domenica 10 dicembre 2017

COLLEZIONI COMUNALI D'ARTE

Palazzo d'Accursio - piazza Maggiore, 6  - Bologna


aggiornato 2021

Le Collezioni Comunali d'Arte a Palazzo d'Accursio fanno parte dell'Istituzione dei Musei Civici d'Arte Antica di Bologna, insieme a:

-il Museo Civico Medievale a Palazzo Ghisilardi

-il Museo Davia Bargellini a Palazzo Bargellini

-il Museo della Tappezzeria a Villa Spada.



Fondate nel 1935, nacquero dalla volontà dell'amministrazione comunale di recuperare alla città importanti ambienti monumentali di Palazzo d'Accursio, dando allo stesso tempo una collocazione di un patrimonio di diversa provenienza: collezione Palagi e Baruzzi, beni di enti religiosi soppressi, eredità e donazioni di privati pervenute fra otto e novecento.

"LA BOLOGNA MEDIEVALE", di Angelo Finelli, 1917.

Bologna-Collezioni Comunali-d'Arte




Dalla Sala Farnese, al secondo piano del palazzo, si accede alle Collezioni che, in venti sale già occupate dalla Prefettura (fino al 1933), e prima ancora dal Legato Pontificio (fino al 1859), raccolgono dipinti dal XIII al XIX secolo, prevalentemente di scuola bolognese ed emiliana.

Bologna-Collezioni Comunali-d'Arte





 SALA COMITATO BOLOGNA STORICO-ARTISTICA

In questa prima sala vi sono le collezioni di pizzi Aemilia Ars, espressione delle tradizioni artistiche e artigianali emiliane, importanti per la storia della città.

Bologna-Collezioni Comunali-d'Arte





SALA VIDONIANA

 Galleria barocca con una bellissima volta affrescata.

Bologna-Collezioni Comunali-d'Arte




Busto di FRANCESCO PANNOLINI, di Agostino Corsini.
Pannolini fu nobile mercante bolognese che alla sua morte destinò i suoi averi alla fondazione di un collegio per l'istruzione dei giovani.

Bologna-Collezioni Comunali-d'Arte






"LA VIGILANZA" e "IL GENIO", di Giacomo de Maria.






Spicca il più importante ciclo pittorico di DONATO CRETI (1671-1749), diciotto "quadri da stanza" a soggetto mitologico e allegorico, eseguite fra il 1713 e il 1723 e donate dal committente Marcantonio Collina Sbaraglia al Senato Bolognese.
Molte sue opere sono a tema religioso perchè di commissione ecclesiastica, ma Creti dava il meglio di sè nei soggetti pastorali, mitologici e idillici.

Bologna-Collezioni Comunali-d'Arte





"DIVINITÀ FLUVIALE", Donato Creti.

Bologna-Collezioni Comunali-d'Arte




L'artista aveva affinato una particolare tecnica con colori liquidi da sovrapporre con pennellate fini a più strati, realizzando uniformità di colore e donando agli incarnati una finezza di porcellana.

"FANCIULLA IN MEDITAZIONE", Donato Creti.

Bologna-Collezioni Comunali-d'Arte



Un altro gruppo pittorico meraviglioso di Donato Creti si trova a → Roma, nella Pinacoteca dei Musei Vaticani: "Le Osservazioni Astronomiche", 8 tele di piccole dimensioni che ritraggono i pianeti.




Dalla Sala Vidoniana parte un lungo corridoio con diverse sale con DIPINTI E DISEGNI dal XIII al XVIII secolo.

Bologna-Collezioni Comunali-d'Arte





"RUTH" di Francesco Hayez.
Il dipinto, commissionato dal bolognese Severino Bonora, rappresenta il tema dell'eroina biblica ed è uno dei più famosi nudi del pittore veneziano.
La vicenda di Ruth è raccontata nel biblico "Libro di Rut" e costituisce uno dei più interessanti e controversi testi alla base della religione cristiana. Secondo recenti analisi è interpretato come paradigma dell'amore omosessuale.

Bologna-Collezioni Comunali-d'Arte





"AUXILUM EX ALTO" di Alfredo Savini, 1896.
La pittura di Savini, ispirata all'ambiente che lo circondava, molto attenta all'armonia dei colori, è collocata nella corrente del Verismo.

Bologna-Collezioni Comunali-d'Arte






Bologna-Collezioni Comunali-d'Arte





"CATTEDRALE GOTICA" di Domenico Ferri, 1836.
E' una veduta della cattedrale di Caen, città francese, dove il Ferri, professore dell'Accademia di Belle Arti di Bologna, si recò per una vacanza-studio.

Bologna-Collezioni Comunali-d'Arte





LA SALA URBANA

 Realizzata nel 1630 in onore di Papa Urbano VIII, possiede 188 stemmi di governatori e cardinali della città, dipinti in puro stile barocco.

Chiusa dal 2006 a causa dello stato di avanzato degrado, viene totalmente restaurata dal 2013 al 2014. Oltre al restauro delle decorazioni pittoriche viene messo in sicurezza il soffitto e si istalla un sistema di illuminazione a risparmio energetico e infissi performanti in grado di proteggere la sala dai raggi solari e di rinfrescare l'aria senza ricorrere all'uso di condizionatori.

Bologna-Collezioni Comunali-d'Arte




Al centro di una delle pareti maggiori, una Memoria a Urbano VIII.

Bologna-Collezioni Comunali-d'Arte





Lo stemmario murale costituisce una delle più interessanti opere del genere esistenti in Italia.

Bologna-Collezioni Comunali-d'Arte





SALE PALAGI

Sono dedicate all'artista e collezionista bolognese Pelagio Palagi.

Attivo per importanti commissioni artistiche a Roma, a Milano e soprattutto a Torino presso la corte sabauda, Palagi è ricordato a Bologna come collezionista di ampia cultura e interessi multiformi.

Qui tutti pezzi di notevole qualità, alcuni veri e propri capolavori, come la celeberrima "TESTA DI ATHENA LEMNIA", calco moderno in gesso da originale in marmo (fine I sec. a.C).

Bologna-Collezioni Comunali-d'Arte




"CASTORE E POLLUCE" - Abbondio Sangiorgio.
I modellini in gesso, raffiguranti i Dioscuri, sono realizzati dallo scultore milanese su disegni di Palagi, per la cancellata del Palazzo Reale di Torino.

Bologna-Collezioni Comunali-d'Arte




"RITRATTO DELLA FAMIGLIA INSOM" - Pelagio Palagi.
Si tratta di un'opera incompiuta, con i reclami del committente, il banchiere Cristoforo Insom.

Bologna-Collezioni Comunali-d'Arte





"TESEO VIENE RICONOSCIUTO DAL PADRE", Pelagio Palagi.

Bologna-Collezioni Comunali-d'Arte





ALA RUSCONI

Una sequenza di cinque sale con arredi evocanti la dimora privata settecentesca; esemplari di mobilia, arazzi, ceramiche, orologi, provenienti dall'antica famiglia Rusconi.

Bologna-Collezioni Comunali-d'Arte




L'allestimento è del 1935 e segue il modello di "museo arredato", in voga nella prima metà del 900.

Bologna-Collezioni Comunali-d'Arte





SALA BOSCHERECCIA

Una suggestiva stanza-paese largamente diffusa nella Bologna napoleonica, dipinta alla fine del settecento da Vincenzo Martinelli.

Bologna-Collezioni Comunali-d'Arte




Le pareti sono interamente decorate e riproducono pergolati di rampicanti oltre ai quali si scorgono paesaggi di giardini e campagna, creando un'illusione su verdi spazi.

Bologna-Collezioni Comunali-d'Arte







Bologna-Collezioni Comunali-d'Arte




Al centro della sala la bellissima scultura APOLLINO, opera giovanile di Antonio Canova, realizzata a Roma nel 1797.
Qui Apollo, dio della luce solare e della poesia, rappresentato giovinetto, ha sconfitto il mitico serpente Pitone.

Bologna-Collezioni Comunali-d'Arte




Il volto ideale, il nudo snello, sono una perfetta esemplificazione dello stile grazioso che Canova usava per esprimere questo tipo di soggetti.

Bologna-Collezioni Comunali-d'Arte



 La visita alle Collezioni si conclude con una visione esteticamente perfetta.

Il museo ha un biglietto d'ingresso, ma va ricordato che la prima domenica di ogni mese l'entrata è gratuita.

 






2 commenti: