domenica 7 giugno 2020

PARCO DI MONTE PADERNO

Bologna


Il Parco di Monte Paderno dista circa 4,5 km da Porta San Mamolo. Occupa la parte sommitale del monte, che ha un'altezza di 359 m. 


Di proprietà comunale, è stato aperto al pubblico nel 1974 e l'ampiezza si è completata nel tempo con successive acquisizioni.
Attualmente misura circa 27 ettari.

Parco-Monte-Paderno




PER ARRIVARE

Può essere raggiunto percorrendo via San Mamolo e via dei Colli.
Oppure, per via Castiglione e via degli Scalini, poi via delle Lastre.

Parco-Monte-Paderno






LA STORIA


Il toponimo Paderno deriva dal latino fundus paternum (fondo ereditato dal padre).
La conferma viene dall'esistenza di un fundus maternum nelle vicinanze.

Buona parte del parco è occupata da superfici boscate e le zone un tempo destinate ai coltivi sono state trasformate in ampi prati.

Parco-Monte-Paderno




Quando l'area venne acquistata dal Comune di Bologna nel corso degli anni '70, si trovava frazionata in piccole proprietà e la nascita del parco restituì al monte la sua originaria integrità territoriale.

Le acque che si raccolgono nel lato est danno origine al Torrente Aposa, l'unico corso d'acqua naturale che passa per Bologna.




LA GEOLOGIA


Monte Paderno è costituito da rocce sedimentarie di natura marnosa, la cui formazione è avvenuta nel Miocene medio (15 milioni di anni fa).
Le Marne sono rocce che derivano dalla deposizione contemporanea di argille e carbonato di calcio, avvenuta in ambienti marini lontani dalla costa, in acque molto calme.
Il carbonato, fornito di gusci di piccoli animali marini, agisce come cemento e porta alla formazione delle marne.

Dove affiorano le argille si sono modellati i calanchi, dovuti ad un erosione meteorica importante.
Questo si verifica soprattutto quando la copertura vegetale è assente, fatto dovuto al taglio del bosco naturale avvenuto in epoche passate.

Potrebbe sembrare un fenomeno irreversibile, in realtà la vegetazione spontanea recupera velocemente terreno.

Parco-Monte-Paderno-bologna


Si notano ai piedi del monte distese di calanchi, ma vi è, rispetto ad altri luoghi della collina bolognese, una maggiore resistenza delle marne nei confronti dell'erosione.




IL PERCORSO AD ANELLO


1- I GIGLI

2- LE GINESTRE

3- PANORAMA CON VISTA SUI CALANCHI

4- ANTENNA RADIO

5- PANORAMA SU BOLOGNA E SAN LUCA



Parco-Monte-Paderno-MAPPATURA-Monica-Galeotti





1- I GIGLI

Nei pressi del parcheggio 1 vengo accolta da un primo belvedere con panchine, dove però la vegetazione, nel tempo, ha ridotto la visuale panoramica.

Parco-Monte-Paderno-bologna








Parco-Monte-Paderno-bologna




Il sentiero, che sorpassa in salita il parcheggio 2, fa risaltare, nei mesi di maggio e giugno alcune splendide fioriture, come quella del Giglio di Sant'Antonio (Lilium Candidum).

Parco-Monte-Paderno






Nell'arte e nell'araldica simboleggia la purezza e la castità.
Solitamente nei dipinti la Beata Vergine Maria viene mostrata con questo fiore, ed appare anche nell'iconografia di Sant'Antonio da Padova, da cui il nome.

Negli stemmi gentilizi è simbolo di numerose dinastie e regni, come i Capetingi francesi e i Borbone.

Parco-Monte-Paderno




La Colutea, meglio nota come Vescicaria, possiede una caratteristica forma rigonfia dei suoi frutti, che sono legumi rigonfi d'aria. 

Parco-Monte-Paderno-bologna






Passano dal verde pallido iniziale ad un rossiccio o bruno a maturazione completa. 
I fiori sono gialli.

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2- LE GINESTRE

Un fitto arbusteto di magnifiche Ginestre incornicia una vasto prato in leggera pendenza.

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Questa pianta così suggestiva spicca per i suoi fiori gialli e profumati.

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Parco-Monte-Paderno-bologna







Proseguo in leggera salita per arrivare al punto panoramico più bello del parco.

Parco-Monte-Paderno-bologna






3- PANORAMA CON VISTA SUI CALANCHI


Monte Paderno è la più alta delle colline suburbane e il suo orizzonte abbraccia i calanchi di Paderno e le cime del Corno alle Scale e del Cimone, che si potranno vedere se la fortuna regalerà il cielo limpido.

Parco-Monte-Paderno-bologna





Per molto tempo si è pensato che la grande area di calanchi sottostante Monte Paderno possedesse crateri e salse, perchè Benevento da Imola e Boccaccio, commentando le Malebolge dell'Inferno di Dante, ricordavano le Salse o Salze di Bologna, fuori Porta San Mamolo.
Oggi sappiamo che la localizzazione più probabile fu lungo via dell'Osservanza, dove si estende ↝ il Parco di Villa Ghigi.

Parco-Monte-Paderno-bologna





Quel che è certo invece è che tra le argille di Paderno, per la prima volta in Italia, venne ritrovata la baritina, conosciuta poi in seguito come la pietra fosforica di Paderno, per le sue proprietà luminescenti.
Goethe, nel suo "Viaggio in Italia", scrive che nell'ottobre del 1786 salì a Monte Paderno incuriosito dalla fama di questa pietra e ne raccolse "una buona dozzina di libbre".

Oggi sappiamo che si tratta di solfato di Bario e viene usato in medicina.

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Lascio la panchina del punto panoramico e mi dirigo verso l'antenna per passare sull'altro versante.

Parco-Monte-Paderno








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4- ANTENNA RADIO


La piazzola sommitale è occupata da un vecchio ripetitore militare recintato e abbandonato (poco visibile), e da un'alta antenna ripetitore radio.

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 Di ritorno, lungo il percorso ad anello, scendo sulla larga carrareccia via del Forte, dove ai lati è presente un bosco misto: Roverelle, Aceri e arbusti di vario tipo.

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5- PANORAMA SU BOLOGNA E SAN LUCA


Un'altro bel punto panoramico, verso Bologna, le colline circostanti e San Luca.

Parco-Monte-Paderno-bologna







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Il Parco, occupando la cima del monte, riesce ad offrire panorami su due lati:
da una parte il versante sud regala l'apro e suggestivo paesaggio dei calanchi, dall'altra parte il versante nord, con la città in pianura e l'alternarsi di coltivazioni.

Parco-Monte-Paderno




Parchi e Giardini bolognesi


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Bibliografia:
-pieghevole "Monte Paderno", a cura del Centro Villa Ghigi, serie parchi e giardini bolognesi n. 3, omaggio ai lettori di Repubblica, 1992.


Sitografia:


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