domenica 15 dicembre 2024

DUOMO DI REGGIO EMILIA

Piazza Prampolini


Il principale luogo di culto di Reggio Emilia, DUOMO o CATTEDRALE DI SANTA MARIA ASSUNTA, domina una delle piazze più suggestive della città, Piazza Prampolini.


Fotografia del Duomo di Reggio Emilia scattata da Monica Galeotti



 DOVE SI TROVA

Si trova in Piazza Prampolini, tra il Palazzo del Municipio e il Palazzo del Monte.

A lato del Municipio si trova il Broletto, un passaggio elegante che collega Piazza Prampolini all’altro "salotto" cittadino, Piazza San Prospero.


Mappa del Duomo di Reggio Emilia didascalie di Monica Galeotti



CHI ERA PRAMPOLINI?

Camillo Prampolini (1859-1930) è stato un politico, giornalista e intellettuale italiano, figura di spicco del socialismo riformista in Italia.

Nato a Reggio Emilia, si avvicinò presto agli ideali socialisti, ispirandosi al pensiero di Karl Marx e alle istanze di giustizia sociale.


Fondò e diresse il settimanale "La Giustizia", attraverso il quale diffuse le sue idee di progresso e uguaglianza. Prampolini era favorevole a un approccio non rivoluzionario, puntando su riforme graduali per migliorare le condizioni delle classi lavoratrici e promuovere i diritti sociali.


Eletto più volte deputato al Parlamento, si batté per temi come l’istruzione, il lavoro, il diritto di voto e l’assistenza sociale. Nonostante le divergenze con i socialisti rivoluzionari, rimase un punto di riferimento per i movimenti riformisti.


Oggi è ricordato anche come un grande oratore e promotore di valori umanitari e democratici.


Prampolini affermò che Gesù fu il primo rivoluzionario e sostenne che i cristiani non potevano essere tali senza adottare valori socialisti, come la condivisione dei beni. 

La sua famosa Predica di Natale, scritta nonostante il suo essere laico, viene ancora letta ogni Natale in città, perché lega l’ideale socialista al messaggio evangelico.


Questo atteggiamento gli valse il soprannome di "Apostolo del socialismo", e quale luogo più appropriato per ricordarlo se non questa piazza, situata proprio davanti al Duomo.


Fotografia panoramica di Piazza Prampolini a Reggio Emilia scattata da Monica Galeotti





Il Palazzo del Municipio.

Qui, il 7 gennaio 1797, venne adottato per la prima volta il Tricolore come simbolo della Repubblica Cispadana, dando origine alla bandiera italiana.


Fotografia del Palazzo del Municipio di Reggio Emilia scattata da Monica Galeotti



Il Palazzo del Monte.

Si può notare davanti al palazzo la statua del fiume  Crostolo, originaria della Reggia di Rivalta.

Ricorda il torrente che attraversava la città e oggi è parte di un parco pubblico di oltre 10 chilometri.


Fotografia del Palazzo del Monte di Reggio Emilia scattata da Monica Galeotti




 Il termine "cattedrale" si riferisce alla chiesa che ospita la cattedra del vescovo, una sedia a forma di trono simbolo del suo ruolo di guida e maestro della diocesi.


In diverse lingue, esistono termini alternativi per indicare la chiesa episcopale.

Mentre "cattedrale" è più comune in Francia, Inghilterra e Spagna, in Italia si utilizza prevalentemente "Duomo". In Germania, invece, si usa "Dom".

Entrambi questi termini derivano dal latino domus episcopalis (casa del vescovo) o domus canonicarum (casa dei canonici), in riferimento al clero che storicamente officiava nella chiesa principale della città.



LA STORIA DELL'EDIFICIO
Gli scavi archeologici hanno svelato che la cattedrale di Reggio Emilia sorge su un antico edificio di culto del IV-V secolo e su una successiva chiesa del VI-VII secolo, con resti significativi come l’abside.

Dopo le incursioni ungare, nel X secolo fu ricostruita nella posizione attuale.

Durante il II millennio subì numerosi interventi, testimoniati da opere come il mosaico pavimentale (in parte visibile in Duomo, mentre una porzione più ampia si trova ai Musei Civici), i resti dell’ambone antelamico del 1220 circa (compresi i leoni stilofori all'ingresso del Broletto) e strutture romaniche recentemente scoperte.


FACCIATA
A metà del Cinquecento, i canonici decisero di sostituire l’antica facciata medievale con una nuova, affidandone il progetto a diversi artisti, ma rimase incompiuta.


Il rivestimento fu progettato da Prospero Sogari detto Il Clemente.

Sue sono le nicchie con le statue di quattro santi, Grisante, Venerio, Daria e Gioconda, come anche il portale centrale sormontato dalle statue di Adamo ed Eva, di ispirazione michelangiolesa (statue del Crepuscolo e dell'Aurora delle tombe medicee a Firenze).


In alto, sul fronte del tiburio ottagonale, spicca la Madonna col Bambino affiancata dai committenti, i coniugi Fiordibelli, un’opera monumentale in rame dorato realizzata da Bartolomeo Spani nel 1522.


Fotografia del Duomo di Reggio Emilia scattata da Monica Galeotti



Le statue del Crepuscolo e dell'Aurora di Michelangelo cui si è ispirato il Clemente per quelle di Adamo ed Eva.


Tomba di Lorenzo il Magnifico, il Crepuscolo e l'Aurora di Michelangelo - ©basilica di S.Lorenzo





GLI INTERNI
L’interno del Duomo di Reggio Emilia è ricco di opere di grande pregio artistico e storico.

L’edificio, ha una pianta cruciforme, e pilastri monumentali separano la navata maggiore dalle due navate laterali, sulle quali si affacciano cinque cappelle per lato.

Fotografia del Duomo di Reggio Emilia scattata da Monica Galeotti


Ognuna è meritevole di ammirazione, ma tra queste ne spiccano tre:
-Madonna con Bambino e i Santi di Luigi Anguissola (1520) nella Cappella Calcagni, n.2.
-l’Assunzione del Guercino (1626) nella cappella Fiordibelli, n.4.
-la Visitazione del Cavalier d’Arpino (1604) nella cappella Toschi n.9.
Queste ultime due sono contrapposte, una di fronte all'altra.

Fotografia del Duomo di Reggio Emilia scattata da Monica Galeotti
Foto da opuscolo del Duomo a cura della Diocesi
di Reggio Emilia - didascalie Monica Galeotti



-Madonna con Bambino e i Santi di Luigi Anguissola (1520) nella Cappella Calcagni, n.2.
L'opera si distingue per l'uso di colori vivaci, con i personaggi che appaiono immersi in una dimensione spirituale e allo stesso tempo terrena.
I santi sono Girolamo e Caterina.

Fotografia del quadro Madonna con Bambino di Anguissola scattata da Monica Galeotti




-l’Assunzione del Guercino (1626) nella cappella Fiordibelli, n.4.
Costruita a partire dal 1624, la cappella fu progettata per ospitare i resti dei coniugi Fiordibelli, noti benefattori della fabbrica del Duomo, presenti anche con le figure in rame dorato nel tiburio della facciata.
La pala d’altare rappresenta la Madonna Assunta
in cielo, circondata da angeli, con i santi Pietro apostolo e Girolamo ai suoi piedi.
San Girolamo è raffigurato mentre scrive, con lo sguardo rivolto all'apparizione celeste.

 L'opera è del maestro Giovanni Francesco Barbieri, noto come il Guercino, di Pieve di Cento (Bologna).
Il Guercino stipulò il contratto per il quadro con il Capitolo del Duomo nel 1625 e lo consegnò personalmente a Reggio l'anno successivo.

Fotografia quadro Assunzione del Guercino Duomo di Reggio Emilia scattata da Monica Galeotti




-la Visitazione del Cavalier d’Arpino (1604) nella Cappella Toschi n.9.

La Cappella Toschi, voluta dal cardinale Domenico Toschi, ospita la Visitazione sull'altare maggiore, incorniciata dallo scintillio di marmi policromi intarsiati.


Il dipinto raffigura l’incontro tra la Vergine Maria e Santa Elisabetta, esprimendo con vivacità e ricchezza di dettagli la gioia e la sacralità dell’evento.

Fotografia quadro La Visitazione del Cavalier d'Arpino nel Duomo di Reggio Emilia scattata da Monica Galeotti




L’altare progettato da Claudio Parmigiani nel 2011 rappresenta un interessante tocco di modernità, perfettamente integrato nel contesto storico: è costituito da due blocchi di marmo semilavorati risalenti all’epoca romana.

Fotografia Altare del Duomo di Reggio Emilia scattata da Monica Galeotti




 Completa il panorama artistico il magnifico coro quattrocentesco, di straordinaria fattura.

Fotografia Coro del Duomo di Reggio Emilia scattata da Monica Galeotti




LA CRIPTA
Costruita attorno al 946 per accogliere i corpi dei martiri Crisante e Daria, donati dal re Berengario II al vescovo Adelardo, la cripta sorge su una domus imperiale, come rivelano i mosaici ritrovati.
È un ambiente semi-ipogeo.
Nella cappella centrale si trovano un altare seicentesco in marmi policromi, l’urna reliquiario dei santi e il coro ligneo del 1510 di Ludovico e Niccolò della Tarsia.

Fotografia Cripta del Duomo di Reggio Emilia scattata da Monica Galeotti



Fotografia Cripta del Duomo di Reggio Emilia scattata da Monica Galeotti



La cappella sud ricorda i caduti della Grande Guerra.

Fotografia Cripta del Duomo di Reggio Emilia scattata da Monica Galeotti



Sul lato orientale del Duomo si trova il seicentesco Palazzo Vescovile, al cui interno è ospitato il Battistero del Duomo, generalmente aperto solo in occasione di eventi.

Ho avuto l’opportunità di visitarlo durante una mostra d’arte organizzata dal Pio Istituto Artigianelli, rinomato a Reggio Emilia per l’educazione e la formazione di giovani artigiani.

→ IL BATTISTERO DEL DUOMO

→ DIARI DI VIAGGIO - REGGIO EMILIA


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RIFERIMENTI:

Libri:
-"Emilia Romagna", Touring Editore 2010.
-opuscolo Cattedrale di Reggio Emilia, Diocesi di Reggio Emilia, Guastalla.

Siti web:

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