Piazza Prampolini
Il principale luogo di culto di Reggio Emilia, DUOMO o CATTEDRALE DI SANTA MARIA ASSUNTA, domina una delle piazze più suggestive della città, Piazza Prampolini.
DOVE SI TROVA
Si trova in Piazza Prampolini, tra il Palazzo del Municipio e il Palazzo del Monte.
A lato del Municipio si trova il Broletto, un passaggio elegante che collega Piazza Prampolini all’altro "salotto" cittadino, Piazza San Prospero.
CHI ERA PRAMPOLINI?
Camillo Prampolini (1859-1930) è stato un politico, giornalista e intellettuale italiano, figura di spicco del socialismo riformista in Italia.
Nato a Reggio Emilia, si avvicinò presto agli ideali socialisti, ispirandosi al pensiero di Karl Marx e alle istanze di giustizia sociale.
Fondò e diresse il settimanale "La Giustizia", attraverso il quale diffuse le sue idee di progresso e uguaglianza. Prampolini era favorevole a un approccio non rivoluzionario, puntando su riforme graduali per migliorare le condizioni delle classi lavoratrici e promuovere i diritti sociali.
Eletto più volte deputato al Parlamento, si batté per temi come l’istruzione, il lavoro, il diritto di voto e l’assistenza sociale. Nonostante le divergenze con i socialisti rivoluzionari, rimase un punto di riferimento per i movimenti riformisti.
Oggi è ricordato anche come un grande oratore e promotore di valori umanitari e democratici.
Prampolini affermò che Gesù fu il primo rivoluzionario e sostenne che i cristiani non potevano essere tali senza adottare valori socialisti, come la condivisione dei beni.
La sua famosa Predica di Natale, scritta nonostante il suo essere laico, viene ancora letta ogni Natale in città, perché lega l’ideale socialista al messaggio evangelico.
Questo atteggiamento gli valse il soprannome di "Apostolo del socialismo", e quale luogo più appropriato per ricordarlo se non questa piazza, situata proprio davanti al Duomo.
Il Palazzo del Municipio.
Qui, il 7 gennaio 1797, venne adottato per la prima volta il Tricolore come simbolo della Repubblica Cispadana, dando origine alla bandiera italiana.
Il Palazzo del Monte.
Si può notare davanti al palazzo la statua del fiume Crostolo, originaria della Reggia di Rivalta.
Ricorda il torrente che attraversava la città e oggi è parte di un parco pubblico di oltre 10 chilometri.
Il termine "cattedrale" si riferisce alla chiesa che ospita la cattedra del vescovo, una sedia a forma di trono simbolo del suo ruolo di guida e maestro della diocesi.
In diverse lingue, esistono termini alternativi per indicare la chiesa episcopale.
Mentre "cattedrale" è più comune in Francia, Inghilterra e Spagna, in Italia si utilizza prevalentemente "Duomo". In Germania, invece, si usa "Dom".
Entrambi questi termini derivano dal latino domus episcopalis (casa del vescovo) o domus canonicarum (casa dei canonici), in riferimento al clero che storicamente officiava nella chiesa principale della città.
Dopo le incursioni ungare, nel X secolo fu ricostruita nella posizione attuale.
Durante il II millennio subì numerosi interventi, testimoniati da opere come il mosaico pavimentale (in parte visibile in Duomo, mentre una porzione più ampia si trova ai Musei Civici), i resti dell’ambone antelamico del 1220 circa (compresi i leoni stilofori all'ingresso del Broletto) e strutture romaniche recentemente scoperte.
Il rivestimento fu progettato da Prospero Sogari detto Il Clemente.
Sue sono le nicchie con le statue di quattro santi, Grisante, Venerio, Daria e Gioconda, come anche il portale centrale sormontato dalle statue di Adamo ed Eva, di ispirazione michelangiolesa (statue del Crepuscolo e dell'Aurora delle tombe medicee a Firenze).
In alto, sul fronte del tiburio ottagonale, spicca la Madonna col Bambino affiancata dai committenti, i coniugi Fiordibelli, un’opera monumentale in rame dorato realizzata da Bartolomeo Spani nel 1522.
Le statue del Crepuscolo e dell'Aurora di Michelangelo cui si è ispirato il Clemente per quelle di Adamo ed Eva.
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Tomba di Lorenzo il Magnifico, il Crepuscolo e l'Aurora di Michelangelo - ©basilica di S.Lorenzo |
La Cappella Toschi, voluta dal cardinale Domenico Toschi, ospita la Visitazione sull'altare maggiore, incorniciata dallo scintillio di marmi policromi intarsiati.
→ DIARI DI VIAGGIO - REGGIO EMILIA
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