piazza Maggiore, 6 - Bologna
aggiornato 2022
Palazzo d'Accursio è quasi un palazzo-città, formatosi per successivi accorpamenti nel corso di tre secoli. Si deve ad Alfonso Torreggiani la definitiva forma settecentesca, poi modificato da Cosimo Morelli (1771).
Il nucleo originario si distingue nel corpo sormontato dalla torre. E' stato liberato dagli uffici comunali per dare carattere di polo culturale a disposizione dei cittadini.
Ha un lungo prospetto aperto da un grande portale con colonne sormontate da balcone, e due piani di finestre.
Al pianterreno la Biblioteca Sala Borsa, multimediale, ad alto contenuto tecnologico.
LA FACCIATA
Sulla facciata principale, notevolissima è la grande "Madonna col Bambino" di Niccolò dell'Arca, detta di Piazza.
Questa splendida opera in terracotta fu modellata dalle magiche mani dell'artista nel 1478.
Il portale monumentale regge la statua di Gregorio XIII, dello scultore bolognese Alessandro Menganti.
Il modello in busto, prova generale prima di creare la grande statua, è conservato al Museo Civico Medievale.
Gregorio XIII fu il riformatore del calendario moderno, la sua abitazione fu Palazzo Boncompagni a Bologna.
La statua è la testimonianza di una fase storica di Bologna, iniziata nel 1506: l'inclusione allo Stato Pontificio, con perdita di autonomia.
Nel periodo in cui si realizzò il portale (1550-1580), si volle sottolineare il potere temporale della Chiesa, con altri lavori: la Fontana del Nettuno e la Fontana Vecchia sul muro esterno in via Ugo Bassi e l'Archiginnasio in Piazza Galvani.
Per salvare la statua dalla requisizione napoleonica, nel 1796 fu dotata di mitra e pastorale per mutarla nel santo patrono della città, San Petronio.
Nel 1895 tornò ad avere l'aspetto originario.
Sulla facciata della Sala Borsa vi è la targa Medaglia d'Oro alla città di Bologna, per aver avuto un ruolo rilevante nella Guerra di Liberazione.
Il Sacrario con le foto dei partigiani bolognesi caduti durante la Resistenza: furono 2064.
©Edward Reed photo, 1945. |
Di fianco al Sacrario, una lapide a ricordo delle vittime delle stragi fasciste:
treno Italicus 4 agosto 1974 - stazione di Bologna 2 agosto 1980 - treno 904 23 dicembre 1984.
IL CORTILE D'ONORE
Un grande scalone cordonato, attribuibile al Bramante, porta al primo piano.
PRIMO PIANO
Sala d'Ercole
Sala del Consiglio Comunale.
"Madonna del Terremoto", Francesco Francia, 1505.
Vi è una panoramica della città antica, dipinta dal Francia come ex voto dopo il forte sisma di quell'anno.
"Madonna del terremoto", Francesco Francia (1505), particolare |
Entrata della Sala Rossa, particolare.
SECONDO PIANO
Sala Farnese
La sala è riccamente affrescata con fatti di storia bolognese e, in fondo a sinistra, si accede alle Collezioni Comunali d'Arte.
Oggi sposi!
Dalle finestre di Sala Farnese: il Crescentone di Piazza Maggiore.
Nella Cappella Farnese Carlo V ricevette la corona ferrea, prima dell'incoronazione in San Petronio.
Affreschi di Prospero Fontana, 1562, Cappella Farnese.
Il cortile interno sul retro
Dal cortile interno, un'intravista Piazza Maggiore.
Bologna "la dotta", bella anche in un giorno di pioggia.
Nessun commento:
Posta un commento