L'imperatore Adriano costruì il Pons Aelius nel 134 d.C. per attraversare il Tevere, di fronte al proprio mausoleo in diretta coincidenza con il Dromos, il corridoio di accesso.
Il ponte che vediamo oggi però deve la sua fama al Bernini.
Il nuovo parapetto fu da lui disegnato, con il mandato di Papa Clemente IX nel 1669.
Sopra il parapetto furono collocate dieci statue di angeli che portano gli strumenti della Passione di Cristo, scolpite da allievi del Bernini sotto la sua direzione.
Le tre arcate centrali del ponte appartengono ancora alla struttura originale, mentre le ultime arcate furono restaurate e allargate alla fine dell'Ottocento, durante la costruzione dei muraglioni del Lungotevere, per mettere fine agli allagamenti sulla città.
Potaverunt me aceto (angelo con la spugna).
Cuius principatus super humerum eius
(angelo con la croce)
Regnavit a ligno deus (angelo con il cartiglio).
L'originale si trova nella Chiesa di Sant'Andrea delle Fratte, questa è una copia scolpita dal Bernini stesso con Giulio Cartari.
Un ultimo edificio storico che va a concludere la zona del Vaticano è il
COMPLESSO MONUMENTALE SANTO SPIRITO IN SAXIA.
Solo foto esterne di quello che nel VIII secolo fu un ospizio destinato ai pellegrini sassoni; divenne poi un complesso ospedaliero grazie a Papa Innocenzo III all'inizio del '200.
Questo antico ospedale oggi è un centro per congressi ed eventi, ma da tempo è chiuso per restauri.
Adiacente vi è il moderno ospedale di Santo Spirito che ne prosegue la tradizione.
Si conclude un'altra zona di Roma, quella della Città del Vaticano, Borgo e Prati, ho visto le dimensioni e l'opulenza barocca della Basilica di San Pietro, la genialità artistica nella Cappella Sistina e le maggiori opere classiche nei Musei Vaticani, infine il Ponte Sant'Angelo davanti alla mole Adriana.
Le pietre, le forme e il cibo di Roma continuano a stupirmi e a sorprendermi.
Arrivederci Roma.
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Bere e mangiare in zona
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Sitografia:
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