(torna al Palatino)
Anche qui, come al Palatino, è più che mai necessario immaginare quello che fu un tempo il cuore pulsante del mondo romano, un grandioso complesso di templi, ricoperti di marmi, gloriose basiliche e spazi pubblici.
Ora vi sono rovine male indicate che possono provocare confusione, anche se il colpo d'occhio è magnifico.
Purtroppo nel corso del Medioevo, quando cadde l'Impero, il sito divenne terreno di pascolo e quel che rimaneva degli edifici fu ampiamente saccheggiato per ricavarne materiale edilizio.
Nel Rinascimento, con la riscoperta dell'antichità classica, il Foro divenne fonte di ispirazione per artisti ed architetti; ma si dovette attendere il XIX secolo perchè venissero intrapresi scavi sistematici, tutt'ora in corso.
La Via Sacra, dall'Arco di Tito all'Arco di Settimio Severo (visibile in fondo).
Ho cercato di illustrare i monumenti con un percorso a ferro di cavallo terminando, al ritorno, al centro dei fori, dove al momento vi è l'uscita più comoda.
ARCO DI TITO
All'inizio della via Sacra, l'antico asse stradale del foro monumentale.
Fu eretto nell'81 d.C. per celebrare la vittoria del futuro imperatore Tito, contro i ribelli ebrei in Palestina.
All'interno due bassorilievi raffigurano la personificazione della Vittoria e la parata trionfale che trasporta il bottino preso a Gerusalemme.
In passato gli ebrei romani evitavano di passare sotto l'arco, simbolo dell'inizio della diaspora.
TEMPIO DI VENERE
Era il più grande tempio dell'antica Roma. Occupa tutto lo spazio fra il Colosseo e la Basilica di Massenzio.
Fu l'Imperatore Adriano a decidere la costruzione del tempio e ne fu anche l'architetto.
Nel 625 inizia la rovina dell'edificio, il cui tetto fu rimosso da papa Onorio I, per riutilizzarne i materiali nella Basilica di San Pietro in Vaticano.
Il tempio di Venere dal Colosseo |
Ricostruzione del Tempio di Venere - ©wikipedia |
Sul lato nord del Tempio di Venere fu costruita nel IX secolo la
BASILICA DI SANTA MARIA NOVA
Ricevette questo nome per distinguerla dall'altra chiesa del Foro Romano, Santa Maria Antiqua.
Con la traslazione delle reliquie di Francesca Romana nella cripta, nel XV secolo, la chiesa cambiò dedica per assumere quella attuale: Basilica di Santa Francesca Romana.
BASILICA DI MASSENZIO
Come non notarla, mastodontica, a fianco della Basilica di Santa Maria Nova.
Iniziata da Massenzio e terminata da Costantino nel 315 d.C., misurava 100 m. di lunghezza e 65 di larghezza, ed era il più grande edificio del foro:
qui venivano trattati gli affari ed aveva sede il 'Prefecto Urbis', che amministrava la giustizia.
Il tribunale teneva le proprie sedute sotto le tre volte a botte laterali, tutt'ora esistenti.
Una delle colonne originarie della basilica si trova oggi in piazza di Santa Maria Maggiore. Si tratta di una colonna in marmo cipollino scanalata, alta 14 m., che sorreggeva insieme ad altre sette la grandiosa volta centrale. Fu spostata qui da Paolo V nel 1614 a sostenere la statua della Vergine.
Colonna Basilica di Massenzio - ©Giuseppe Vasi |
Colonna Basilica di Massenzio - ©Anitabedandbreakfast |
E' il monumento che più mi ha emozionata: per quanto si possano vedere e ammirare da lontano o dall'alto i resti ancora imponenti, niente mi ha impressionato come entrare nell'area vicino alle alte mura.
HORREA VESPASIANI - PORTICUS MARGARITARIA
Di fronte alla Basilica di Massenzio rimangono visibili i pilastri di sostegno di questi magazzini.
Nel 64 d.C. infatti, le pendici del Palatino divennero zona commerciale.
Vespasiano li fece costruire come deposito delle merci imperiali (Horrea Vespasiani).
Anni dopo Domiziano trasformò i magazzini in centro commerciale, con numerosi negozi disposti su due piani e botteghe lungo i portici esterni e, in particolare, in questi ultimi, il commercio di gioielli con gioiellieri e margaritarii, i venditori di perle (Porticus Margaritaria).
TEMPIO DI ROMOLO
È l'edificio che l'imperatore Massenzio edificò nel 307 d.C. in onore del figlio morto in tenera età.
Si trova a fianco della Basilica e di fronte ai resti del Porticus Margaritaria.
L'edificio circolare è circondato da due celle absidate che si aprono sul fronte, ornate da colonne di porfido.
La porta di bronzo è originale e la serratura ancora funzionante.
TEMPIO DI ANTONINO E FAUSTINA
Il tempio fu dedicato dal Senato a Faustina nel 141 d.C. e, quando morì, anche a suo marito, l'imperatore Antonino Pio.
In età medievale fu trasformato nella Chiesa di San Lorenzo in Miranda.
Nella ricostruzione multimediale si nota al centro della scalinata un altare, oggi restaurato in parte.
Tempio di Antonino e Faustina - ©romanoimpero.com |
Di fronte al Tempio di Antonina, centralmente
il TEMPIO DEL DIVO GIULIO
cioè di Giulio Cesare divinizzato.
Fu il primo romano ad essere divinizzato dopo la sua morte.
Cesare fu assassinato nel 44 a.C. nella Curia di Pompeo in campo Marzio, all'incirca in quello spazio (oggi stradale) fra il Teatro Argentina e il sito archeologico di Largo Argentina.
Il tempio fu fatto erigere da Augusto, dedicato nel 29 a.C., sul luogo dove era stato cremato il suo corpo.
Oggi rimane solo il nucleo cementizio, con la parziale ricostruzione del muro di chiusura, dietro al quale
vi è l'altare circolare, dove vengono regolarmente posti fiori da parte dei visitatori.
Uno dei più influenti personaggi della storia, vissuto come modello di sentimenti, privati e politici.
Nella ricostruzione presunta vediamo il tempio con 6 colonne sulla fronte e decorato dai rostri delle navi di Antonio e Cleopatra, catturate da Augusto nella battaglia navale di Azio nel 31 a.C.
Scalinate sui lati conducevano all'interno.
Tempio del Divo Giulio - ©romanoimpero.com |
BASILICA EMILIA
Risalente al 179 a.C., poco rimane di questo centro (di età repubblicana) per le udienze dei magistrati romani, che misurava 100 m. di lunghezza.
Nella foto quello che costituiva l'interno della basilica.
I resti sotto la tettoia sono pertinenti al primitivo impianto della basilica: si tratta del muro di fondazione e dei basamenti delle colonne.
Nell'antica Roma le basiliche erano luoghi legati allo svolgimento delle attività forensi nella cattiva stagione, senza alcuna connotazione religiosa.
Quando il maltempo rendeva impossibile il lavoro delle pratiche all'aria aperta, i cittadini romani si rifugiavano negli spazi delle grandi basiliche.
Il termine verrà poi importato dal cattolicesimo per indicare gli edifici di culto più grandi e importanti, senza alcuna aderenza all'uso romano.
La facciata verso il foro era costituita da un'imponente portico a due piani in cui si aprivano una serie di tabernae riservate ai banchieri.
Basilica Emilia - ©archeoroma, Beni Culturali |
CURIA IULIA
Confinante con gli spazi della Basilica Emilia, la Curia fu sede del Senato e fu Giulio Cesare a costruirla, rimpiazzando la vecchia Curia Hostilia di età repubblicana.
La Curia fu più volte ricostruita e quindi trasformata in chiesa nel medioevo.
Negli anni 30 un restauro restituì l'aspetto che aveva nel III secolo d.C. sotto Diocleziano, un grande edificio in mattoni.
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