sabato 18 novembre 2017

(in)VISIBILI - mostra fotografica

Museo di Casa Romei, via Savonarola, 30
FERRARA

ultimo aggiornamento luglio 2025


Casa Romei ospita la mostra fotografica "(in)VISIBILI", fino al 26 novembre 2017. Gli artisti coinvolti sono Michele Balugani, Cesar Meneghetti e Christian Cravo.


Sono fotografie in primo piano, nitidissime, delle persone ultime nel mondo, i clochard, i senzatetto.


Mostra fotografica “Gli Invisibili” a Casa Romei Ferrara, 26 novembre 2017, dedicata ai senzatetto.




Casa Romei nacque come fastosa residenza di un ricchissimo notabile del XV secolo.
Negli ultimi decenni del XIX secolo divenne ricovero per indigenti; nel 1872, a seguito dell'alluvione del Reno, diverse famiglie sfollate vi furono alloggiate.


Cortile interno di Casa Romei a Ferrara, via Savonarola 30, spazio espositivo della mostra.



Oggi è diventata struttura del Polo museale dell'Emilia Romagna e si apre, in questa occasione, per ospitare ritratti di donne e uomini, realizzati da autori contemporanei, che hanno scelto la marginalità sociale come tema per le loro proposte artistiche.


Cartellone pubblicitario della mostra fotografica “Gli Invisibili” a Casa Romei, Ferrara.



Michele Balugani nasce a Ferrara nel 1955, ex maestro di tennis e giornalista sportivo, nel 1994 inventa il Beach Tennis.
Attualmente è responsabile della Federazione Italiana Tennis di Ferrara, oltre ad essere creativo, esperto appassionato di fotografia.


Michele Balugani, fotografo e autore della mostra “Gli Invisibili” a Casa Romei Ferrara.
Michele Balugani - ©Patron Turquoise


L'autore Balugani non evidenzia nè il luogo nè la data degli scatti, per sottolineare ulteriormente il loro anonimato.


Portico di Casa Romei con fotografie esposte dedicate agli anonimi clochard della mostra.



I soggetti sono ripresi a distanza di pochi centimetri, e da quella stessa distanza, osservando l'immagine, si potrà entrare nel loro spazio di comunicazione, una sorta di prossemica dello sguardo, stabilita dallo spettatore, per tentare di percepire la loro sofferenza.


Primo piano di un senzatetto sotto il porticato di Casa Romei a Ferrara, parte della mostra.



Cèsar Meneghetti, classe 1964, è un regista e video artista brasiliano di origine italiana.
Dopo aver terminato gli studi di design e comunicazione visiva a San Paolo, sua città nativa, ha vissuto e lavorato prevalentemente a Londra e in Italia ricevendo, per il suo lavoro di ricerca artistica, produzione, mostre e collaborazioni, numerosi premi.
Qui è presente con un video realizzato con la comunità di Sant'Egidio, dove si evidenziano i gesti primari dell'invalidità.


Cesar Meneghetti, regista brasiliano, autore del video con la comunità di Sant’Egidio, a casa Romei.
Cèsar Meneghetti - ©Enrico Blasi



Christian Cravo è nato nella città di Salvador de Bahia in Brasile nel 1974, da madre danese e padre brasiliano, ma inizia i suoi esperimenti con la fotografia mentre viveva in Danimarca, dove ha trascorso tutta la sua adolescenza.
Ha ricevuto numerosi premi ed esposto in molti paesi nel mondo. 
Qui a Casa Romei le foto di Cravo sono sulla moderna società latino americana.


Christian Cravo, fotografo, autore di una mostra a Casa Romei sulla società moderna latino-americana.
Christian Cravo - ©Obeijo.com.br


In alcuni casi le foto richiamano gli affreschi antichi alle pareti, come fossero un motivo conduttore della religiosità.


Fotografia in mostra a Casa Romei con richiamo a un affresco antico come tema religioso.








Christian Cravo fotografato con uomo che solleva un crocifisso, tema religioso della mostra.








Christian Cravo con due uomini che indossano maschere tribali, mostra sulla società latino-americana.


E' toccante questa mostra, fosse anche solo per l'altro filo conduttore, gli 'ultimi' che ritornano in questa casa, che per lungo tempo aveva ospitato poveri e bisognosi.


Primo piano di due clochard sotto il porticato di Casa Romei, Ferrara, mostra fotografica.







Primo piano di due clochard sotto il porticato di Casa Romei, Ferrara, mostra fotografica.



Per me infinitamente emozionante perchè, confesso (venendo meno al proposito dell'anonimato dell'autore Balugani), di avere riconosciuto Franco, che incontro in una strada di Bologna, via Altabella, ogni domenica.
Qualche moneta offerta e un saluto, un'abitudine consolidata negli anni.
Il caso ha voluto lo incontrassi anche qui, il sabato sera, all'inaugurazione della mostra e, ritrovando il suo involontario, bisognoso sguardo, ho percepito un punto di riferimento ormai affettivo.


Primo piano di Franco Arzani, clochard di via Altabella a Bologna, morto nel luglio 2025, parte della mostra.



"Ehi maestro, me lo fai un canestro?"



gli altri Diari di Viaggio

___________________________________


Aggiornamento – luglio 2025

Franco Arzani è morto a 58 anni.
Lo incontravo ogni domenica mattina, all’angolo fra via Altabella e via Oberdan, sempre lì.
Aveva perso il lavoro come buttafuori in via Petroni, e aveva scelto di chiedere l’elemosina piuttosto che scivolare nella malavita o nelle ruberie.

Probabilmente aveva problemi personali, e forse proprio per questo non sarebbe riuscito a trovare un nuovo lavoro stabile. Ma aveva una sua dignità, una sua presenza gentile, e nel tempo era diventato un punto di riferimento silenzioso in quel tratto di strada.

Nel 2017, per caso, l’avevo ritrovato in questa mostra fotografica. Mi era comparso davanti in un’immagine che non mi aspettavo.
L'articolo rimane come piccolo omaggio a quella presenza discreta, che oggi non c’è più.



Nessun commento:

Posta un commento