mercoledì 1 giugno 2016

Chi conosce il suo limite non teme il destino

Statue di atleti nello stadio dei marmi al Foro Italico - Roma

Lo dicevano i greci e, ispirato dalla frase, Umberto Galimberti scrive :
"Quanta più grande bontà circolerebbe se non cadessimo vittime della tracotanza dell'IO e quanti inganni d'amore eviteremmo se diventassimo consapevoli della sua caducità come caduca è la nostra vita.
Solo da queste premesse può nascere l'entusiasmo nei momenti alti della nostra esistenza e la capacità di sopportare il dolore che ci consegna alla nostra ineludibile mortalità."

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