già nel 1976, al suo primo ritorno dopo dieci anni di lontananza, capisce che, non solo lui è cambiato, arricchito da esperienze e maturità: anche la sua terra non è più la stessa.
Trova una Grecia profondamente trasformata, sia dal punto di vista sociale che da quello urbano.
Gli speculatori edilizi, con la complicità di autorità precarie, avevano stravolto l’assetto delle città: il disordine architettonico e la mancanza di criteri estetici avevano preso il sopravvento, con l’unico scopo di formare una classe media consumatrice e priva di riferimenti culturali solidi.
In questo contesto cerca di ricostruire la propria vita e di trovare il suo posto, evitando di lasciarsi coinvolgere nella frenetica speculazione edilizia.
La maggior parte delle costruzioni era nelle mani di ingegneri, che realizzavano edifici uniformi, mentre gli architetti si rivolgevano soprattutto ai nuovi ricchi per progettare ville nei quartieri alti.
Per alcuni anni si dedica a lavori di recupero e piccoli incarichi per garantirsi la sopravvivenza economica. Molti dei suoi progetti rimangono sulla carta e non vengono retribuiti, un’esperienza frustrante per chi, come lui, aveva lavorato per tanti anni in uno dei più importanti studi di architettura d’Italia.
IL PROGETTO DEL 1988: L'INIZIO DI UN FUTURO PROFESSIONALE STABILE
Nel 1988 un artista benestante, seguace di filosofie buddiste, gli commissiona il progetto di una villa innovativa, caratterizzata da forme sferiche all’esterno e passaggi curvilinei all’interno.
A seguire, le foto originali del progetto.
Dopo averlo approvato, gli chiede anche di realizzarlo personalmente.
Questa villa si trova sul Monte Pentelikon, in Attica, lo stesso luogo da cui gli antichi greci estraevano i marmi per il Partenone.
Alex realizza questo progetto fino al 90% del completamento, prima che problemi di salute nella famiglia del proprietario ne interrompano i lavori.
Restano incompleti alcuni dettagli, come le cupole esterne, le vetrate a cascata, il giardino e la piscina.
Nonostante ciò, il progetto attira nuove commissioni e segna l'inizio di una nuova fase professionale.
Se fino ai 44 anni la sua vita era stata un pò incerta, caratterizzata da diverse convivenze, decide di mettere ordine nella sua vita, oltre che nella professione: sente di aver raggiunto una stabilità.
A 48 anni è pronto per costruire una famiglia, che diventa la sua priorità.
Alex arriva al matrimonio con la persona adatta e insieme hanno due figlie.
Sua moglie è chimica ambientale e impiegata presso lo Stato, rientra a casa nel tardo pomeriggio, mentre lui, dopo il cantiere, si occupa delle bambine, prelevandole da scuola ogni giorno alle 14:00 e trascorrendo con loro il resto del pomeriggio, fino al ritorno della madre.
Il suo studio si trova nella propria abitazione e non si avvale mai di una segretaria.
Con un progetto e una costruzione alla volta, non ha mai realizzato più di 15 case in 25 anni di carriera, mantenendo un ritmo di circa una ogni due anni.
Oggi Danae, la figlia maggiore, ha 28 anni ed è architetto. Dopo essersi diplomata ad Atene, ha lavorato per due anni a Parigi nello studio dell' architetto giapponese Kengo Kuma e attualmente esercita come libera professionista ad Atene.
Ariane, la più giovane, ha 24 anni ed è laureata in storia e archeologia all’Università di Atene. Negli ultimi due anni ha fatto esperienza nella Pinacoteca e nella Biblioteca Nazionale di Atene e, infine, svolge quattro mesi di pratica al Centro Culturale della Fondazione Stavros Niarchos ad Atene.
Ora sta valutando un master e ha presentato domanda sia all’Università di Parigi che a quella di Bologna, quest'ultima un’eventualità che il padre spera possa concretizzarsi!
Nel luglio scorso Alex ha compiuto 80 anni e, come ama dire lui stesso: "Grazie a Zeus, sono ancora integro!". Da dieci anni è in pensione e vive al Pireo.
Dal 1980 non scrive più canzoni, fatta eccezione per qualche "anatema" contro le ingiustizie del mondo contemporaneo.
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©foto Alex Devetzoglou |
Fino a dieci anni fa, la famiglia ha trascorso ogni vacanza in roulotte.
Diffidando delle banche, sceglie di investire i suoi risparmi in terreni panoramici sulle isole greche, prevedendo il declino economico e le difficoltà causate dalle politiche antisociali europee.
Quindi trascorre i tre mesi estivi nelle isole di Lefkada e Corfù, affacciate sull’Adriatico e, non a caso, proprio di fronte all’Italia.
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IL CERCHIO SI CHIUDE: IL 21 D'APRILE CHE HA UNITO DI NUOVO LE STRADE
Nessuno ha più saputo nulla di Alex dopo che è partito per la Grecia, nemmeno Guccini, il quale nel 2023, nell'album Canzoni da Osteria, ha inserito il brano di Alex, intitolandolo 21 Aprile, mantenendo una strofa in greco per preservare l'autenticità del pezzo.
Ha sperato che, reinterpretando la sua canzone, potesse in qualche modo avere notizie di lui.
E così è stato.
In qualche modo Alex è stato rintracciato e invitato all'Università degli Studi di Milano, per la presentazione del disco, il 10 novembre 2023, nell'Aula Magna.
Per rendere l'esperienza ancora più speciale, ha voluto che fossero presenti anche le sue due figlie.
Qui nella foto in basso a sinistra.
L'incontro è disponibile per l'ascolto in una → registrazione di 1h 30' su YouTube.
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Presentazione del disco "Canzoni da osteria". A sinistra, Alex. |
Durante quei giorni ci sono stati anche momenti di festa: le foto che seguono sono tratte dal → video ufficiale di "Bella Ciao", dove sono contenute immagini della presentazione del disco a Milano e della grande festa all'osteria.
Alex descrive la festa come un'esperienza unica e indimenticabile per tutti!
In Bella Ciao cantata da Guccini ci sono frasi in greco e farsi.
In questa interpretazione mescola diverse lingue per evocare un senso di universalità e di lotta contro l'oppressione, rifacendosi alla tradizione di resistenza che la canzone rappresenta.
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A sinistra, alle spalle di Guccini, Alex. |
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Alex alla chitarra. |
Le canzoni scritte in un periodo di grande fermento e significato, hanno reso Alex una figura centrale, oggi però quasi sconosciuta, nella generazione del cosiddetto '68 bolognese, perchè a Bologna, come in altre città italiane, i movimenti studenteschi e operai si erano schierati contro ogni forma di oppressione politica, si solidarizzavano anche con le lotte di altri popoli oppressi, tra cui quelli della Grecia, come parte di una visione internazionale di lotta contro il potere autoritario.
L’Università di Bologna, cuore pulsante delle contestazioni, divenne luogo di dibattito su questi temi.
L'omaggio di Guccini dimostra quanto il ricordo di Alex e delle sue canzoni sia ancora vivo, utile a riscoprire anche quel piccolo gioiello dimenticato, l'album "Alex", un disco che merita di essere ascoltato, non solo per la sua unicità linguistica, ma anche per la profondità con cui racconta l’essere umano, la libertà e il dolore di un’epoca segnata da lotte e speranze.
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→ OSTERIA GANDOLFI (OGGI IL MORETTO)
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Note:
-ringrazio Alex per la sua disponibilità nel riferire e condividere i suoi preziosi racconti.
-i brani non pubblicati su disco, sono ora raccolti nel suo blog → Geopolitisalex, come:
-"Figlia del Sole" - 1972
-"Torni a casa" - 1973
-"Terra, Fuoco, Pioggia, Vento" - 1973
Altri, registrati con piccoli registratori a cassette Philips, si trovano su Youtube, come: