domenica 22 dicembre 2024

BATTISTERO DI SAN GIOVANNI BATTISTA

Piazza Prampolini - REGGIO EMILIA


Il Battistero, situato alla sinistra del Duomo, è oggi incorporato nel Palazzo Vescovile, risultato di secolari trasformazioni.


Costruito originariamente come edificio autonomo tra il 1040 e il 1049, fu integrato nel palazzo nel 1487 per volontà del vescovo Bonfrancesco Arlotti, nell’ambito dell’ampliamento del palazzo, poi restaurato nel 1981.


Facciata del Battistero di San Giovanni Battista a Reggio Emilia, risale al periodo medievale.


La facciata è ornata da due colonne a forma di candelabro con pinnacoli.
Il tetto a capanna è seguito da una corona di archetti pensili.
Al centro un rosone e, alla sinistra in foto, di quest'ultimo, una celletta con una campana.
La lunetta sopra la porta d’ingresso ospita un bassorilievo del Battesimo di Cristo, attribuito a Bartolomeo Spani.

Alla base della colonna sinistra sono incise due antiche unità di misura: il braccio reggiano (0,641 m) e la pertica (3,846 m).

Erano utilizzate per il commercio fino all’introduzione del sistema metrico decimale nel 1803.

Proprio per la loro funzione si lega il detto dialettale reggiano: San Švan al fà vèder l'ingàn (San Giovanni fa vedere l’inganno).


Facciata con sistema metrico decimale del Battistero di San Giovanni Battista a Reggio Emilia, risale al periodo medievale.



GLI INTERNI

L’interno del battistero ha una pianta a crux commissa, caratterizzata dalla forma a "T", sebbene venga comunemente indicata come croce egizia.


Sulla parete dove un tempo sorgeva l’altare si trova il dipinto Il battesimo di Gesù di Francesco Caprioli, realizzato tra il 1497 e il 1498.


Affresco Il Battesimo di Gesù, di Francesco Caprioli, Battistero di San Giovanni Battista a Reggio Emilia, risale al periodo medievale.



Nel braccio sinistro è collocata una grande vasca battesimale ottagonale in breccia rossa, arricchita da formelle di santi in marmo bianco opera di Gaspare Bigi, datata 1494.


Vasca battesimale, Battistero di San Giovanni Battista a Reggio Emilia, risale al periodo medievale



Al centro della vasca un candelabro in marmo bianco con motivi floreali e iscrizioni.


Vasca battesimale, Battistero di San Giovanni Battista a Reggio Emilia, risale al periodo medievale




RISCOPRIRE IL PASSATO: LA VISITA AL BATTISTERO E IL RICORDO DI MIO ZIO

Questo luogo viene aperto al pubblico solo in occasione di eventi speciali.

Per me, l’occasione è stata una mostra, terminata il 16 gennaio 2024, che ha esposto parte della collezione di opere d’arte del "Pio Istituto Artigianelli", per celebrarne il 150° anno di apertura.

Si tratta di un'importante istituzione cittadina

fondata nel 1873 da Don Zefirino Iodi.

Le opere, soprattutto a tema religioso, sono di artisti locali e mettono in luce vedute architettoniche delle chiese reggiane e soggetti sacri.


Battistero di San Giovanni Battista a Reggio Emilia, risale al periodo medievale




Battistero di San Giovanni Battista a Reggio Emilia, risale al periodo medievale
"La visita dei magi", presepe di Antonio Pigozzi




In origine, l’istituto forniva assistenza e formazione professionale a giovani provenienti da famiglie povere, con l’obiettivo di offrire un’educazione completa: materiale, intellettuale e spirituale.

Gli studenti venivano istruiti in mestieri artigianali, ricevendo al contempo un’educazione religiosa e civica.
Ancora oggi, l’istituto è attivo e svolge attività socio-educative per minori.

Durante la visita, suggerita da mia cugina Barbara, ho scoperto che suo padre Mario (quindi mio zio, fratello di mia madre Teresa), aveva frequentato l’istituto subito dopo la Seconda Guerra Mondiale.
La madre, Alma, vedova di guerra e partigiana, lo aveva iscritto affinché studiasse e imparasse un mestiere.
Conservo una foto storica di quel periodo, che lo ritrae mentre apprende il lavoro al tornio.


Zio Mario al lavoro al tornio presso l'Istituto Artigianelli di Reggio Emilia, durante un momento dedicato alla formazione artigiana.




LA PARTIGIANA ALMA




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NOTE:

visita effettuata il 14 gennaio 2024.



RIFERIMENTI:


Libri:

-"Emilia Romagna", Touring Editore , 2010.

-"Strenna del Pio Istituto Artigianelli", a cura di Elisabetta Benassi e Gianluca Guidetti, ed.Tecnograf s.r.l., Reggio Emilia, 2019.

-pieghevole Pio Istituto Artigianelli, Aurora Marzi, ottobre 2023.


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