PRESENTAZIONE
L’isola di Capraia è compresa nelle 7 isole dell’Arcipelago Toscano.
Per estensione è la terza, dopo Isola d’Elba e Isola del Giglio, con una superficie di 19,3 kmq.
Ha una lunghezza di 7,9 km e poco meno di 4 in larghezza.
È l’unica dell’arcipelago ad avere origini vulcaniche.
Si trova a 64 km da Livorno e 31 km dalla Corsica.
Il traghetto, da Livorno Porto Mediceo, impiega 2,45 ore ad arrivare al Porto di Capraia.
Sono arrivata da Bologna con il treno, che prevede un cambio a Firenze Santa Maria Novella.
Alla stazione di Livorno ho acquistato un biglietto bus che mi ha portato in 10 minuti al Porto Mediceo.
Arrivata all’affaccio sul mare, la biglietteria del traghetto è 40 metri a destra, davanti al molo di partenza.
Ho visitato l’isola dal punto di vista escursionistico-naturalistico attraverso tre itinerari CAI, che permettono di percorrere tutta l’isola da nord a sud, da est a ovest.
Il territorio è prevalentemente montuoso, con una dorsale che attraversa tutta l'isola.
Dell'antica struttura magmatica formatasi circa nove milioni di anni fa, l'isola rappresenta una scheggia.
Vi sono coste alte e rocciose e assenza di spiagge.
Le coste sono spesso inaccessibili via terra per mancanza di strade, ad eccezione di qualche insenatura alla quale si può arrivare attraverso piccoli sentieri di media o lunga durata.
Avrei voluto anche effettuare il giro dell’isola in barca pensando di non avere problemi dato il periodo fuori stagione (maggio), ma nell’isola succede questo: la domenica arrivano persone dalla terraferma con prenotazione già effettuata e le barche sono al completo. Durante la settimana non c’è turismo e non raggiungono il numero minimo di sei persone per effettuare il giro.
Mi sono ripromessa di tornare per ammirare l’isola dal mare, ma effettuando la prenotazione con largo anticipo.
Le particolarità di quest’isola sono essenzialmente quattro:
1- la distanza dalla terraferma
2- un unico paese
3- la natura conservata grazie ad una colonia penale che era esistente fino agli anni '80.
4- grazie alla tipologia dell’isola (non ci sono spiagge) il turismo è orientato e non di massa.
La stagione migliore per visitare l’isola?
La scelta cade in base alle caratteristiche personali di ogni viaggiatore, ovviamente.
Io sono andata alla fine di maggio e ho trovato un clima troppo caldo per fare trekking: consiglio aprile e ottobre.
L’acqua del mare è molto fredda ma con un po’ di coraggio il bagno si può fare.
Illustrerò l’isola attraverso tre itinerari di trekking e la perlustrazione del porto, del paese e delle piccole calette cui ho avuto modo di accedere, in quattro giorni di isola + 2 di viaggio.
Mi trovo al Porto Mediceo di Livorno, in procinto di salire sul traghetto Toremar e
sono pronta a descrivere l’isola.
Nessun commento:
Posta un commento